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venerdì 30 novembre 2012

Dove sará mai Zucchero Fornaciari?


Che ci sia ciascun lo sa dove sia nessun lo dice...

Sempre più misterioso il "rifugio" di Zucchero, nemmeno un Capo di Stato ha mai avuto tanta protezione della privacy.

Intanto ho saputo personalmente dal Premio De Sica 2012 per l'architettura, Roberto Gottardi, che non farà da "anfitrione", con relativa passeggiata prima del concerto nella "sua" Scuola d'Arte, al musicista. Di carattere schivo e di basso profilo, vuole rimanere tale, fuori dalle luci e dalle telecamere. In compenso mi ha confermato il nostro incontro per poter descrivere la sua lunghissima "storia" legata a Cuba.

martedì 27 novembre 2012

Premio De Sica per l'Architettura


Lo scorso 6 novembre, al Quirinale, è stato assegnato il Premio de Sica per la Cultura, per l'Architettura a Vittorio Garatti, Roberto Gottardi e all'argentino di origine italiana Ricardo Porro, per la loro vita dedicata all'Architettura. I tre professionisti sono stati anche progettisti del complesso delle Scuole d'Arte di Cubanacan all'Avana dove si terrà il concerto di Zucchero il prossimo 8 dicembre.

Nella foto, da sinistra, il Presidente Giorgio Napolitano, Vittorio Garatti, Ricardo Porro e Roberto Gottardi.



Le foto sono state gentilmente fornite dall'amico Tonino Pais.

Inaugurata la XV Settimana della Cultura Italiana


Con un concerto dell'oboista Gianfranco Bortolato e la cornice di fotografie, dedicate a Roma di Luciano del Castillo, si è inaugurata questa nuova edizione della settimana della Cultura del nostro Paese all'Avana che durerà fino al prossimo 2 di dicembre con un' "appendice" data dal concerto di Zucchero il giorno 8.





lunedì 26 novembre 2012

Risposta a una domanda che volevo fare a Zucchero



Ricevo dall'amico e fedele lettore Luca Lombroso questo stralcio di intervista fatta a Zucchero prima della sua partenza per Cuba:

Per quello che ti piacerebbe chiedergli, ne parla proprio in una intervista a Radio Bruno (una radio di Carpi molto ascoltata), difficilmente riesci a vederla comunque ecco il link
http://www.youtube.com/watch?v=TZdkcpPyGSE
Te lo trascrivo, metti pure nel blog se vuoi:
Domanda di Clarissa Martinelli (la conosco): "ti preoccupa la reazione dei tuo amici americani oppure no?"
Zucchero: ma guarda sono anni che, un motivo per cui ho rimandato perché dicevano che poi non pubblicavano più i miei dischi in america e hanno avuto problemi... io non posso avere questa sorta di...come dire...
Clarissa: "puoi anche permettetelo, forse?" 
Zucchero: si, poi ho anche 57 anni posso anche permettermelo".

sabato 24 novembre 2012

Sulle tracce di Adelmo Fornaciari "Zucchero"


Indubbiamente il ritorno di Zucchero all'Avana per il suo annunciato concerto unico dell'8 dicembre, è un evento di grande importanza nell'ambito culturale. Il musicista è ospite del Ministro della Cultura e della nostra Ambasciata, enti che lo tengono abbastanza "blindato" E quindi non facile da avvicinare. Le speranze però sono le ultime a morire e (forse) con l'aiuto di qualcuno ci riuscirò. Se ne avrà voglia, gli chiederò se non teme di avere riflessi negativi sul mercato nordamericano come è già successo in passato ad altre "stelle" oppure di quella volta che voleva organizzare un concerto sulla piazza della Rivoluzione, avendo anche trovato gli eventuali sponsors, ma che poi ha visto naufragare il progetto in quanto legato da contratto agli Studios Universal di proprietà nordamericana...
Fra le notizie incoraggianti (per me) vi è quella che l'anfitrione di Zucchero alla Scuola d'Arte di Cubanacan sarà l'amico Roberto Gottardi, tornato anche lui recentemente dopo l'onorificenza ricevuta dal Presidente Napolitano, ritirata assieme ai due colleghi: Porro e Garatti che hanno a loro volta contribuito al progetto del complesso architettonico, col quale ho da tempo in sospeso una chiacchierata per riassumere la sua lunga "storia" cubana.

