La Corte Federale di Atlanta si riunisce oggi per discutere il terzo ed ultimo appello possibile per i 5 agenti dell'Intelligenza cubana arrestati a Miami nel 2001 e condannati con pene che vanno dai 15 anni all'ergastolo. I giudizi di appello sono stati spostati ad Atlanta accogliendo la tesi della difesa in base alla quale a Miami non sarebbero stati giudicati equamente.
I 5, naturalmente, in patria sono considerati Eroi mentre per gli Stati Uniti sono semplicemente delle spie. La principale controversia sta nei "compiti" a loro attribuiti: Cuba dice che si erano infiltrati unicamente nelle organizzazioni estremiste dell'anticastrismo miamense e quindi operavano "per legittima difesa" senza agire direttamente contro il Governo o le Istituzioni americane. Gli USA sostengono che si trattava di vera e propria azione di intelligence che riguardava anche installazioni, obbiettivi e segreti militari. L'accusa, inoltre, ritiene che alcuni di loro siano direttamente vincolati all'abbattimento di due piccoli aerei dell'Associazione "Hermanos al Rescate" che pur dedicandosi alla ricerca di naufraghi nello Stretto della Florida avrebbe compiuto "incursioni" nello spazio aereo cubano per effettuare lanci di materiale propagandistico. L'operazione costò la vita ai quattro, inermi, occupanti dei velivoli.
La difesa argomenterà che comunque le condanne comminate in primo grado sono sproporzionate e chiederà, in subordine al rilascio, una sostanziale riduzione delle pene.
I 5, naturalmente, in patria sono considerati Eroi mentre per gli Stati Uniti sono semplicemente delle spie. La principale controversia sta nei "compiti" a loro attribuiti: Cuba dice che si erano infiltrati unicamente nelle organizzazioni estremiste dell'anticastrismo miamense e quindi operavano "per legittima difesa" senza agire direttamente contro il Governo o le Istituzioni americane. Gli USA sostengono che si trattava di vera e propria azione di intelligence che riguardava anche installazioni, obbiettivi e segreti militari. L'accusa, inoltre, ritiene che alcuni di loro siano direttamente vincolati all'abbattimento di due piccoli aerei dell'Associazione "Hermanos al Rescate" che pur dedicandosi alla ricerca di naufraghi nello Stretto della Florida avrebbe compiuto "incursioni" nello spazio aereo cubano per effettuare lanci di materiale propagandistico. L'operazione costò la vita ai quattro, inermi, occupanti dei velivoli.
La difesa argomenterà che comunque le condanne comminate in primo grado sono sproporzionate e chiederà, in subordine al rilascio, una sostanziale riduzione delle pene.