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giovedì 26 novembre 2020

Fidel, Maradona e la cabala

Chi crede o sa leggere la Kabbalàh potrebbe trovare qualcosa nei numeri di Maradona e del suo amico Fidel Castro. Entrambi sono morti il 25 novembre di un anno bisestile, 2016 e 2020. Fidel a 90 anni e Maradona a 60: 6 e 9, stesso segno grafico capovolto 30/10 è la data di nascita di Diego Armando, 30 anni di differenza tra i due e 10 come il numero della maglia del calciatore n° 1. Ci sarà qualche significato occulto?

A questi numeri si possono aggiungre gli anni di nascita: 1926, dove si ritrovano 9 e 6 e 1960 dove si trovano 6-9-10-60 e 90.

 

venerdì 13 novembre 2020

UNITED BANANA’S STATES

Come nella più infima repubblica delle banane, il peggior presidente degli Stati che dovrebbero essere Uniti manifesta nel suo massimo splendore l’arroganza e la prepotenza che lo caratterizzano, non accettando la sconfitta elettorale e paventando brogli inesistenti che sarebber o la vergogna per un sistema elettorale più che collaudato e che non ha avuto mai di questi problemi nella sua storia. Bisognerebbe fargli ascoltare la vecchia e sempre valida canzone di          , anche se dubito che basti.

Come un leone in gabbia attacca tutto e tutti assicurando di essere lui il vincitore delle elezioni. Purtroppo, come risaputo, il sistema elettorale nordamericano non è dei migliori dal momento che non vince chi prende più voti, ma chi guadagna più voti elettorali a seconda degli Stati che si aggiudica e che variano secondo parametri opinabili e probabilmente, comunque, da aggiornare.

Come nel caso Dihilary Clinton, sconfitta proprio da Strump seppure avesse raccolto più di due milioni di voti popolari a suo favore. Biden ha superato i quattro, ma di per sé questi voti non valgono niente.

Sintomatico e preoccupante è il fatto che i Governi di Russia e Cina non si siano congratulate con Biden per la vittoria. Diplomazia, scaramanzia o altro

venerdì 6 novembre 2020

Se no i zé mati squasi no i volemo

La personalità psicopatica di Donald Strump è riuscita a far presa su oltre 68 milioni di elettori statunitensi, quasi la metà, in un modo che per persone normali è incomprensibile. Molti incentivati dalle apparenti migliorie economiche, peraltro non certo da nababbi e che sono palliative di fronte al rincaro dei prodotti. Molti altri, come da spirito del Vecchio West fondato sulla violenza e prevaricazione, hanno assorbito il DNA dei Padri Fondatori, Jesse James compreso e voglio “America great” considerandosi padroni dell’intero continente, magari allargato a buona parte del Mondo. Gli scrutini non sono ancora finiti, ma si intravvedono forti probabilità di vittoria di Joe Biden e lo Strump agita lo spettro di brogli elettorali di cui, peraltro, aveva già paventato la possibilità con grande anticipo rispetto alle elezioni. I suoi argomenti principali sono: il sistema, e i voti per corrispondenza. Secondo lui si dovrebbero contare solo i “voti legali”, peccato che per “voti legali” si dovrebbero considerare quelli che lo favoriscono.

Come previsto sono già iniziate diverse manifestazioni pro e contro i due candidati con la differenza che quelle a favore di Strump sono effettuate, anche, da gente armata con armi d’assalto e non semplici pistole ad acqua. Alcuni suoi detrattori imputano ai democratici i casi di violenza e saccheggio seguiti alle manifestazioni antirazziste degli ultimi tempi. In Italia ed Europa sappiamo bene cosa significhino gli infiltrate nei cortei e da chi siano mandati. Siamo solo all'intimidazione o al preludio di una battaglia dagli esiti incalcolabili?

martedì 3 novembre 2020

Cellulari quasi inarrivabili

Ieri mi sono comprato un cellulare nuovo dato che il vecchio ha raggiunto limiti di età e limitazioni operative. Questi apparecchi si vendono in alcuni centri della Società Telefonica di Stato (Etecsa) abilitati alla vendita esclusivamente con POS e in moneta liberamente convertibile (leggi dollari). Queste unità, a differenza delle altre commerciali, hanno un orario che va dale 8.30 alle 16 e sono tre per tutta l’Avana. Pensando a quello che avrei trovato e credendo erroneamente che aprissero alle 8, vi sono arrivato alcuni minuti prima delle sette trovando in coda già 12 persone. Chiesto, come consuetudine, chi era l’ultima persona prima di me mi sono accinto ad attendere scoperndo la mezz’ora in più di quello che pensavo. Quando sono giunti gli impiegati ed hanno aperto il centro, dalla capienza limitata, hanno detto di mettersi in fila per ordine di arrive per distribuire I cartoncini numerati (fino a 50). Di botto ho scoperto cha dalla 13ma posizione ero passato alla 25ma e quello che era davanti a me era passato alla 10 dicendo che un amico gli aveva tenuto il posto più Avanti. Ma non poteva dirlo prima? Nelle ‘normali” code cubane ci si dirige in base alla persona giunta in precedenza. Alle 8 e un quarto circa arriva un’auto discretamente lussuosa per queste latitudini e la sua occupante aspetta l’apertura per inserirsi tra il gruppetto dei primi. Più tardi, verso le 11, sono arrivate separatamente due coppiette salutando attraverso i vetri il il personale Etecsa di cui solo due erano addette alla vendita. Chiesta ai presenti la cortesia di “salutare di persona” sono entrati ed usciti attendendo all’esterno dove pochi minuti dopo sono stati chiamati, senza avere il numeretto, ad accedere alla facci degli altri. Alla fine quasi a mezzogiorno sono riuscito a realizzare il mio (prezioso) acquisto con un’attesa di circa 5 ore. Quasi come un “tampone covid” in Italia…