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sabato 26 ottobre 2019

Altro giro di vite...

Ancora una volta Strumpaccio mostra la sua arroganza, prepotenza e disprezzo per ogni norma annunciando la proibizione, dal prossimo 1° dicembre, dei voli commerciali dagli Stati Uniti a Cuba con la sola eccezione dell’Avana, sulla quale potranno operare ancora (non si sa fino a quando) le tre linee attualmente attive: American Airlines, Delta e Jet Blue.

giovedì 24 ottobre 2019

Bye bye Francisco

Un fatto che doveva essere compiuto da tempo e che solo dopo 44 anni, il Governo socialista di Pedro Sánchez ha reso compiuto, si sta trasformando in un boomerang in termini elettorali. L’esumazione della mummia di Francisco Franco dalla Valle dei Caduti dove era sepolto in un mausoleo costruito al centro di fosse comuni dove giacciono oltre 33.800 mila, tra vittime (la stragrande maggioranza) e falangisti, da “cerimonia discreta” come aveva annunciato la Ministra di Giustizia si è trasformata in show diretto e interpretato dalla famiglia Franco che gode ancora di privilegi fra i quali la gestione di una Fondazione Francisco Franco, numerose aziende e proprietà, alcune delle quali con entrate di dubbia provenienza e di valore incalcolabile.
Una delegazione di 22 discendenti del dittatore accompagnati da Luís Alfonso di Borbone, cugino di Juan al mausoleo per l’esumazione per proseguire quindi al cimitero dove è stata predisposta l’inumazione definitiva e dove aspettava Antonio Tejero, l’ex colonnello autore di un tentato colpo di Stato nel 1981 quando aveva preso con le armi il controllo del Parlamento.
Corone di fiori, bandiere falangiste, inni e invocazioni di “viva Franco” hanno accompagnato le operazioni di esumazione e sepoltura. Il nipote maggiore, Francis Franco si è impadronito, sotto gli occhi della rappresentante del Governo, della bandiera in cui era avvolto il feretro al momento della sepoltura nel 1975 e che fa parte del patrimonio del Regno di Spagna, non della famiglia.

Dopo il colpo ricevuto coi moti della Catalogna, il PSOE sta ricevendo un’altra bastonata con questa cerimonia che poteva essere evitata, almeno nei termini in cui si è svolta. Anzi, non doveva proprio esserci una cerimonia nella quale la famiglia Franco ha sfruttato una vota di più dei beni e privilegi del Regno e Governo di Spagna. 









Foto: da TV Canal Vasco

venerdì 18 ottobre 2019

Alicia

Gli “spot” degli scenari di tutto il mondo si son spenti per lei. La sua lunga vita biologica e artistica è finita per sempre. Rimane il Gran Teatro dell’Avana che l’ha vista un’infinità di volte protagonista e che porta il suo nome perché i posteri non si dimentichino di lei.
Ricordo di averla conosciuta a Milano negli anni ’70 quando, nonostante avesse passato i 50 anni ed avesse già problemi alla vista, era in tournée con il Balletto Nazionale di Cuba, una sua creatura. Mi ha impressionato la sua apparente fragilità, com’era minuta, al contrario di come appariva sulle scene: grande nella sua Arte e in apparenza nel suo fisico. Grande e forte anche il suo carattere, non poteva essere diversamente per essere diventata una delle icone mondiali della danza classica. Addio, Alicia Alonso.



giovedì 17 ottobre 2019

Al via il commercio in valuta convertibile

Dal prossimo lunedì, 21, inizierà il commercio in valuta liberamente convertibile, ma non in moneta effettiva. Gli Istituti bancari cubani sono già stati abilitati per l’apertura di conti in valuta estera a tutti i cittadini cubani, stranieri residenti o persone giuridiche che lo desiderino. A questi conti verrà abbinata una scheda magnetica (tipo bancomat) che permette l’acquisto, a prezzi ragionevoli, di beni generalmente più richiesti in alcuni esercizi abilitati e con (si dice) un discreto assortimento di elettrodomestici e ricambi per auto di qualità superiore agli standard degli acquisti in CUC e si pagheranno via POS.
Questi “bancomat”, permettono l’estrazione di CUC, facendo la conversione del valore richiesto al momento dell’operazione, così come accadrà nei POS dei punti di vendita.
Il titolare del conto in valuta potrà comunque accedere al contante nella moneta prescelta (o altre secondo il cambio) nel caso di necessità che maggiormente si presenta per eventuali viaggi all’estero, col permesso di esportazione del controvalore di 5 mila dollari USA per persona. Questi conti, se aperti appunto in questa valuta, non saranno gravati dell’imposta del 10% che rimane per l’uso del biglietto di banca che era stato determinato per alleggerire i danni prodotti dall’embargo statunitense contro Cuba.
Parallelamente verranno aperti uffici importatori che sono destinati a richieste particolari di beni che non sono normalmente disponibili sul mercato interno e anche questi sono accessibili a tutte le categorie di residenti.
Misure indubbiamente interessanti e importanti fatte anche per limitare l’uscita di valuta per effettuare acquisti all’estero che poi comportano costi e disagi disagi per il trasporto e le pratiche doganali al rientro a Cuba.

Anche in questo caso…meglio tardi che mai.

domenica 6 ottobre 2019

Vincitori e vinti