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sabato 31 gennaio 2015

Pellagra

PELLAGRA: acidità della pelle

venerdì 30 gennaio 2015

Pedina

PEDINA: per Dina (Roma)

Tra i fornelli, di Ciro Bianchi Ross

Pubblicato sulla Rivista Réplica di Miami
Gennaio 2015 (non ci sono immagini)

Oltre ottanta ristoranti, contati approssimativamente, si classificano come di cucina cubana a Miami. Nove di loro si trovano nell’aeroporto, otto a Coral Gables, undici a South Beach. Sedici si trovano nel nord-nord est e 18 nel sud di Miami Dade. Aventura, una comunità a maggioranza ebrea ne ospita uno.
Alcuni portano nomi che vengondo dalla nostalgia profonda: Ayestarán, la Esquina de Tejas, Río Cristal, Puerto de Sagua...Ci sono da asporto, come l’Havana Harry’s Café o emblematici come il Versalles con i suoi 360 coperti, una clientela cosmopolita, ma comunque economico. Prezzi molto favorevoli li garantisce l’offerta de El Polo Norte, celebre anche per il suo buon caffè a davvero popolari i dodici esercizi di Pollo Tropical, i sette de El Palacio de los Jugos che godono di un’accettazione crescente per il loro menù vario, la familiarietà del servizio che vi si presta e la qualità della cucina.
El Palacio de los Jugos dona sempre allegria al visitatore. È un posto unico per godere della cucina cubana in un ambiente familiare. Quello che si trova all’angolo della 57 con Flagler ha ottenuto il nome di “el original”. Fu lì dove i loro proprietari, la coppia composta da Apolonia e Reinaldo Bermúdez aprirono, nel 1977, un piccolo spaccio di cibi da asporto. Il giro di affari crebbe con la vendita di frutta e l’aggiunta di altri piatti tradizionali al menù che si cominciò a consumare anche sul posto, per diventare un concetto originale di ristorante dal salone aperto alla brezza e coperto da un soffitto a colori vibranti, al quale si aggiunse un mercato annesso con ortaggi, verdure, carne, pesce e altri prodotti già elaborati o da confezionare a casa.
Il menù de El palacio de los Jugos comprende la cucina cubana di sempre: carne con patate, ropa vieja (strisce di carne in salsa), bistecche con patate fritte, riso con pollo, quimbombó (ortaggio tropicale) con gamberi secchi, tamal  (specie di polenta) nella foglia o tamal en cazuela (nel contenitore di coccio)...e naturalmente riso e latte, dolcetti di cocco scuri, dolce di latte cagliato...
Una gamma molto varia di pane e dolci si trova al Gran París, all’angolo della 7ma strada con la 30ma avenue, la prima panetteria e pasticceria cubana di Miami.
La culinaria cubana, complessa e semplice allo stesso tempo, ha i suoi sapori caratteristici che sollevano i sensi e che, come la storia, sono espressione di un’identità nazionale. Le influenze che ha ricevuto attraverso gli anni hanno dato come risultato una gastronomia saporita, per il gusto dei latinoamericani e anglosassoni allo stesso modo, assicura Cristina Juri Arencibia, specialista in questi temi culinari.
A suo giudizio, piatti come il tamal en cazuela continuano ad essere graditi a tutti, in particolare dei giovani che non sono cresciuti nell’epoca delle cosiddette cucine veloci. Cristina Juri precisa che la base tradizionale dei piatti dell’Isola è variata poco, per soddisfare i palati giovani o quelli che innovano sul classico e creano sapori nuovi e deliziosi. Questo è il caso del famoso chéf Douglas Rodríguez, cui saporiti piatti Nuovo Latino, sono conosciuti da molti in questa città e anche oltre i suoi limiti. Il suo enchilado de camarones (gamberi in salsa piccante), riflette il gusto cubano per i frutti del mare, giacché Cuba è circondata dalle acque e il sud della Florida non resta indietro. Secondo Rodríguez, nel suo libro di cucina “Nuovo latino” la parola “enchilado”, piatto di frutti di mare cubano in salsa piccante, non si deve confondere con la “enchilada” la “tortilla” messicana ripiena e arrotolata.
Due aspetti, oggi quasi scomparsi della gastronomia popolare dell’Isola continuano ad esistere e con tutto rispetto, a Miami. Sono la frita (polpetta di carne), la regina della cucina veloce cubana e il sandwich chiamato “cubano”. La prima sembra dormire il sonno della dimenticanza, sull’altra sponda e il sandwich autenticamente cubano ha attualmente una timida rinascita in alcune caffetterie private sorte al calore delle riforme che vogliono dare impulso all’economia nazionale.
Si dice che la frita cubana arrivò a Miami nel 1961. La portò Dagoberto Estevil, amico all’Avana di uno dei figli di Sebastián Carro, il miglior “fritero” della città. Aprì il suo esercizio nell calle 8 angolo avenida 12 e le chiamò “Fritas Dominó”, forse per la prossimità del parco con questo nome.
Estevil, che morì nel 1980, ebbe imitatori e seguaci. Già  Dominó non esiste, ma nel sud della Florida ci sono molti spacci di queste polpette che si confezionano con carne bovina e di maiale, macinate e mescolate che si condiscono con paprika e altre spezie prima di servirle in due fette di pane unte con pasta o salsa di pomodoro e accompagnate con stick di patate.
Fra questi spacci, quelli della catena El Rey de las Fritas sono fra l’altro tutto un campionario della gastronomia veloce e popolare cubana. Nell’esercizio della calle 8 angolo 18 avenida, un locale ambientato con riproduzioni di caricature del disegnatore cubano Silvio e foto dell’Avana si offrono, oltre alle fritas, queste delizie del palato cubano che sono el pan con lechon (porchetta), los tostones (ruote di banana fritta) e la cotoletta di maiale, così come i frullati, succhi di frutta, il caffè e il rinfrescante guarapo (spremuta di canna da zucchero). Non tutte le fritas che si offrono a Miami sono di qualità. Quelle del Rey de las Fritas, seppure un po’ care, sono fra le migliori come quelle de La Carreta e de Las Islas Canarias, un ristorante pieno a qualunque ora e famoso per le sue frittelle di prosciutto, le migliori di tutta Miami.
Se la frita è arrivata nel 1961, il sandwich ebbe un ingresso precoce in Florida. Successe nel 1905, però non a Miami, ma al caffè Columbia della comunità cubana di Ibor City a Tampa. Solo che quello che si elaborava a Tampa si differenziava da quello di Miami per le fette di salame che si aggiungono ai suoi componenti. Ingrediente, questo, che si introdusse in entrambe le località da un paio d’anni quando Tampa volle dichiarare spuntino ufficiale il sandwich cubano che oggi si può trovare in ristoranti molto buoni come Versalles, La Carreta, Islas Canarias o Latin American Bakery y Café.
In ogni modo, con salame o senza salame, è un boccone squisito che ugualmente alla frita, non ha niente a che vedere col sapore uniforme e standardizzato dei prodotti fast food.
Opzioni eccellenti per mangiare cucina cubana a Miami.

