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sabato 5 marzo 2011

L'Avana ieri e oggi 2


                         Puente Almendares dal Vedado a Playa





Gasolinera de 23 y 28






Linea y "L"



23 e Infanta

venerdì 4 marzo 2011

L'Avana ieri e oggi

Ho ritrovato delle foto dell'Avana anni '40/50 e mi sembra interessante fare la comparazione con oggi, nel limite del possibile perchè ci sono luoghi difficilmente identificabili e/o impossibili da riprodurre nelle stesse condizioni, o quasi...comunque ci provo anche se ci vorrà tempo per poterne pubblicare molte.





L'Università vista da S. Lazaro

 


                                                      S. Lazaro e Calle "L"










                                              S. Lazaro dall'Università






                                 Calle "L" tra 29 di Novembre e 27

martedì 1 marzo 2011

Libertà di movimento

Dopo aver passato oltre 20 anni di isolamento pressoché totale, verso la fine degli anni '80 sono iniziate timide aperture ai viaggi all'estero per i cubani che fino ad allora erano consentiti solo per motivi di studio o di lavoro ed erano effettuati con passaporti “ufficiali”.
Poco a poco la pratica si è andata espandendo ed anche grazie alle relazioni che si sono create tra cubani e visitanti del Paese, vuoi per lavoro vuoi per svago, le richieste di uscita sono aumentate vertiginosamente e non c'è dubbio che sia un fatto positivo. Cuba riconosce la multipla nazionalità, pertanto gli innumerevoli cittadini figli o nipoti di spagnoli, che lo vogliono, possono sollecitare la cittadinanza iberica offerta dalle Leggi di quello Stato o anche di altri che abbiano convegni similari.
Fin qua tutto bene, però ci sono cose inspiegabili (non solo in questo settore) come il fatto che un cittadino cubano, per andare all'estero, deve avere una lettera d'invito di amici o parenti residenti nel Paese da visitare, ovviamente il visto della relativa Ambasciata, comprensivo di assicurazione per malattie e/o incidenti e...il visto di uscita da Cuba, seppure in possesso di regolare passaporto. Il visto consolare non è necessario per chi ha la doppia cittadinanza e si reca al Paese di "origine", però per espatriare si deve comunque farlo con il passaporto cubano.
Ora, al di là dei costi non proprio contenuti: per il passaporto oltre 200 dollari, la lettera d'invito circa 250, i visti consolari e le assicurazioni possono variare da Paese a Paese, ma diciamo una media di almeno 150 dollari per entrambe le cose e il famoso “visto” o permesso di uscita circa 180 ai quali bisogna aggiungerne altri 30, circa, di tassa d'imbarco all'aeroporto. Il totale è di oltre 800 dollari oltre, naturalmente al biglietto di A/R, “mica cotica,” come direbbe qualcuno.
Al di la che mi sembra si tratti di una speculazione abbastanza fuori luogo, ma se si volesse come pare, lucrare su questo tipo di attività non si potrebbe almeno ridurre, se non i costi, la “burrocrazia”? (Per chi non conoscesse lo spagnolo il burro è l'asino...)
Quando uno ha il passaporto con visto e assicurazione, costi quel che costi, perché deve anche svolgere delle altre pratiche a volte lunghe snervanti per ottenere lettera d'invito e “permesso di uscita dal proprio Paese”? Se proprio si vuole speculare sui viaggi, perché non si fa pagare “una tantum” anche se salata sul passaporto, eliminando pratiche inutili?
Un altro degli insondabili misteri.
E per rimanere nei misteri legati all'emigrazione, temporanea o definitiva, non si capisce perché uno che rimanga all'estero oltre 11 mesi debba essere dichiarato “emigrante economico” e non avere più il diritto di rientrare al suo Paese se non previa autorizzazione dell'Ambasciata o Consolato di Cuba all'estero e con la limitazione di due settimane non prorogabili...Se qualcuno fosse in grado di illuminarmi su questi provvedimenti, apparentemente senza senso logico, ne sarei grato.

