Nel
pomeriggio di oggi è morto, a Miami, Luis Posada Carriles. Terrorista,
torturatore e assassino che ha operato per conto della CIA in gran parte
dell’America Latina. È stato autore dell’attentato al volo di Cubana:
Caracas/Barbados/Avana, nell’ottobre del 1976 che ha provocato 76 vittime
innocenti. Per le sue “gesta” di cui andava orgoglioso, non ha mai pagato,
anzi, ha ricevuto. Qualche anno or sono un ingenuo giudice texano lo aveva
fatto arrestare per essere entrato con documenti falsi negli Stati Uniti da El
Salvador. Ovviamente i documenti erano dei falsi autentici forniti dalla CIA
per una delle sue luride missioni, quindi la detenzione è durata il tempo di
una rosa e Posada ha potuto rientrare a Miami dove ha vissuto sempre riverito e
protetto.
La
morte, anche per ragioni anagrafiche, lo ha colto nel suo letto e non in una
cella dove avrebbe dovuto essere ospitato, in un Paese paladino dei Diritti Umani.
La consolazione è che seppure sia rimasto impunito, non ha potuto vedere la
disfatta della Rivoluzione Cubana che ha sempre perseguito e nemmeno entrare in
possesso dei peli della barba di Fidel Castro, peraltro scomparso prima di lui.