All’Avana:

Castropol, unico e indimenticabile

Castropol assicura un’esperienza indimenticabile a chi lo visita. La critica specializzata lo qualifica fra i migliori di Cuba. Sorprende per il suo menù squisito e vario, l’efficienza del servizio e un’eccellente rapporto prezzo-qualità. Come se questo fosse poco, la sua ubicazione privilegiata gli concede un valore aggiunto. È ubicato di fronte al mitico Malecón avanero e dalle sue terrazze regala un panorama di questa strada, la più cosmopolita dell’Avana, che mozza il fiato. Per questo si dice, a ragione, che scegliere un piatto al Castropol è una sfida al palato, ma goderne vicino al Malecón è un’esperienza unica.
L’esercizio ha guadagnato il Certificato d’Eccellenza 2014 che assegna il conosciuto sito web Tripadvisor. Lo si considera iedale per famiglie con bambini e lo è, inoltre, per incontri romantici, d’affari o occasioni speciali. La sua clientela è maggiormente cubana. È frequentato anche dal settore diplomatico accreditato sull’Isola e non sono pochi i governanti stranieri che hanno goduto della sua cucina al loro passaggio dalla capitale cubana. È lunga la lista di notabili – cubani o no – che figurano fra i suoi abituali clienti.
Quattro ambienti, tutti disposti con eleganza, distinguono il Castropol. La griglia offre tutte le carni elaborate al carbone e un “cooking show” di pizze speciali, confezionate in modo artigianale con una pasta sottile all’olio d’oliva e cucinate in forno a legna di mattoni refrattari. Dal cortile, il cliente, può seguire in tutti i dettagli la ricchezza di questo processo portato avanti da un personale specializzato nel medesimo.
La rivendita di pane e dolci denota qualità e distinzione nella sua varia offerta mentre il video bar, contiguo alla griglia, offre servizio agli eventi sociali che accoglie.
Al piano superiore dell’esercizio, il ristorante gourmet offre piatti deliziosi delle cucine cubana e internazionale. Piatti elaborati al tegame, con olio d’oliva. La cucina asturiana quì si fonde con ricette tipiche cubane e dell’alta cucina internazionale, tutte con un tocco di preparazione e presentazione squisite
Castropol è una società culturale e di beneficenza che compone la Federazione Asturiana di Cuba. Possiede un locale proprio e un sistema di autofinanziamento raggiunto dai servizi gastronomici che presta. Fu fondata il 10 aprile del 1929 da persione oriunde della località di questo nome e i loro discendenti residenti a Cuba. Un consiglio diviso in nove “parrocchie”, con circa 3500 abitanti e una fonte di lavoro centrata essenzialmente nei cantieri navali della regione e la pesca di vongole e cozze.
Cosa scegliere davanti all’ampio menù del Castropol? Forse il lettore è interessato a seguire i consigli del cronista o, almeno, a conoscere i suoi gusti. Nell’area della griglia la preferenza si inclina per la grigliata speciale che comprende, per due persone, pollo, bovino,agnello, gamberi, pesce e aragosta con tre contorni a scelta e due bicchieri di vino, anche se risultano ugualmente tentatrici la grigliata del pescatore, elaborata con prodotti del mare e la grigliata contadina con prodotti della campagna. Per qualcosa di più leggero, forse risulta adatta la cotoletta di maiale affumicata o i rotoli di agnello col proprio sugo, alla brace, senza dimenticarci del pollo arrosto, i frutti di mare e le polpe di maiale fritte. O una buona pizza, sottile e croccante.
Nel ristorante gourmet non è facile prendere decisioni. Forse dei tostones ripieni, una terrina di frutti di mare e pesce con crema di polpo al pesto o un rituale di champignon alla crema. Fra i piatti di mare la corona va alla paella marinera con aragosta, pesce, gamberi, cozze, vongole e gamberetti. Anche i gamberi impanati con malanga, salsa tartara, salsa di miele e soia, mentre fra i piatti di terra la scelta risulta difficile tra la salamella al tegame con vino rosso su champignones tostati, il piatto stufato, l’agnello Ararat, il maiale affumicato o le spalle di coniglio avvolte al bacon, mele e salsa di sidro...
Come si diceva all’inizio di questa nota, le decisioni sono difficili da prendere al Castropol, tutta una sfida al palato, ma qualunque scelta assicurerà al commensale un’esperienza unica per la qualità della sua cucina, la efficacia del servizio e l’opportunità di degustarlo avvolti nel sogno che regala il Malecón dell’Avana.

