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giovedì 29 dicembre 2022

Addio Edson Arantes do Nacimiento

 Addio al grande Edson Arantes do Nacimiento detto Pelé. Mi ricordo, nel 1958, di quando la squadra brasiliana è passata da Milano per andare in Svezia ed era alloggiata in un albergo di Corso Vittorio Emanuele, ero andato per vedere da vicino Nilton e Djalma Santos, Didì, Gilmar, Zito, Garrincha e compagnia ed un bel momento è uscito un ragazzino poco più grande di me dall'albergo, era Pelé: allora sconosciuto...

In quegli anni il Quartetto Cetra dedicò una canzoncina a quell'undici favoloso, in tempi nei quali non esistevano le sostituzioni: Gilmar; Djalma Santos, Nilton Santos; Zito, Bellini, Orlando; Garrincha, Didì, Vavà, Pelé, Zagalho.

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sabato 24 dicembre 2022

Ma perché le sinistre si suicidano?

 L’ultimo esempio di suicidio politico viene dalla Spagna dove il Governo di coalizione guidato dal PSOE ha approvato delle modifiche di legge francamente più che discutibili. Una riguarda la riduzione retroattiva delle pene per i reati (alcuni gravissimi) a carattere sessuale dove personaggi inqualificabili hanno visto ridotto il loro soggiorno in carcere, quando non sono stati messi in libertà con sgomento e dolore delle vittime e/o dei loro congiunti. Non mi sembra il caso di essere “buonisti” con dei veri e propri mostri. Un altro provvedimento prevede anche qua la riduzione delle pene per il delitto di malversazione che per sua natura viene commesso da parlamentari o comunque pubblici ufficiali. Terzo e ultimo provvedimento è quello dell’abolizione del delitto di sedizione con riduzione a “disturbo della quiete pubblica” e conseguente ridimensionamento delle pene passate e future. Questo reato favorisce le azioni promosse dai movimenti indipendentisti e di per sé sarebbe una buona legge, ma in Spagna con l’estrema destra in aumento e il nazionalismo intrinseco della maggior parte degli spagnoli che detesta movimenti come quelli che vorrebbero l’indipendenza in Catalogna e soprattutto nei Paesi Baschi, dove ci sono ancora ferite aperte Dalle insurrezioni armate, è un vero e proprio “harakiri” politico. Tanti Auguri Pedro Sánchez

 

mercoledì 7 dicembre 2022

Riflessione superficiale, ma non troppo

 Conosco Cuba dal 1978 e il “bloqueo” era in vigore da 17 anni, ne sono passati 44 per me e quasi 62 per “lui”. Da che mi ricordo c’è sempre stata una certa carenza di prodotti di vario genere e tipo che venivano sostentati fino a che è durata l’Unione delle Repubbliche Sovietiche. Generalmente erano prodotti industriali, logistici, sostegno economico e (molto) raramente alimentari. Nei primi anni di cui ho il ricordo, razionamento più che giustificato a parte, non c’era grande carenza di prodotti alimentari eccetto frutta e verdura destinate all’esportazione. Oggi sono pressoché scomparsi: latte e suoi derivati freschi che all’inizio vennero sostituiti da latte condensata o in polvere, definitivamente scomparsi dal mercato, cacao al quale adesso si è aggiunto il caffè, ci sono difficoltà con il sale (in un’Isola), l’acqua minerale, la farina (in gran parte importata) e…udite, udite con lo zucchero di cui Cuba era tradizionalmente tra i primi produttori mondiali. Sarebbe lungo e complicato fare l’elenco dei prodotti che spariscono periodicamente dai mercati, anche in moneta forte e generalmente non riappaiono mai assieme, ma uno alla volta.

Ora, sono tra i primi a esecrare e condannare il “bloqueo” che senza dubbio, ha creato e crea, con i suoi periodici inasprimenti, enormi difficoltà economiche, finanziarie e commerciali a Cuba, ma un piccolo dubbio mi sorge: sarà l’unica causa di queste carenze e dell’inflazione gigantesca seguita al “riordinamento monetario”?

I torni non contano o i conti non tornano, vedete voi.

venerdì 2 dicembre 2022

Pubblicazione post su Face Book

 Da molti mesi non riesco più a caricare immagini su questo blog, pertanto devo limitarmi ai soli testi. Per poter seguire testi, più brevi, ma anche con immagini mi potete trovare su Face Book come Aldo Abuaf.