lunedì 28 febbraio 2011

Profumo di Avana

Ricordo che è sempre disponibile, a richiesta e GRATUITAMENTE, il romanzo "Profumo di Avana" in PDF.

domenica 27 febbraio 2011

Un mini angolo di “Greenwich Village”, “Rive Gauche” o altre amene località sparse per il
mondo è rapparesentata da quel fazzoletto di terra compreso nel quadrilatero fra le Calli.
S. Lazaro-Concordia e Hospital-Aramburu in Centro Habana. Sono meno di 100 metri di
concentrato di arte da strada, musica tradizionale e folklorica e piccoli chioschi dove fare
spuntini o bere qualcosa di fresco che all'Avana non guasta mai. Per il turista più attento e
meno frettoloso è una visita consigliata.





sabato 26 febbraio 2011

Mac Donald sbarca a Cuba...o no?

Sarebbe interessante sapere se Mac Donald chiederà i danni o aprofitterà dell'occasione per aprire una linea in "franchising".....

Maquillage all'Avana



Nel corso del 2010 il quartiere del Vedado ha visto la riparazione di molte delle sue strade, compresa la principale Calle 23, la ciliegina sulla torta è stata la ripavimentazione del'Avenida Paseo e della Plaza de la Revoluciòn che hanno visto ricoprire i vetusti lastroni di cemento con il più uniforme ed elastico asfalto. Peccato che in altre zone della città non sempre è stata usata la stessa cura, anche dove si è intervenuti, lasciando tratti della stessa via, a scacchiera, senza essere asfaltati e con le buche ancora scoperte, ma domandarsi il perchè...è fatica inutile.

venerdì 25 febbraio 2011

giovedì 24 febbraio 2011

Orologio storico


 El reloj de bolsillo que perteneció a Carlos Manuel de Céspedes y del Castillo, el Padre de la Patria, funciona con absoluta precisión, a pesar de sus 143 años.
Céspedes lo usó durante la Guerra de los Diez Años, según certifica el documento de propiedad de la prenda.
El reloj de marca Remontoir Perpétuel, fue construido en 1867. En una de sus tapas está tallado el escudo y en la otra la bandera cubana. Alrededor de la máquina tiene cinco rubíes, está confeccionado con oro de 18 quilates y posee siete brillantes pequeños en la esfera.
Céspedes le entregó el reloj al General Agüero antes de morir, quien posteriormente lo vendió a Rafael Cuevas el 11 de junio de 1902 en México. Este se lo vendió a Nicolás Pérez Díaz Argüelles, sancionado a 20 años de privación de libertad y quien entregó el preciado objeto al Ministerio del Interior, el cual, finalmente, donó la reliquia al Museo de la Revolución.
Estos element os se confirman en el Acta de Asesoría Legal de la Dirección de Establecimientos Penitenciarios, fechada el 23 de octubre de 1973 y que también se encuentra en el museo junto a la pieza.
Actualmente el reloj no se halla en exhibición pues la instalación que lo atesora está siendo sometida a una reparación capital. La reliquia se conserva en una bóveda de seguridad perteneciente al fondo del museo capitalino.
Quienes tienen el privilegio de apreciar la pieza en pleno funcionamiento manifiestan su asombro por la calidad de la maquinaria y su buen estado, a pesar de tener casi un siglo y medio de existencia.
Céspedes fue el iniciador de la lucha por la independencia nacional contra España en el siglo XIX. Sacrificó sus bienes a la causa anticolonial. Su recia personalidad revolucionaria marcó un hito en la Historia de Cuba, cuando ante la oferta de perdonar la vida de su hijo Oscar, capturado por los españoles, expresó que ese no era su único hijo, sino que él era el padre de todos los cubanos, lo que le ganó el sobrenombre de Padre de la Patria.




martedì 22 febbraio 2011

Nuovo sito italo-cubano

E' nato ufficialmente ieri il sito http://www.quintavenida.it/ con il beneplacito e l'appoggio dell'UNEAC (Associazione di Artisti, Scrittori e Compositori di Cuba).