Castropol
Griglia. Ristorante gourmet. Video-Bar. Dalle 12 alle 24
Pasticceria dalle 10 alle 24
Malecón, 107 entre Crespo y Genios. Tel.: 861 4864


Sapori del mio Paese    
Di Silvia Mayra Gómez

Pollo arrosto
4 porzioni
Ingredienti:
un pollo grande, 116 gr. di vegetali misti, 29 gr. di olive snocciolate, 29 gr. di salame o prosciutto, 6 gr. di burro, ¼ di tazza di vino bianco secco, 1 tazza di brodo, 29 gr. di salsa di pomodoro, 4 denti di aglio, 1 cipolla media, 1 arancia amara, pepe bianco e sale a piacere, a discrezione salsa piccante, foglie di lattuga.
Preparazione:
tagliare il pollo in quarti, marinarlo con sale, pepe e il succo dell’arancia amara e lasciarlo riposare con questa guarnizione.
Preparare una salsa col brodo e la salsa di pomodoro e saltare nel burro l’aglio pelato e la cipolla pulita, entrambi tagliati fini.
Preparare un letto coi vegetali in una casseruola appropriata, collocare il pollo e aggiungere la salsa, le spezie saltate, il vino, il salame o prosciutto, le olive e la salsa piccante. Cuocere a fuoco lento per 30 minuti.
Servirlo in una marmitta. Collocare il pollo arrosto su un fondo di foglie di lattuga e versargli sopra il resto della cottura. Accompagnarlo con riso in bianco e insalata di vegetali freschi.
Inoltre raccomandiamo:
Paladar San Cristóbal
Avvicinatevi ad assaggiare l’Avana dei ‘50
Da lunedì a sabato dalle 12 alle 24
San Rafael, 469 entre Lealtad y Campanario. Centro Habana
Tel.: 8679109 – 8601705

Razones y Motivos
Bar Ristorante
Cucina cubana e internazionale. Il meglio dell’utopia
Calle F, 63 e 3ra y 5ta. Vedado
Tel.: 8328732

El Asturianito
Cucina cubana, internazionale e italiana
Più che una promessa, una garanzia
Tutti i giorni dalle 12 alle 24
Paseo del Prado, 563 entre Dragones y Teniente Rey. La Habana
Tel.: 8632985

Mimosa
Pizzeria, pasta fresca
Dove si viziano i sensi
Tutti i giorni dalla 12 alle 24
Calle Salud, 317 entre Gervasio y Escobar. Centro Habana
Tel.: 8671790

Los Nardos
L’autentica cucina caraibica, Varia e squisita. Cantina con otre 500 marche
Tutti i giorni dalle 12 alle 24
Paseo del Prado, 563 entre Dragones e Teniente Rey. La Habana
Tel.: 8632985 -  8635999

La Flor de Loto. Lien Fa
Cucina asiática con un tocco tropicale
Tutti i giorni dalle 12 alle 24
Calle Salud, 313 entre Gervasio y Escobar. Centro Habana

Up & Down
Bar Ristorante
Tutti i giorni dalle 15 alle 3
Calle Quinta angolo B. Vedado

Topoly
Ristorante iraniano, Snack, Sala da the
Dalle 10 – alle 24
Calle 23, 669 angolo D. Vedado
Tel.: 8323224

El Litoral
Bar Caffè, Ristorante
Dalle 12 alle 24
Malecón, 161 entre K y L. Vedado
Tel.: 8302201 – 53446191

Starbien
Cucina cubana e internazionale
Da lunedì a sabato dalle 12 alle 24
Calle 29, 205 entre B y C. Vedado
Tel.: 8300711

Esto no es un Café
Ristorante, Bar, Galleria d’Arte, l’arte della cucina coincide con le arti visive
Tutti i giorni dalle 12 alle 24
Calle San Ignacio, 58 entre O’ Reilly y Empedrado, Callejon del Chorro.
Plaza de la Catedral. Habana Vieja
Tel.: 8625109

Divino
Cucina cubana e internazionale, cantina con oltre 300 marche
Calle Raquel, 50 entre Esperanza y Lindero. Reparto Castillo Averhoff
Mantilla. Arroyo Naranjo
Tel.: 6437734. Prenotazioni: 58127164

Union Francesa
Ristorante di specialità, grigliata, cucina italiana
Calle 17 angolo 6. Vedado



