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sabato 8 ottobre 2011

Compleanno di "Chucho" Valdés

Oggi compie 70 anni una leggenda del Jazz cubano e latino: Jesus "Chucho" Valdés. Figlio d'arte e già a capo del suo gruppo "Irakere" è stato premiato anche con il Grammy Latino, fra gli altri riconoscimenti per aver portato le sue note in tutto il Mondo. Auguri.

44 anni fa

Sono trascorsi 44 anni dal giorno in cui Ernesto Guevara de La Serna è caduto, ormai senza possibilità di scampo, nelle mani dell'esercito boliviano assistito da esperti della CIA. Il giorno successivo verrà assassinato a sangue freddo.

In poche righe

Il difensore di René Gonzales che lo ha accolto ieri mattina alle 4 all'uscita del carcere si è rifiutato di dare indicazioni su "dove" passerà i suoi tre anni di libertà condizionale il suo assistito. Le ragioni sono dettate da elemmentari motivi di sicurezza. Probabilmente Gonzales si trasferirà a Washington o New York dove ci sono gli Uffici d'Interessi di Cuba presso gli USA e la ONU.



La Dogana della Florida ha dichiarato che tra poco saranno autorizzati i voli tra Key West e Cuba, con la sola limitazione di 10 posti sui voli dal momento che la pista dell'aeroporto non consente traffico di aerei medio/grandi.



La (collega) "bloguera" Yoani Sanchez, da semplice cittadina inconforme diventata giornalista, ha ricevuto il "Premio Jaime Brunet 2010 per la Promozione dei Diritti Umani" conferitole dall'Università Pubblica della Navarra. Come in altre occasioni Yoani non ha potuto essere presente alla consegna del premio ricevuto da un delegato.

venerdì 7 ottobre 2011

Scarcerato René Gonzales

Stamattina all'alba è stato scarcerato René Gonzales un dei 5 agenti cubani infiltrati nei gruppi terroristici di Miami per spiarne le mosse in modo di prendere provedimenti preventivi. Ha scontato 13 dei 15 anni che gli erano stati comminati, avendo goduto di uno sconto per la sua "condotta esemplare".
Gonzales deve adesso scontare 3 anni di libertà condizionale, senza casa, senza lavoro e in un ambiente ostile dove la sua vita è in pericolo in ogni minuto. E' giustizia questa?

giovedì 6 ottobre 2011

Rivista culturale Siempre Viva

E' stato presentato ieri, 5/10 nel salone principale de la Casa de l'Alba, il numero 11 della rivista culturale, in elegante veste tipografica, "Siempre Viva", dedicata a Bola de Nieve seppure non si tratta di un numero monografico dedicato a lui, ma la "cerimonia" di presentazione gli è stata dedicata con la presenza di autorità e intelletuali cubani fra cui il Ministro della Cultura Abel Prieto Jimenez. Per l'ccasione si è esibito il popolarissimo cantautore Amaury Perez Vidal accompagnato al piano dal Maestro José Maria Vitiér.

Il direttore Reynaldo Gonzales presenta la rivista




Il ministro Abel Prieto tra il pubblico presente (al centro)





Un momento dell'intrattenimento. Amaury Perez e José Maria Vitier al piano

35 anniversario di una strage

Oggi, 6 Ottobre, ricorre il 35mo anniversario del sabotaggio all'aereo della Cubana de Aviación che è costato la vita di 73 persone, tra cui i 16 componenti della squadra olimpica di scherma cubana. I responsabili del fatto hanno trovato un comodo e protetto a Miami dove uno (Orlando Bosch) è morto tranquillamente nel suo letto e l'altro (Luis Posada Carriles) continua nella sua attività di "lotta politica" basata sulla violenza con la protezione e l'aiuto delle autorità americane.
Fra chi si è infiltrato nei gruppi terroristici con base a Miami per lottare contro questi e non certo per carpire segreti o "preparare un'invasione delle forza cubane agli USA", domani esce dal carcere il primo: Gerardo Hernandez che però è obbligato a scontare tre anni di libertà condizionale, essendo esposto alle rappresaglie della gente che ha combattuto dal suo interno e che di certo non gli offriranno mazzi di rose. Ma gli USA sono contro il terrorismo...quello degli "altri".

mercoledì 5 ottobre 2011

Para sonreirse a "lo cubano"