venerdì 23 novembre 2012

Zucchero è tornato all'Avana

Caloroso ricevimento di Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, da parte dei media cubani con un'intervista televisiva alo sbarco dall'aereo, commenti e notizie in ogni servizio informativo e vasta presenza anche in radio e carta stampata. Il suo concerto "ufficiale" è previsto per l'8 dicembre alle Scuole d'Arte di Cubanacan, opera progettata da Vittorio Garatti e Roberto Gottardi fra i principali architetti dell'originale struttura. Fra l'altro, l'architetto Gottardi è reduce da un viaggio in Italia dove ha ricevuto un'onorificenza dal Presidente Napolitano per il suo lavoro da italiano all'estero.
Visto che il suo arrivo anticipato coincide con la Settimana della Cultura Italiana che inizia lunedì 26 per estendersi fino a domenica 2 dicembre, per cui il concerto sarebbe un'appendice della medesima, Zucchero sarà presente anche sabato 1° dicembre nella Sala Avellaneda del Teatro de Bellas Artes al concerto "Cuba le canta a Italia" organizzato dal tenore Dario Balzanelli.
Fra le diverse attività culturali presenti nella "Settimana" ci sarà un ciclo particolare dedicato al compianto cineasta Michelangelo Antonioni con la presentazione dello spettacolo teatrale "Dios no fue Antonioni" diretto da Esther Cardoso e la proiezione del documentario "Fare un film, per me è vivere" realizzato da Enrica Fico Antonioni, vedova del cineasta.
Un'iniziativa che si ripete ormai da 15 anni con l'auspicio della nostra Ambasciata all'Avana sotto la supervisione dell'attuale Addetto Culturale dottor Pietro De Martin e dall'Ambasciatore Carmine Robustelli.

martedì 20 novembre 2012

Un sito per chi vuole una "Cuba fai da te"

Un sito ben fatto (se si sorvola su qualche refuso) che porta molte indicazioni, notizie e consigli per chi vorrebbe visitare Cuba in piena libertà di movimento.

http://www.alloggioacuba.net

lunedì 19 novembre 2012

Gradita visita, sgradito telefono

Nei giorni scorsi ho ricevuto la gradita visita di un lettore la cui firma è Fabricuba e che si trova all'Avana. Mi ha fatto piacere essere contattato e poter così consolidare un rapporto che era solamente virtuale fino ad oggi.
Continua il mio "isolamento telefonico" sulla linea di casa. sabato sono andato al Centro Etecsa della mia zona che è aperto in questo giorno della settimana per le normali operazioni commerciali, non così per l'ufficio di assistenza e attenzione ai clienti che funziona da lunedì a venerdì. Nonostante questo, l'incaricata era presente e mi ha gentilmente ascoltato, prendendo nota della mia lamentela in merito al servizio che da un anno a questa parte è veramente molto carente, per usare un eufemismo.