ENTRE FOGONES
Revista Réplica. Miami. Enero, 2015
(No se muestran imágenes)

Comer cubano en Miami
Ciro Bianchi Ross

Más de ochenta restaurantes, contados ¨por arribita¨,  clasifican en
Miami como de cocina cubana. Nueve de ellos abren sus puertas solo en
el aeropuerto,  ocho en Coral Gables y once en South Beach. Dieciséis
se hallan establecidos en el Norte-Noroeste y 18 en el sur de Miami
Dade. Aventura, una comunidad mayoritariamente judía, cuenta con uno.
        Algunos  tienen nombres que vienen desde el hondón de la nostalgia:
Ayestarán, La Esquina de Tejas, Río Cristal, Puerto de Sagua… Los hay
de empaque, como el Havana Harry’s Café, y emblemáticos, como el
Versailles con sus 360 capacidades,  una clientela cosmopolita y aun
así económico. Precios muy favorables garantiza la oferta de El Polo
Norte, célebre asimismo por su buen café,  y verdaderamente populares
son los doce establecimientos de Pollo Tropical, y los siete de El
Palacio de los Jugos, que gozan de una aceptación creciente por su
menú variado, lo familiar de la atención que en ellos se presta y la
calidad de su cocina.
        El Palacio de los Jugos regala siempre una alegría al visitante.  Es
un lugar único para disfrutar de la cocina cubana en un ambiente
familiar. El que se ubica en la esquina de la 57 con la calle Flagler
recibe el apelativo de ¨el original¨.  Fue allí donde sus
propietarios, el matrimonio conformado por Apolonia y Reinaldo
Bermúdez abrieron en 1977 un pequeño expendio de comidas para llevar.
El negocio creció con la venta de frutas y la adición de otros platos
tradicionales al menú, que empezó a degustarse también en el lugar,
para asentar un concepto original de restaurante con su salón abierto
a la brisa y resguardado con una cubierta de colores vibrantes, al que
se le sumó un mercado anexo con viandas, vegetales, carnes, pescados y
otros productos ya elaborados o para confeccionar en casa.
        El menú de El Palacio de los Jugos incluye la comida cubana de
siempre: carne con papas, ropa vieja, bistec con papas fritas, arroz
con pollo, tasajo con boniato hervido, quimbombó con camarones secos,
el tamal en hoja y el tamal en cazuela… y, por supuesto, arroz con
leche, coquitos prietos, dulce de leche cortada… Una gama muy variada
de panes y dulce se encuentra en Gran París, en la esquina de la calle
7 y la 30 avenida, la primera panadería y dulcería cubana de Miami.
         La culinaria cubana, compleja y sencilla a la vez, tiene sus sabores
distintivos, que realzan los sentidos y que al igual que la historia,
son una expresión de identidad nacional. Las influencias que ha
recibido a través de los años, han dado como resultado una sabrosa
gastronomía del agrado de latinoamericanos y anglos por igual, asegura
Cristina Juri Arencibia, especialista en estos temas culinarios.
        A su juicio, platos como el tamal en cazuela siguen siendo del agrado
de todos, particularmente de los jóvenes que no crecieron en la época
de las llamadas comidas rápidas. Precisa Cristina Juri que la base
original de platos tradicionales de la Isla ha variado un poco para
satisfacer los paladares más jóvenes y aquellos que innovan sobre lo
clásico y crean nuevos y deliciosos sabores. Este es el caso del
famoso chef Douglas Rodríguez, cuyos sabrosos platos Nuevo Latino son
de muchos conocidos en esta ciudad y allende fronteras. Su enchilado
de camarones refleja el gusto cubano por los frutos del mar, ya que
Cuba está rodeada de agua, y el sur de la Florida no se queda atrás.
Según Rodríguez, en su libro de cocina Nuevo Latino, ``la palabra
`enchilado', plato de mariscos cubano, en una salsa de tomate picante,
no debe confundirse con la enchilada, tortilla mexicana rellena y
enrollada''.
        Dos renglones hoy casi desaparecidos de la gastronomía popular de la
Isla siguen campeando por sus respetos en Miami. Son la frita, la
reina de las comidas rápidas cubanas, y el sándwich llamado cubano. La
primera parece dormir el sueño del olvido en la otra orilla y el
sándwich auténticamente cubano tiene ahora un tímido renacer en
algunas cafeterías privadas surgidas al calor de las reformas que
pretenden impulsar la economía nacional.
        Se dice que la frita cubana llegó a Miami en 1961. La trajo Dagoberto
Estevil, amigo, en La Habana, de uno de los hijos de Sebastián Carro,
el mejor fritero de la ciudad.  Abrió su negocio en la calle 8 esquina
a la avenida 12, y le llamó Fritas Dominó, quizás por la proximidad
del parque de ese nombre.
        Estevil, que fallecería en 1980, tuvo imitadores y continuadores. Ya
Dominó no existe, pero hay en el sur de la Florida muchos expendios de
esas albondiguillas que se confeccionan con carne de res y carne de
cerdo molidas y mezcladas y se sazonan con paprika y otras especies
antes de servirla entre dos tapas de pan untadas de pasta o salsa de
tomate y acompañarla con palitos de papa.
        Entre esos expendios, los de la cadena de El Rey de las Fritas, es
además todo un muestrario de la gastronomía rápida y popular cubana.
En el establecimiento de la calle 8 esquina a 18, un local ambientado
con reproducciones de caricaturas del dibujante cubano Silvio y fotos
de La Habana, se oferta, además de las fritas, esas delicias del
paladar cubano que son el pan con lechón, los tostones y la chuleta de
puerco, así como los batidos y los jugos de frutas, el café y el
refrescante guarapo, hijo de la caña de azúcar. No todas las fritas
que se ofertan en Miami son de calidad. Las de El Rey de las Fritas,
si bien algo caras, son de las mejores, al igual que las La Carreta y
las de Islas Canarias, un restaurante lleno a todas horas y famoso por
sus croquetas de jamón, las mejores de todo Miami.
        Si la frita llegó en 1961, el sándwich tuvo una entrada temprana en
Florida. Ocurrió en 1905, pero no en Miami, sino en el café Columbia
de la comunidad cubana de Ibor City, de Tampa. Solo que el que se
elabora en Tampa se diferencia del de Miami por  las lascas de salami
que se añaden a sus componentes. Ingrediente este que enfrentó a ambas
localidades hace un par de años cuando Tampa quiso declarar bocata
oficial el sándwich cubano, que hoy puede adquirirse y muy buenos en
restaurantes como  Versailles, La Carreta, Islas Canarias y Latin
American Bakery y Café.
De cualquier manera, con salami o sin salami, es un bocado exquisito y
que, al igual que la frita, nada tiene que ver con el sabor uniforme
y, estandarizado de los productos de fast food.
        Excelentes opciones para comer cubano en Miami.


