La personalità psicopatica di Donald Strump è riuscita a far presa su oltre 68 milioni di elettori statunitensi, quasi la metà, in un modo che per persone normali è incomprensibile. Molti incentivati dalle apparenti migliorie economiche, peraltro non certo da nababbi e che sono palliative di fronte al rincaro dei prodotti. Molti altri, come da spirito del Vecchio West fondato sulla violenza e prevaricazione, hanno assorbito il DNA dei Padri Fondatori, Jesse James compreso e voglio “America great” considerandosi padroni dell’intero continente, magari allargato a buona parte del Mondo. Gli scrutini non sono ancora finiti, ma si intravvedono forti probabilità di vittoria di Joe Biden e lo Strump agita lo spettro di brogli elettorali di cui, peraltro, aveva già paventato la possibilità con grande anticipo rispetto alle elezioni. I suoi argomenti principali sono: il sistema, e i voti per corrispondenza. Secondo lui si dovrebbero contare solo i “voti legali”, peccato che per “voti legali” si dovrebbero considerare quelli che lo favoriscono.
Come previsto sono
già iniziate diverse manifestazioni pro e contro i due candidati con la
differenza che quelle a favore di Strump sono effettuate, anche, da gente
armata con armi d’assalto e non semplici pistole ad acqua. Alcuni suoi
detrattori imputano ai democratici i casi di violenza e saccheggio seguiti alle
manifestazioni antirazziste degli ultimi tempi. In Italia ed Europa sappiamo
bene cosa significhino gli infiltrate nei cortei e da chi siano mandati. Siamo
solo all'intimidazione o al preludio di una battaglia dagli esiti
incalcolabili?
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