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giovedì 31 gennaio 2019

La strana coppia


giovedì 10 gennaio 2019

Amare riflessioni di un vecchio rincoglionito


Da quando ho l’uso del comprendonio, sento sempre le varie generazioni (me compreso) che criticano le successive (a torto o ragione) per il loro modo di essere o di comportarsi. In merito all’essere, mi sembra normale con l’evoluzione e il progresso: non possono essere uguali persone che non conoscevano, per esempio e per non andare più indietro, la luce elettrica o l’acqua corrente in casa, da altre che a tre anni usano già PC, Tablet, I-Phone e apparati del genere che chissà cosa riserverà (ad altre generazioni) il futuro. In merito al comportamento invece sono stupìto, proprio perché col passare del tempo e col progresso l’intelligenza, la conoscenza e la cultura, migliorano, o dovrebbero, non capisco come mai si perdono sempre più le basi di un minimo di educazione, rispetto e socialità con il prossimo. Sono quotidiani ed evidenti i segni di disprezzo del prossimo, vandalismo o maleducazione. Per fare altri esempi: come quelle di non cedere il posto a sedere sui mezzi pubblici a persone anziane, sofferenti, vibilmente discapacitate o donne in dolce attesa, così come tenere apparecchi musicali a tutto volume giorno e notte, dalle auto alle case, strade o medesimi mezzi pubblici. Si diventa sempre più dipendenti dalla tecnologia della comunicazione arrivando al punto che due persone, sedute fianco a fianco, si scambino, tramite i telefoni portatili, messaggini in lingua semi criptica invece di guardarsi in faccia e parlarsi. Personalmente non sono contrario al progresso e la tecnologia, infatti uso questi mezzi per esprimere le mie, discutibili, opinioni al plurale e con persone non raggiungibili fisicamente, ma non certo per propagandare astruse teorie sul fatto che la Terra è piatta, come succede. Ben venga il progresso tecnologico se ci deve, come lo vedono i progettisti, aiutare a migliorare la vita, non per peggiorarne la qualità. Ma, forse, la qualità è migliore scrivendosi nell’etere stando a due centimetri di distanza. Chissà.
Questa dipendenza, tecnologica, sembra avere le stesse radici e i sintomi delle dipendenze da stupefacenti o dall’abuso di droghe legali come alcol, tabacco o caffè.

Da parte mia, sono contento di essere nato e aver mosso i primi passi in un mondo che usciva da una guerra che non ha aggettivi per essere definita. Di non aver vissuto l’infanzia sotto dittature più o meno “morbide” e contro la mia volontà. Poi con la crescita (legata anche alla tecnologia) aver visto il miglioramento della qualità di vita, la caduta di regimi di destra e sinistra i cui dirigenti interpretavano il progresso sociale a beneficio proprio o malinterpretavano i Dogmi e le Ideologie, in buona o mala fede. Indubbiamente non si è finito lì, c’era ancora moltissimo da fare anche nell’Occidente Cristiano, ma oggi mi sembra che con la globalizzazione si stiano facendo strada movimenti che rimpiangono o vorrebbero peggiorare certi malanni del passato. Ricordo, in Italia, l’ultimo dopoguerra fino agli anni ’80 quando si è cominciato ad avere un certo degrado, dopo la lenta e costante ricostruzione dalle macerie economiche e morali. “Prima” i capitalisti che non erano certo dame della carità, vivevano nel lusso sfrenato che si erano creati in modi leciti o a volte no o che avevano ereditato. I lavoratori, ovviamente, non erano contenti e si erano creati sindacati e leggi che seppur non impoverendo i ricchi impedivano, a loro, di abusare oltre un certo limite. La classe “alta” mangiava a quattro palmenti, ma lasciava gli avanzi al proletariato, poi si è creata la “recessione”. Quasi da un giorno all’altro si sono susseguiti fallimenti, licenziamenti, disoccupazione, lavoro “nero”, chiusure o trasferimenti di fabbriche che davano lavoro a decine se non a centinaia di migliaia di lavoratori di ogni categoria. Allora (meglio tardi che mai) ho capito che il vero potere è quello economico, i politici sono solo lo strumento che mostra la faccia. Guarda caso non ci sono più “borghesi illuminati”, ma solo affaristi senza scrupoli. A fare le nuove leggi e provvedimenti ci sono i “nuovi politici”, sic!!! Nuovi partiti o movimenti che predicano il cambio, da una parte o dall’altra, ma che alla fine pur di raggiungere o mantenersi al Governo che si nutre e a sua volta alimenta il vero potere, quello economico e che si prestano, come i loro disprezzati predecessori, ad alleanze quantomeno contraddittorie nei termini di programmi o promesse e nel terzo millennio, avanzano prepotentemente fazioni che praticano o vorrebbero praticare l’esatto contrario di quello che predicava l’ispiratore dell’Occidente Cristiano, ovvero lo stesso Gesù Cristo, disputato fra palestinesi ed ebrei per le sue origini il quale, pur essendo nato in Palestina, era discendente dalla religione ebraica e non era certo di razza ariana né avea capelli biondi e occhi azzurri. Sicuramente Lui non avrebbe detto (sempre per esempio): America first!