Castropol, único e inolvidable

Castropol asegura un experiencia inolvidable a los que lo visitan.  La
crítica especializada cataloga este restaurante entre los mejores de
Cuba.  Sorprende por su menú exquisito y variado, la eficiencia del
servicio y una excelente relación precio-calidad. Como si eso fuese
poco, su privilegiada ubicación  le concede un valor añadido. Está
emplazado frente al mítico Malecón habanero y desde sus terrazas
regala una visión de esa vía, la más cosmopolita de La Habana, que
corta el aliento.  Por eso se afirma con razón que escoger un plato en
Castropol es un desafío al paladar, pero disfrutarlo junto al Malecón
es una vivencia única.
        Este establecimiento mereció el Certificado de Excelencia 2014 que
otorga el respetado sitio web Tripadvisor. Se le considera ideal para
familias con niños, y lo es además para encuentros románticos y de
negocios y ocasiones especiales. Su clientela es mayormente cubana.
Es frecuentado asimismo por el sector diplomático acreditado en la
Isla y no son pocos los mandataros extranjeros que han disfrutado de
su cocina a su paso por la capital cubana. Es gruesa la lista de
¨notables¨ -cubanos y no- que figuran entre sus habituales.
        Cuatro ambientes, dispuestos todos con elegancia, destacan en Castropol.
La parrillada oferta todas las carnes elaboradas al carbón y un
cooking show de especialidades de pizzas confeccionadas de manera
artesanal con una masa fina de aceite de oliva y cocinadas con leña en
un horno de ladrillos refractarios.  Desde el patio puede el cliente
seguir en todos sus detalles la riqueza de este proceso llevado a cabo
por un personal especializado en esa práctica.
La tienda de panes y dulces denota calidad y distinción en su variada
oferta mientras que el video-bar, contiguo a la parrillada, ofrece
servicio a los eventos sociales que acoge.
En los altos del establecimiento, el restaurante gourmet  regala
platos deliciosos de las cocinas cubanas e internacional. Platos
elaborados al sartén, con aceite de oliva. La cocina asturiana se
funde aquí con recetas típicas cubanas y de la alta cocina
internacional, todas con un toque de fusión y una presentación
exquisita.
Castropol es una sociedad cultural y de beneficencia que integra la
Federación Asturiana de Cuba.  Posee local propio y un sistema de
autofinanciamiento alcanzado por los servicios gastronómicos que
presta. Fue fundada el 10 de abril de 1929 por personas oriundas de la
localidad asturiana de ese nombre y sus descendientes radicados en
Cuba. Un concejo dividido en nueve parroquias, con unos 3 500
habitantes y una fuente de empleo centrada en lo esencial en los
astilleros de la región y en la pesca de ostras y almejas.
¿Por qué decidirse ante la amplia carta de Castropol?  Quizás se
interese el lector por seguir los consejos del cronista o, al menos,
conocer sus gustos. En el área de la parrilla la preferencia se
inclina por la parrillada especial que incluye, para dos personas,
pollo, res, cordero, camarones, pescado y langosta con tres
guarniciones, a escoger, y dos copas de vino, aunque resultan
igualmente tentadoras la parrillada del pescador, elaborada con
productos del mar, y la parrillada campesina, con frutos del campo.
Para algo más ligero quizás resulte oportuno el chuletón de lomo de
cerdo ahumado o los rollos de cordero braseados en su jugo, sin
olvidarnos del pollo asado, los mariscos y las masas de cerdo fritas.
O una buena pizza, fina y crocante.
En el restaurante gourmet no resulta fácil tomar decisiones. Tal vez
unos tostones rellenos, una terrina de mariscos y pescado con crema de
pulpo al pesto o un ritual de champiñones a la crema. Entre los platos
del mar, la corona es para la paella marinera con langosta, pescado,
camarones, mejillones, almejas y gambas. También los camarones
rebosados con malanga, salsa tártara, salsa de miel  y soya, mientras
que entre los platos de la tierra, la elección resulta difícil entre
el solomillo al sartén con vino tinto sobre tostado de champiñones, el
pato estofado, el cordero Ararat, el ahumado de cerdo o las espalditas
de conejo envueltas con bacón, manzanas y salsa de sidra…
Como se afirmó al comienzo de esta nota, las decisiones son difíciles
de tomar en Castropol, todo un desafío al paladar, pero cualquier
elección asegurará al comensal una experiencia única por la calidad de
su cocina, lo eficaz del servicio y la oportunidad de degustarlo
envuelto en el ensueño que regala el Malecón de La Habana.
Parrillada. Restaurante gourmet. Video-Bar. Dulcería
        12 m – 12 pm. Dulcería: 10 am – 12 pm.
Malecón, 107 e/ Crespo y Genios. La Habana. Tfno.: 861 4864

