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venerdì 30 settembre 2016
mercoledì 28 settembre 2016
Dizionario del mare, per lupi di terra (riproviamoci)
BOCCAPORTO: orifizio utile al porto per nutrirsi e parlare
lunedì 26 settembre 2016
Il Reportage, da Cuba
Da domani dovrebbe essere in edicola la rivista trimestrale Il Reportage con una serie di interviste, fatte da Giulio Messina, a personaggi anche di alto profilo con le loro opinioni sull'attuale situazione del Paese.
C'è anche l'intervista a un non cubano, non di alto profilo, ma il resto è molto interessante.
Un numero certamente da non perdere per i "cubanofili".
C'è anche l'intervista a un non cubano, non di alto profilo, ma il resto è molto interessante.
Un numero certamente da non perdere per i "cubanofili".
venerdì 9 settembre 2016
Torniamo a parlare di Cuba
Come avevo scritto, ho sospeso (temporaneamente) il blog
per cause di connettività. Ultimamente ho notato che i momenti in cui si possa
entrare in rete, lentamente e col rischio di restare a metà strada, sono
leggermente migliorati nonostante, per esempio, l’urgenza che ieri mi ha
costretto a servirmi dei “profumati” servigi del Melià (sic!) Habana Libre.
Da un po’ di tempo non faccio i miei personali e
discutibili commenti su quanto, vengo a sapere, di ciò che succede a Cuba.
In questi ultimi tempi si stanno concretizzando gli
annunciati voli commerciali delle linee nordamericane. Secondo dichiarazioni di
un rappresentante dell’American Airlines, i voli potranno essere usufruiti non
solo dai cubani e statunitensi in possesso dei requisiti richiesti dal Governo
nordamericano, ma anche da cittadini di pesi terzi. In parole povere, per
esempio, se un italiano volesse visitare entrambi i Paesi, lo potrebbe fare con
relativo visto per Cuba ed ESTA per gli USA. Non solo, ma con un “piano voli”
preorganizzato, potrebbe ottenere connessioni con altri Paesi. Direi che
dissipato questo dubbio, la notizia non è solo buona, ma ottima.
Sempre restando nel campo “visite”, ma completamente
turistiche, si prevede un buon incremento di crociere con base o scalo
all’Avana e altri porti cubani. MSC, raddoppia, così come la consociata di
Carnival Cruise ed a loro dovrebbero aggiungersi altre compagnie, di cui sembra
certo, una tedesca.
In compenso, proprio oggi (venerdì), in un’affollata
conferenza stampa, il Ministro degli esteri Bruno Rodriguez Parrilla ha
annunciato il contenuto del nuovo ricorso all’Assemblea Generale dell’ONU,
sottolinenando che seppure ci sono stati progressi nelle relazioni bilaterali,
secondo il punto di vista cubano, il Presidente Obama non ha usato tutte le sue
prerogative per “alleggerire” alcuni aspetti dell’embargo che in toto non
potrebbe comunque eliminare. Non solo, l’annunciato consenso alle transazioni
finanziarie in dollari USA da parte delle banche ed enti commerciali cubani,
non è mai diventata effettiva.
lunedì 5 settembre 2016
Ma i vecchi, sono rimbecilliti o saggi?
Da che ho l’età della ragione, i vecchi hanno sempre
avuto a che dire su tutto, cominciando dal tempo che “è (sempre) impazzito” i
“miei” vecchi, molto prima delle attuali emergenze, davano la colpa alle bombe
atomiche che, dopo Hiroshima e Nagasaki, si continuava a far esplodere in
atmosfera per provarne i miglioramenti. Qualcuno invece, magari dei più vecchi
(saggi) diceva: “El temp l’è cume el cü,
el fa semper me voeur lü!”