mercoledì 14 novembre 2012

Embargo, perseverare è diabolico

Nella giornata di ieri si è votato alle nazioni Unite, come avviene ogni anno, sulla richiesta di Cuba per l'abolizione dell'embargo economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti d'America mantengono da oltre 50 anni nei suoi confronti.
188 Paesi hanno votato a favore di questa mozione, 3 contro e 2 si sono astenuti. Queste cifre bastano da sole a dire quanto è assurdo e anacronistico mantenere in piedi questo provvedimento che solo un governo prepotente e strafottente difende come fosse un tragico dispetto. I tempi cambiano, lentamente anche a Cuba, magari non con la velocità che vorrebbero tutti, ma cambiano. Quello che non cambia è l'atteggiamento, non certo miope perchè ormai lo sanno anche i sassi che non è mantenendo l'embargo che si abbatte il regime cubano, ma di supponenza e menefreghismo verso i popoli che ritengono inferiori. Sono passati 50 anni e l'embargo ha perso per inerzia molta della sua efficacia e ci sono molte deroghe che lo rendono "permeabile", ma ce ne sono ancora tante, al di la dei princìpi morali, che lo rendono un vero e proprio atto di aggressione contro i più deboli. Chi fa le spese di questo provvedimento? Alla fine dei conti è solo la parte più debole, la popolazione. Il Ministro degli esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla ha messo in evidenza, tra le tante conseguenze, gli effetti diretti sulla salute di bambini e anziani, con nomi e cognomi, citando i prodotti e i fabbricanti di medicine e/o apparecchi medici che non vengono venduti a Cuba. Non è stato smentito, con buona pace di chi dice che i prodotti medici abbiano deroghe nell'embargo. Certamente per andare d'accordo bisogna essere almeno in due e con i recenti cambiamenti ai vertici dell'isola caraibica i segnali di voler dialogare sono stati mandati più volte in modo forte e chiaro, ma chi non vuole capire non capisce. Non vuole nemmeno riconoscere che forse, abolire l'embargo, sarebbe anche un'alibi in meno per chi lo deve subire e sopratutto farlo subire al suo popolo.

martedì 13 novembre 2012

Lo sapevate che?

Ricevo e pubblico:


• Nell'antica Inghilterra non si poteva fare sesso senza l'autorizzazione del Re (erano esclusi i membri – notare il termine molto opportuno – della casa reale). Quando si desiderava avere un bambino si doveva chiedere il consenso del Re che consegnava agli interessati un cartellone da affiggere alla porta di casa durante la pratica del sesso. Sul cartellone era scritto: "F.U.C.K." (Fornication Under Consent of the King).

• In Scozia, quando inventarono un nuovo gioco solo per uomini, lo chiamarono "Gentlemen Only Ladies Forbidden" da cui, più semplicemente, G.O.L.F.

• Normalmente, ogni persona ride 15 volte al giorno.

· La prima coppia mostrata a letto insieme in TV fu quella di Fred e Wilma Flintstone.

• La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per dormire".

• Nei conventi, durante la lettura delle Sacre Scritture, quando ci si riferiva a San Giuseppe si diceva "Pater Putatibus", abbreviato in P.P.. Ecco perché il più comune minutivo di Giuseppe è Peppe o Peppino.

• Durante la guerra di secessione, quando le truppe tornavano agli accampamenti dopo una battaglia, veniva scritto su una lavagna il numero dei soldati caduti; se non c'erano state perdite, si scriveva "0 killed", da cui l'espressione OK nel senso di "tutto bene".

• Le persone intelligenti hanno più zinco e rame nei capelli.

• E' impossibile starnutire con gli occhi aperti (… ci state provando?!)

• La formica può sollevare pesi pari a 50 volte quello del suo corpo, e spingere oggetti 30 volte più pesanti di lei e cade sempre sul fianco destro quando è inebriata.

• Circa 4.000 anni fa, in Babilonia, c'era l'usanza per cui, per un intero mese dopo il matrimonio, il padre della sposa forniva al genero tutto l'idromele che egli riusciva a bere. Essendo l'idromele una bevanda ricavata dal miele ed essendo a quei tempi il calendario basato sulle fasi lunari, quel periodo fu denominato mese di miele o "luna di miele".

lunedì 12 novembre 2012

Rientro all'Avana, tutto nella norma...