Sabores de mi país
Silvia Mayra Gómez


Pollo asado
4 Servicios

Ingredientes:
Un pollo grande, 116g de vegetales mixtos, 29g de aceitunas
deshuesadas, 29g de salami o jamón, 6g de mantequilla, ¼ taza de vino
seco, 1 taza de caldo, 29g de pasta de tomate, 4 dientes de ajo, 1
cebolla mediana, l naranja agria, pimienta blanca y sal a gusto, salsa
picante a discreción, hojas de lechuga.

Preparación:
Corte el pollo en cuartos.  Marínelo con sal, pimienta y el zumo  de
la naranja agria. Déjelo reposar en ese adobo.
Prepare una salsa con el caldo y la  pasta de tomate y saltee en
mantequilla el ajo pelado  y la cebolla limpia, ambos  cortados
finamente.
En una cacerola apropiada forme un lecho con los vegetales, coloque el
pollo y agréguele la salsa, las especies salteadas, el vino, el salami
o jamón, las aceitunas y la salsa picante. Cocine a fuego bajo durante
30 minutos.
Sírvalo en una fuente. Sobre un  fondo hojas de lechuga, coloque el
pollo asado. Viértale por encima los restos de la cocción. Acompáñelo
con arroz blanco y  una ensalada de vegetales frescos.




Recomendamos además

San Cristóbal
        Paladar
Acérquese a saborear La Habana de los 50
        De lunes a sábado. 12 m a 12 pm
        San Rafael, 469 e/ Lealtad y Campanario. Centro Habana
        Tfnos.: 867 9109 – 860 1705

Razones y Motivos
        Restaurante Bar
Cocina cubana e internacional. Lo mejor dela utopía        
Calle F, 63 e/ 3ra y 5ta. Vedado
Tfno.: 832 8732
restaurante.razones@gmail.com

El Asturianito
        Cocina cubana e internacional. Cocina italiana
        Más que una promesa es una garantía
        Todos los días. 12 m – 12 pm
        Paseo del Prado, 563 e/ Dragones y Tte Rey. La Habana
        Tfno.: 863 2985

Mimosa
        Pizzería. Pastas frescas
        Donde se miman los sentidos
        Todos los días. 12 m – 12 pm
        Calle Salud, 317 e/ Gervasio y Escobar. Centro Habana
        Tfno.: 867 1790

Los Nardos
        La auténtica cocina fusión caribeña. Variada y exquisita. Cava con
        más de 500 etiquetas
        Todos los días. 12 m – 12 pm
        Paseo del Prado, 563 e/ Dragones y Tte Rey. La Habana
        Tfnos.: 863 2985 – 863 5999

La Flor de Loto. Lien Fa
        Cocina asiática con un toque tropical
        Todos los días. 12 m – 12 pm
        Calle Salud, 313 e/ Gervasio y Escobar. Centro Habana
        Tfno.: 860 8501


Up&Down
        Restaurante. Bar
        Todos los días. 3 pm – 3 am
        Calle Quinta esq a B. Vedado


Castropol
        Parrillada. Restaurante gourmet. Video-Bar. Dulcería
        12 m – 12 pm. Dulcería: 10 am – 12 pm
        Malecón, 107 e/ Crespo y Genios. La Habana
        Tfno.: 861 4864

Topoly
        Restaurante iraní. Snack. Salón de te
        10 am – 12 pm
        Calle 23, 669 esq a D. Vedado
        Tfno.: 832 3224

El Litoral
        Bar. Restaurante. Café
        12 m – 12 pm
        Malecón, 161 e/ K y L. Vedado
        Tfno.: 830 2201 – 5 344 6191

Starbien
        Cocina cubana e internacional
        De lunes a sábado. 12 m a 12 pm
        Calle 29, 205 e/ B y C. Vedado
        Tfno.: 830 0711

Esto no es un café
Restaurante. Bar. Galería de Arte. Donde  el arte de la cocina
coincide con las artes visuales
        Todos los días. 12 m – 12 pm
        Calle San Ignacio, 58 A e/ O’Reilly y Empedrado. Callejón del Chorro.
Plaza de la Catedral. Habana Vieja
Tfno.: 862 5109
estonoesuncafé@gmail.com