Per i “vecchi”, la gioventù è sempre stata “perduta”,
senza valori, morale, educazione, cultura, musica e chi più ne ha più ne metta. Vuoi al
tempo dei “capelloni” che a quello dei “naziskin” pelati, al di la delle
differenze socio politiche.
Poi c’erano i dualismi sportivi che partendo da Binda e
Guerra, passavano poi a Coppi e Bartali o Moser e Adorni, nel ciclismo, solo
per ricordare i più famosi, ma non unici.
Nel calcio ricordo Buffon (Lorenzo) e Giorgio Ghezzi, Pelé
con la “meteora” Eusebio, Mazzola (Sandro) e Rivera, Baggio e Del Piero per
arrivare oggi a Ronaldo (Cristiano) e Messi.
Nello spettacolo: Corrado Mantoni o Mike Bongiorno, Enzo
Tortora o Pippo Baudo? Sempre per citare i più famosi.
Adesso che sono vecchio anch’io vengo portato ai dilemmi
della politica che più che sporca mi sembra proprio lurida. Nel nostro stivale
è indimenticabile la rivalità, prima tra Monarchia e Repubblica e poi, DC/PCI, questa, portata magistralmente nei libri e poi
sugli schermi con Don Camillo e Peppone.
Tra il dopoguerra e quella “fredda”, ricordo le
divergenze tra paesi che dovevano essere “fratelli”: Cina e Urss, per esempio o
Albania e URSS o il triangolo Jugoslavia/Albania/URSS. Per non parlare degli
arabi che pur essendo dello stesso ceppo etnico avevano profonde differenze,
sopratutto religiose, così come nel resto del mondo islamico non arabo.
Adesso, nel 21° secolo, io invece mi chiedo come possono
esistere strane alleanze o complicità del tutto contrastanti.
URSS/USA: dopo essere passati dal disgelo del neoliberale
Ronald Reagan col comunista Michail Gorbachëv sono tornati ad esser nemici
seppure con la Russia non più comunista. Mentre sono culo e camicia con i
comunisti cinesi e vietnamiti, che a suo tempo avevano invaso con una guerra
dolorosa e perdente. Ma quello che più mi richiama l’attenzione è la situazione
medio orientale e i suoi risvolti in altre aree. Tutti sanno che l’Arabia
Saudita (modello di Democrazia e Dirirtti Umani, sic!!!!) è l’alleato d’acciaio
degli Stati Uniti, mentre è acerrimo nemico dell’altro alleato, di titanio: Israele.
La stessa Arabia Saudita è, in questi giorni, stata al centro di progetti di
collaborazione con Cuba che nonostante tutto, non è proprio sorella di USA e
Israele...La Turchia, altro alleato inossidabile dei nordamericani, pur essendo
paese islamico e con il partito religioso al potere, è “amico” di Israele e
nemico dell’Arabia Saudita. Il Paese del “popolo eletto”, da parte sua contro
tutto e tutti, prosegue la sua politica repressiva contro i palestinesi e
costruendo nuove colonie nei territori occupati e non cede un centimetro in
favore di concedere uno Stato indipendente in terre nelle quali hanno coabitato
per secoli. In più, è notizia recente, ha bombardato postazioni in Siria. Tutti
sappiamo che nei momenti di tensione e di guerra tra Islam e Ebraismo, la Siria
è stata una dei nemici più acerrimi e irriducibili, ma...se tra i due mali è meglio
scegliere il minore, in questo particolare momento storico, non sarebbe meglio
(per loro) se non sostenere, almeno non combattere il regime di Assad per far
si che non cada in mano del cosiddetto Stato Islamico?
Afganistan, Iraq e Libia, non hanno insegnato proprio niente?
Certo le incongruenze non finiscono qua, nel mondo, ma io
non sono certo uno studioso, sono solo un vecchio imbecille, saggio o
semplicemente una persona normale? Ai postini l’ardua sentenza. (Perdonami Don
Lisander, ma era lui?).
sabato 3 settembre 2016
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