E' arrivato anche il giorno del rientro, lascio Miami in mattinata e rientro via Caiman, come nel viaggio di andata. Questa volta un po' più corto e con l'imbarco dei bagagli direttamente sull'Avana, mentre all'andata si devono ritirare e reimbarcare da Caiman. Alla richiesta di "come mai?" l'addetto al check-in mi ha detto che in USA si ritengono le misure di sicurezza cubane sui bagagli non adeguate e pertanto in arrivo con voli non diretti, vanno ricontrollate nei Paesi di transito, mentre coi voli diretti il controllo viene fatto direttamente in suolo nordamericano. L'incaricato mi fa notare che la mia valigia supera di 5 libbre (circa 2 kg.) il peso consentito, getilmente mi dice che "per questa volta non mi fa pagare i 50$ di eccedenza, ma per la prossima lo so". Thank you.
Ad ogni viaggio ho visto procedere i lavori di modernizzazione del sistema aeroportuale nelle varie fasi. Tutte le agenzie di autonoleggio che anni fa erano separate, sono state accorpate in un unico grande centro e se prima, per raggiungere i vari operatori era disponibile un servizio di navetta, adesso è disponibile un trenino senza conducente che dal terminal raggiunge l'edificio degli autonoleggi. Veramente un bel lavoro e una comodità. Il viaggio è stato confortevole e l'impatto col rientro non è stato dei migliori: arrivato al terminal ho chiamato a casa ed ho scoperto che una volta di più il telefono era fuori servizio...la confusione e il ritardo nella consegna dei bagagli...nella norma. Anche questa è Cuba.






Lasciando la costa sud orientale degli Stati Uniti



Arrivo a Gran Cayman



Partenza da Gran Cayman




Già nello spazio aereo cubano, sorvolando Cayo Largo



sabato 10 novembre 2012

Gli "Indiani" della Florida






Nel mio viaggio di ritorno da Orlando a Miami, ho fatto una deviazione verso Tampa per poter attraversare le Everglades da Nord a Sud, cosa che non avevo mai fatto, il viaggio, più lungo è comunque meno tedioso che per la via diretta, in quanto si attraversano cittadine e luoghi turistici come il Lago Ockechobe. Nel percorso si trova anche la riserva di una delle tribù dei nativi americani, i Seminole. Il nome richiama alla mente i vecchi fumetti di Tex Willer dove quel geniaccio di Bonelli (padre) aveva disegnato questi luoghi palustri senza esserci mai stato e senza l'ausilio della televisione e men che meno l'internet. Gli "indiani" americani stanno ricevendo un'indennizzo tardivo e che non compensa certo quello che hanno perduto. Negli Stati Uniti e Canada hanno "diritto" di gestire le sale da gioco anche in quei molti stati in cui sono proibite e sono esenti da tasse. Nonostante questo benessere economico, però, è evidente che sono stati snaturati e in molti casi rifiutano anche i contatti col turismo di cui sono diventati "attrazione". I Seminole gestiscono i loro alberghi con annessi casinò e purtroppo non ho avuto il tempo di visitarli. Probabilmente essendo lontani dai centri abitati, si trovano praticamente al centro del triangolo Orlando/Tampa/Miami, i loro affari non sono fiorenti come quelli dei loro "parenti" Miccosukee, la cui Riserva è praticamente alla periferia di Miami, infatti uscendo dalla città in direzione ovest, per andare verso Naples e il Golfo del Messico, attraversando la 177 Avenue, l'ultima strada urbana, si entra nel loro territorio. Ovunque ci sono cartelloni che pubblicizzano le loro attività e l'albergo con annesso casinò e sala per il bingo sono frequentati 24 ore su 24 per tutto l'anno.












mercoledì 7 novembre 2012

Sempre wiwa l'Itaglia

Ricevo e pubblico



LEGGETE CON ATTENZIONE......

Ecco il perché, in Italia nessuno parla più della Francia.

"Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo”: ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate. Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”.

Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.

Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.

Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.

Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare.

Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finché il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato: ma guarda un po’…….. SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.


INVECE IN ITALIA FANNO QUESTO:
Scandaloso e vergognoso è veramente dire poco !!!