Divino
        Cocina cubaba e internacional. Cava con más de 300 etiquetas
Calle Raquel, 50 e/ Esperanza y Lindero. Reparto Castillo de Averhoff.
Mantilla. Arroyo Naranjo
Tfno.: 643 7734. Reservaciones 5 812 7164


Unión Francesa
        Restaurante de especialidades. Parrillada. Cocina italiana
        Calle 17 esq a 6. Vedado


        
Ciro Bianchi Ross
cbianchi@enet.cu
http://wwwcirobianchi.blogia.com/
http://cbianchiross.blogia.com/








giovedì 29 gennaio 2015

Festival dell'Habano 2015



I marchi Montecristo e Romeo y Julieta saranno i protagonisti dei lanci di Habanos S.A. per questo 2015.
Dal 23 al 27 febbraio 2015 Cuba accoglierà il XVII Festival dell`Habano, incontro che come in ogni edizione incorporerà diverse novità.
I marchi Montecristo e Romeo y Julieta saranno i protagonisti dei lanci di Habanos S.A. per questo 2015 e ne saranno assagiate nel corso dell`incontro. Tutti i partecipanti individuali che vogliono viaggiare all`origine di una tradizione centenaria nell`Isola potranno scoprire le diverse sorprese che il XVII Festival dell`Habano prepara sulla web www.habanos.com
L`inaugurazione della Fiera Commerciale associata, nel Palazzo dei Convegni dell`Avana, luogo ideale per gli scambi tra gli uomini d`affari, i produttori ed i fornitori del mondo del tabacco, segnarà l`inizio ufficiale dell`incontro.
Quel giorno sarà celebrata la Notte del Benvenuto nell`antico Magazzino del Legno e del Tabacco, posto unico all`Avana Vecchia, con una vista panoramica della baia dell`Avana. Romeo y Julieta, e la sua Gran Riserva 2009, sarà la protagonista della serata, con l`interpretazioni d`artisti riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.
Si faranno gli abbinamenti tra gli Habanos e prodotti grastonomici esclusivi. La sorprendente varietà di sapori prodotto del`Abbinamento con i prestigiosi vini Chianti**, in Italia, sarà una delle novità con maggior aspettativa in questa edizione. Conferenze interesanti sull`Habano, la 14° edizione del Concorso Internazionale Habanosommelier, oltre a la seconda  competizione per chi riesce a mantenere la cenere più lunga, fanno parte delle attività che saranno celebrate nel Palazzo dei Convegni.
Le visite tradizionali alle migliori piantagioni di tabacco a Vuelta Abajo (Pinar del Rio) ed alle storiche Fabbriche di La Corona e H. Upmann sono programmate per il martedì ed il giovedì della settimana dell`incontro, rispettivamente. Il mercoledì 25 febbraio sarà celebrato il 25 anniversario di “La Casa dell`Avano”, un omaggio molto speciale alla prestigiosa rete di più di 140 punti-vendita degli Habanos nel mondo.
La chiusura del Festival sarà una Notte di Gala nella quale sarà lanciata la modalità 80 Anniversario del marchio Montecristo. La consegna dei premi secondo le diverse categorie –Produzione, Comunicazione ed Affari- e la tradizionale vendita all`incanto, i cui ricavati ogni anno sono destinati al Sistema Cubano di Salute Publica, saranno la fine della notte.


Pedante

PEDANTE: per Dante (Roma)

