Si è chiusa, dopo 5 giorni di lavori, l'Assemblea Generale del Poder Popular (ovvero il parlamento) ove si sono tracciate le linee economiche per il 2011.
Fra le decisioni più rilevanti e traumatiche, viste le consuetudini, si è annunciato una graduale chiusura delle mense aziendali (in parte già attuata) e la sospensione delle corse di trasporto gratuito del personale verso i posti di lavoro istituite per alcune aziende, ma quello che avrà più conseguenze generando certo dibattiti e polemiche sarà l'abbandono, sempre graduale, della “libreta”, la tessera annonaria che garantisce a tutti e in parti uguali, un minimo di generi di prima necessità ad un prezzo simbolico. Già da anni i prodotti compresi in questo “benefit” che costa allo Stato circa un miliardo di dollari l'anno, è drasticamente sceso nel numero dei beni offerti. Gli ultimi a uscire (magari potevano essere i primi...) sono stati sigari e sigarette.
Il provvedimento apre un mercato “libero” anche se a prezzi controllati, ma potrebbe causare fenomeni di accaparramento per cui la distribuzione non sarebbe più equitativa e i prezzi lievitare...
Nel contesto parlamentare si è annunciata la convocazione del VI° Congresso del PCC che si aprirà il 16 aprile 2011.
L'Assemblea che generalmente si teneva gli ultimi due giorni dei semestri di metà e fine anno, è stata in questo caso più lunga del solito seppure si è conclusa con l'abituale unanimità dei consensi (come piacerebbe tanto a Silvio).
Nel suo, insolitamente lungo, discorso di chiusura Raul Castro ha fatto una profonda autocritica per gli errori commessi “per costruire il socialismo senza che nessuno sapesse veramente come fare” e indirettamente ha messo sotto accusa l'operato del Grande Fratello seppure di tanto in tanto ne citava frasi “illuminate e profetiche”, purtroppo, non seguite da fatti concreti. Raul ha dato grande prova di equilibrismo nell'ammettere la necessità di grandi cambi nella gestione dell'economia senza criticare apertamente e direttamente l'operato di Fidel, ma in realtà smentendo buona parte del suo operato, almeno nella sfera economica..
La consegna è quella di proseguire col sistema socialista sotto la guida degli storici dirigenti della Rivoluzione che sono ancora sulla breccia, ma facendo una profonda revisione...vedremo