La scelta della data del 13 aprile, per il voto in alternativa a quella del 6 aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 di aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura, se non rieletti, non avrebbero maturato la pensione.
Votando invece come stabilito dal Consiglio dei ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione.
E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica!
Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al paese, perchè questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno.

MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 (si avete letto bene: TRECENTOMILIONI,
chiaramente di Euro) DI COSTI PER QUESTE MERDACCE CHE DOPO POCHISSIMI
MESI SENZA FAR NULLA HANNO GIA' LA PENSIONE CHE E' DI PLATINO (ALLA FACCIA
DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO PER MANGIARE RACCATTANO LA
VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI).

I TELEGIORNALI CORROTTI E PREZZOLATI NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE QUESTA SCHIFEZZA
FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE !!!








domenica 4 novembre 2012

Miami - Orlando

Lascio, temporaneamente, Miami e le sue (tante) nostalgie cubane per recarmi a Orlando dove sarò ospite dei cognati di mia figlia. Viaggio un po' tedioso, ma non lunghissimo: circa 4 ore e mezza, sosta in autogrill e arrivo nel quartiere dove risiede la quasi famiglia. L'incidente alla ruota è venuto a meraviglia dal momento che l'auto avuta in sostituzione ha il gps che l'altra non aveva, senza questo strumento sarebbe stato abbastanza difficile arrivare a destinazione, cosa che invece è stata facilissima con l'aiuto della tecnologia.












venerdì 2 novembre 2012

Miami, incontri 2: una mujer de éxito

Non potevo evitare di andare a trovare una "vecchia" amica: Mabel Roch. La nostra conoscenza quasi trentennale si è mantenuta anche dopo che nel 1994 si è trasferita a Miami, mentre io ero tornato in Italia. Tempi del "periodo especial". Nei miei primi viaggi a Miami, con Cecilia mia moglie, eravamo sempre ospiti a casa sua e di Gilberto Reyes, all'epoca suo marito e padre della loro figlia Gabriela. Sembrava un'unione indistruttibile...invece oggi sono felicemente divorziati.
Compagni di lavoro per molti anni hanno condiviso, fra l'altro, anche uno dei primi lavori televisivi di Mabel: "El pedraplén", una telenovela che raccontava le vicissitudini attorno al costruendo terrapieno che unisce le isole del litorale nord di Cuba con l'Isola Grande.
Trasferitasi a Miami con una bambina ancora piccola, Mabel non si diede da fare più di tanto per proseguire nella carriera artistica, ma si dedicò sopratutto a crescere Gabriela e ad effettuare qualche lavoretto saltuario che le permettesse di seguire la piccola e contribuire al bilancio famigliare non floridissimo dei primi anni, poi poco a poco, la situazione economica è migliorata grazie al successo crescente del marito che avendo iniziato a lavorare in una fabbrica mantenne sempre i contatti col mondo artistico esibendosi in teatro e in TV nei fine settimana. Un programma di radio dalla audience molto alta fu la chiave della rimonta, poi uno in televisione. Mattina presto in radio e prima serata in TV, dal lunedì al venerdì, successo e...soldi.
Un bel giorno mi giunse, stando in Italia, la notiza che lei e Gilberto si erano separati, quasi non ci volevo credere, ma la vita è fatta anche di queste cose.
Oggi è felicemente sposata con un'altro cubano, emigrato molto giovane a Miami e che col mondo dello spettacolo non ha niente a che fare. Ha chiuso proprio in questi giorni una Pharmacy che aveva aperto, dopo il divorzio, nella calle 8 per prendersi un periodo sabbàtico dal momento che sta ospitando a casa sua una delle due sorelle con relativa famiglia, appena giunta da Cuba.
La carriera di Mabel non è stata lunghissima, per ragioni anagrafiche unite alla sua scelta di vivere fuori da Cuba, è stata però molto intensa. In sostanza fra i suoi tanti lavori fatti in poco tempo si possono ricordare, in ordine cronologico tra cine e TV: "El tiempo joven no muere", "El pedraplen", "Un hombre de éxito" che è stato il film più importante e che l'ha consacrata, con la regia del grande Humberto Solás e César Evora come partner, "Mujer transparente", "Momentos de Tina", una piccola biografia della fotografa "pasionaria" friulana Tina Modotti, "Antonia" e il suo ultimo lavoro alla TV con la serie fantastica per ragazzi "Chiralac". Poi, aull'onda del successo raggiunto, la decisione di emigrare, a malincuore essendo legatissima alla sua famiglia. E' stato, come sempre con lei, un piacevole reincontro.