mercoledì 28 gennaio 2015

Torneo Hemingway 2015

Pubblicato da Redazione TTC in Opinione,/Prensa Latina



Il metodo impiegato è stato quello di Segnare e Lasciare, per contribuire alla protezione delle specie e dell`ambiente.
Da Roberto F. Campos, Agenzia Prensa Latina
L`Avana, (PL).- Il Torneo Internazionale della Pesca dell`Aguglia Ernest Hemingway è molto famoso. Questa competizione è conosciuta da tutti nel mondo, poiché ne è una delle più antiche nel Pianeta in questa modalità.
Perciò, il Torneo Internazionale della Pesca dell`Aguglia, che ha lo stesso nome del romanziere, ha tantissimo impatto su tutti, fino a significare uno scenario che accumula punti per una rete internazionale in questo sport, dove sono misurate la forza e l`intelligenza del pesce e dell`unomo.
Nonostante, questo tipo d`incontro, che si pensa abbia significazione soltanto per lo sport, è molto relazionato con il turismo cubano, come un valore aggiuntivo allo sforzo delle autorità per rinforzare la nautica ricreativa e l`industria dello svago nel paese.
Nella scorsa edizione (2014), la novità di questo incontro è stata, precisamente, la forte presenza di stranieri.
In un altro senso, la Fiera Internazionale del Turismo FITCuba 2015, a maggio, sarà dedicata alla nautica cubana e sarà celebrata al nord centrale di Jardines del Rey, una regione di piccole isole.
I cubani sono bravi pescatori.
Perciò, oltre al premio al vincitore assoluto, l`altro riconoscimento importante è stato il Premio 64 Torneo Internazionale di Pesca dell` Aguglia Ernest Hemingway (il precedente per quello del 2015). Quest`incontro costituisce il secondo con maggior partecipazione negli ultimi 10 anni.
Questa presenza rappresenta un valore aggiuntivo all`industria ricreativa cubana, dopo che le autorità hanno annunciato che l`anno 2014 aveva finito con più di tre milioni di visitatori stranieri, cifra che è stata un record.
Il Torneo Hemingway (generalmente a maggio o giugno), uno dei più antichi nel mondo, nel 2014 ha avuto un successo assoluto, secondo quello che pensano gli organizzatori ed i partecipanti, ed il trionfo della squadra cubana è un buon augurio per l`anno 2015.
Nella scorsa convocazione sono stati iscritti 82 pescatori raggruppati in 22 squadre, la seconda maggior partecipazione dell`ultima decade, rappresentando 11 paese, con la presenza del Canada, gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito, Cuba, l`Italia, la Letonia, il Messico, la Spagna e la Russia.
Il metodo impiegato è stato quello di Segnare e Lasciare, per contribuire alla protezione delle specie e dell`ambiente, come accade tradizionalmente.
Il Comitato Organizzatore ha detto che 26 Marlins sono state segnate e fotografate e che 48 dorati si sono catturati, cifra elevata rispetto alle scorse edizioni, indicando una ricchezza nella fauna della zona dell`incontro, il litorale dell`Avana.
Con cinque Dorati e quattro Marlins, la squadra di Cuba ha vinto la prima posizione, dopo quatro giorni di pesca. La barca Santy (Cuba) ha sorpassato le altre imbarcazioni nella gara.
Le imbarcazioni Odds and Ends e Tag and Release, ambidue dagli Stati Uniti, si sono trovate al secondo ed al terzo posto del concorso, rispettivamente.
Rebel Yell, dalla Spagna, ha catturato il maggior Tunido, secondo è stato certificato dalla competizione, il primo marchio di Marlin è stato ottenuto da Macondo III, dal Canada; mentre che il Santy ha mantenuto il record al maggior Dorato (40,5 lb).
Nell`atto di chiusura, il primo viceministro del Ministero del Turismo (Mintur), Alexis Trujillo, ha detto che la 64° Edizione ha costituito un esempio della ricchezza dell`ambiente marino dell`arcipelago caribico, ed ha aperto le porte per la celebrazione del 65° Torneo Hemingway dal 25 al 30 maggio 2015.
La sede attuale di questo torneo è la Marina Hemingway, al ovest dell`Avana, e la sua storia ha cominciato nel 1950, quando il romanziere era ancora vivo.
Questa competizione è la più antica del Pianeta, unicamente superata dalla Coppa Mondiale del Tonno, a Nueva Escocia, ed il Torneo nel Messico.
Un paradiso per la pesca
A proposito del Torneo, gli esperti ricordano la bellezza speciale che ha un sentiero marino battezzato col nome del romanziere statunitense negli anni 50.
La “Milla Hemingway” ha una rilevanza particolare tra i pescatori, perché è un cammino che si trova insieme al litorale dell`Avana e ha il mito delle meravigliose catture dei pesci pelagici o pesci “di becco”, dipendente dalla Corrente del Golfo del Messico. Queste caratteristiche sono state riconsciute dai pescatori presenti, che inoltre si sono innamorati degli attrazioni turistici che si trovano intorno alla sede dell`incontro, la Marina Hemingway.
Nel mondo non c´è un altro evento naturale che abbia un rapporto così intimo con questo personaggio della letteratura come la Corrente del Golfo, che si trova tra gli Stati Uniti e Cuba, e che è stata sempre inseparabile da Hemingway.
Da quando l`autore del romanzo “Adios a las Armas” è arrivato per la pirma volta all`Avana come passeggero della nave a vapore Orita, nel 1928, il mare e la sua corrente marina sono stati un colpo al suo sguardo ed ai suoi sentimenti.
Nel 1932 lui ha navigato verso l`Isola insieme a Joe Russell, il suo amico che trafficava l`alcol nei tempi della “Ley Seca” negli Stati Uniti, quando ha capito che a Cuba se poteva vivere e pescare bene. Secondo lo scrittore, nella sua cronaca “El Gran Rio Azul” (1949), “…la principale ragione per vivere a Cuba è il Gran Fiume Azzuro, che è profondo circa 1500 metri e lungo circa 120 chilometri”.
Questa corrente è stata la sua ispirazione per la letteratura e la sua inclinazione, quasi professione, per la pesca, fino a scrivere “El viejo y el Mar”, un romanzo che ha avuto un`influenza notevole perché lui fosse il Premio Nobel della Letteratura nel 1954.
Lui ha comprato il yacht Pilar nel 1934 ed ha esaminato con cura la Corrente del Golfo, dove socondo lui la pesca è straordinaria. Questa corrente è una via marittima molto peculiare, che attraversa lo Stretto della Florida fino ad avere una lunghezza di 80 quilometri ed una profondità variabile di circa 600 a 1000 metri, secondo gli sperti.
Lo scrittore ha speso molto tempo in questo scenario, e come conseguenza la parte centrale è oggi conosciuta come “La Milla Hemingway”, dove si facevano le migliori catture dei “pesci di becco”, sebbene il riscaldamento globale ed altri eventi naturali hanno provocato un cambio nell`habitat delle specie.
Comunque, l`ambiente marino e turistico che si trova intorno a questo torneo, è un`attrazione particolare per parecchie persone nel mondo, e rifletta tutto quello che può offrire Cuba come destinazione di godimento, non soltanto nella modalità Sole e Spiaggia, ma anche per quanto riguarda l`avventura, le passeggiate e la nautica.