giovedì 1 novembre 2012

Miami, incontri

Martedì sera, percorrendo la Calle 8, ho individuato un centro per l'attivazione delle "sim" e riparazione dei cellulari. Normalmente le offerte per i residenti, sono vantaggiose e offrono anche la possibilità dell'apparecchio incluso nel contratto, se però si vuole attivare una "sim" senza contratto, con le compagnie tradizionali e i prezzi sono diventati proibitivi: circa 80 dollari con 30 di traffico incluso per un mese. Qualche anno fa i prezzi erano più o meno come quelli italiani, con la differenza che poi, nel traffico, si pagano anche le chiamate ricevute. In questo centro però, mi hanno informato sull'esistenza di una "sim provvisoria" senza contratto, del valore di 40 dollari per la durata di 15 giorni con incluse le chiamate nazionali senza limiti (gli USA sono grandi...), naturalmente la cosa mi è interessata, ma...Sandy ha messo lo zampino anche li. Il sistema informatico non dava accesso al provider telefonico, probabilmente ubicato al nord del Paese, per l'attivazione della linea e pertanto sono rimasto d'accordo che sarei ripassato ieri mattina. Una volta tornato sul posto, visto che il negozio non era ancora aperto, sono entrato in una delle tante piccole caffetterie cubane che popolano, in modo particolare, la parte "bassa" della calle 8. Un locale piccolo, lungo e stretto, dove si fa un'ottima colazione con buona scelta di piatti e bevande. La mia attenzione è stata richiamata da una grande specchiera, dietro al bancone, sotto la quale erano esposte molte cornici con caricature di personaggi firmate da Aristide.
Un nome che mi ha riportato alla Cuba di tanti anni fa, quando quella firma appariva su "Bohemia" dagli anni '60, "Pa' lante" nella decade del '70 o la mitica "Opina" che con le sue pagine di politica, cultura, moda, umorismo, ma sopratutto servizi e annunci classificati, era il mensile più popolare e richiesto dal '79 al '90, quando venne chiuso anche per una rivalità personale tra Balari e l'allora ideologo del Partito, Carlos Aldana. La scusa fu che era una pubblicazione troppo "borghese" e di stampo "capitalista". Il suo direttore responsabile Eugenio Rodriguez Balari (per tutti "Balari") era il vice presidente del'Istituto della Domanda Interna che si occupava di fare ricerche di mercato sulle necessità più sentite dalla popolazione.
Opina giunse a tirare 500 mila copie con la stampa distribuita in tre tipografie che da sole non ne avrebbero avuta la capacità. Il personaggio più popolare delle vignette di Aristide, fra molti altri, fu però quello pubblicato da "Bohemia" nel periodo '66/'70. Era un acuto osservatore chiamato Subdesarrollo Pérez, dal quale Tomás Gutiérrez Alèa (Titón) venne ispirato, almeno nel titolo per il suo grande film "Memorias del subdesarrollo", con Sergio Corrieri e Omár Valdés. Il personaggio piaceva anche al Governo per la sua acutezza nel focalizzare i problemi, ma...quando alzó un po' troppo il tiro venne censurato. Aristide fu appartato e rimase nel limbo per 8 anni. La sua era una storia che veniva da lontano, figlio di un esponente del Partido Ortodoxo di Eduardo Chivás era entrato a "Bohemia" nel 1961 quando era diretto da Enrique de la Osa che poi diresse contemporaneamente anche il giornale Revolución, quando l'allora direttore Carlos Franqui decise di rimanere in Italia durante un suo viaggio all'estero. Aristide era un validissimo collaboratore di de la Osa, non solo come vignettista, ma anche come fotografo e giornalista, quindi forte del suo curriculum, un bel giorno decise di uscire dal "limbo" e si presentó all'UNEAC (Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba) reclamando la sua "riabilitazione" che gli venne concessa, ma nessuna delle testate gli dava più lavoro finché Balari lo convocò per un progetto ambizioso che non aveva ancora un nome: Opina era in gestazione. Doveva essere una rivista di élite, ma Aristide gli disse: "Vuoi una rivista su carta prestigiosa che si stampi in 100 copie, o una su carta corrente che possa tirarne qualche migliaio?" Lo scaltro Balari optò naturalmente per la seconda ipotesi. Le dificoltà oggettive per le pubblicazioni cubane erano davvero grandi e la qualità "fisiche" dei prodotti pessime. Opina però, nonostante queste difficoltá che non potevano essere superate, si impose per la qualità del suo prodotto intellettuale. Il responsabile della fotografia era Alberto Díaz "Korda". I servizi si staccavano nettamente dalla stampa politica ufficiale e offrivano una rivista d'evasione, ma sopratutto di servizi per la popolazione. Non faceva tempo ad arrivare nelle rivendite che era esaurita al prezzo di 40 centesimi nel formato tabloide e con una dozzina di pagine.
All'inizio del "periodo especial" il mago dei cartoni animati Juan Padrón propose ad Aristide di "dissotterrare" Subdesarrollo Pérez per farne una serie animata, ma egli non si sentì di dare il beneplacito, oggi ne è un po' pentito.
Questa, in sintesi è la parte fondamentale della biografia di Aristide che però un bel giorno del 1993 decise di rimanere in Colombia per poi arrivare negli Stati Uniti nel 2008. Adesso, pur da pensionato, continua a produrre eccellenti caricature e la sua compagna di tanti anni è la gerente di un'anonima caffetteria della calle 8 di Miami, dove campeggiano le cornici con i disegni firmati Aristide.
Non lo avevo mai conosciuto personalmente, anche se probabilmente ci saremo incrociati più volte nei nostri antichi lavori, conoscenze in comune ne abbiamo molte e mi ha fatto un'immenso piacere aver fatto questo incontro casuale.


Nel giro di pochi minuti, quasi secondi, direi, Aristide mi ha fatto omaggio di una caricatura e di un suo catalogo:









Miami - Carte di credito a rischio

Dopo il mio arrivo, oltre alle vicissitudini dell'auto, risolte positivamente con un po' di perdita di tempo, si sono aggiunte quelle della carta di credito VISA, per quel che ho capito abbastanza diffuse: tante di queste carte "no USA" non vengono "riconosciute" dalla maggior parte dei POS americani, pertato sono inutilizzabili in molte situazioni. Dopo diversi tentativi e molto stress ho scoperto che, ad esempio, si può ritirare contante ai bancomat della "Chase", fra i pochi che le riconoscono, pertanto pur provando a pagare le piccole spese con la carta, mi rifornisco preventivamente del contante per evitare brutte sorprese ed in effetti finora ho sempre dovuto fare i pagamenti "cash".
Per lo shopping, sconsiglio di portare le gentili signore al Dolphin Mall, un centro commerciale che è nato anni fa con un target medio e adesso è medio alto, ma il problema non sta nelle "firme" presenti, se non nell'immensa mostruosità delle sue dimensioni per cui a qualche gentile signora, particolarmente portata agli acquisti, potrebbe non bastare una giornata intera per vistarlo tutto. Se proprio lo dovete fare, visitate la "mia" boutique, giusto di fronte a Kalvin Klein.


Uno dei punti di ingresso alla città di Miami Beach che è amministrativamente autonoma da Miami.





Dettagli della "calle 8"



Per la serie chi ha fede resiste a tutto






Il dolphin Mall