POR CUANTO: Tenemos conocimiento del uso inadecuado del lenguaje en las oficinas y centros de trabajo de la República de Cuba
POR CUANTO: Es altamente recomendable que dicho lenguaje se atempere y corrija con vistas al desarrollo de correctas relaciones de trabajo
POR CUANTO: El nivel cultural de los trabajadores cubanos consiente y reclama una urgente modificación de las expresiones que suelen usarse
POR TANTO: En uso de las atribuciones que me han sido conferidas
RESUELVO
PRIMERO: Cuando alguien haya concluido su jornada laboral no debe decir “bueno, me voy pal carajo” sino “He terminado por hoy, hasta mañana”. Igualmente, al arribar al centro, no han de vociferarse frases tales como “qué volá” o “Caballero, hay alguna onda nueva?” sino simplemente desear los buenos días a los miembros del colectivo laboral que se hallen presentes y proceder a su actividad.
SEGUNDO: La expresión “esto está en candela” debe ser suplida por “la situación es compleja”. Bajo ningún concepto debe seguirse empleando el giro “esto es de pinga, queridos amiguitos”, que constituye un aporte a la perpetuación de expresiones acuñadas hace ya muchos años y que no integran los verdaderos valores de la cultura nacional.
TERCERO: Ningún dirigente debe afirmar “esto lo hago porque me sale de los cojones”. La forma adecuada para aludir a una decisión administrativa es “He considerado oportuno adoptar esta medida”
CUARTO: Para expresar que no se está de acuerdo con realizar una tarea, es incorrecto decir “No voy a hacer ni cojones”. Primero debe cumplirse con la indicación y en todo caso expresarse la discrepancia más tarde de manera educada.
QUINTO: Cuando algún dirigente es liberado de sus responsabilidades o tareas, es inadecuado afirmar “Salió por el techo”. Lo procedente es comentar que dicho compañero fue relevado de sus funciones.
SEXTO: Nadie debe decir que le han “dado cuero” a otro colega cuando éste ha sido criticado de manera irónica. Solo es correcto aludir a las críticas que pudiera haber recibido un compañero.
SÉPTIMO: No procede que en las relaciones entre colegas se intercalen observaciones sobre sus inclinaciones sexuales o hábitos alimenticios. Es por tanto inaceptable que se pregunte a un compañero si éste es “comemierda o maricón” cuando ha cometido un error. La conducta adecuada es indagar si “ha advertido que su actuación pudiera ser cuestionable”.
OCTAVO: Cuando un equipo (especialmente la computadora o la impresora) deja de funcionar adecuadamente, ha de llamarse al Departamento de Mantenimiento e informar sobre el desperfecto en lugar de ponerse a gritar “está mierda se acabó de joder”.
NOVENO: Cuando un compañero dice algo fuera de lugar en una asamblea o reunión, se debe advertir al mismo de su error, en lugar de comentarle a otros que dicho trabajador “se tiró con la guagua andando”.
DÉCIMO: Ante algún supuesto error cometido por algún dirigente, éste debe ser analizado constructivamente en los espacios previstos para ello (asambleas de servicio, consejos de dirección, etc) y no comentar en círculos informales que ese dirigente “es tremendo tronco de hijo de puta”, que “es un cara de guante” ni ninguna otra locución de análogo tenor. Si un trabajador considera que dicho dirigente es merecedor de una sanción, así debe comunicarlo al jefe inmediato superior, en lugar de afirmar “que le va a partir la cara”.
UNDÉCIMO: Ante una directiva o circular administrativa que sea del conocimiento de un trabajador, éste debe analizarla pausadamente e incorporar su contenido a su actuación cotidiana en lugar de afirmar que “se va a limpiar el culo” con lo que dicha regulación estipula.
DUODÉCIMO: Si algún compañero decide esperar el momento oportuno para expresar sus opiniones, tal decisión debe ser respetada y todos deben abstenerse, por tanto, de comentar entre sí que dicho compañero “se arratonó” o “se apendejó”.
Dada en La Habana, a los 4 días del mes de octubre del año 2011

Relazioni improprie

Un giorno Silvio Berlusconi muore per un improvviso attacco cardiaco e finisce di filato all'inferno, dove Belzebu lo sta aspettando.
“Non so cosa fare”, esordisce il Diavolo, “Sei nel mio elenco ma non ho più posto per te. D’altro canto devi obbligatoriamente stare qui."
Dopo averci pensato su, il Diavolo prosegue: “Sai cosa faccio? Ho due o tre persone che non sono state tanto cattive quanto te. Ne lascerò andare una e tu ne prenderai il posto. Anzi, ti lascio addirittura scegliere quale liberare”.
A Silvio la proposta sembra accettabile e cosi il Diavolo apre la prima porta.
Lì dentro, in una grande piscina, nuota Craxi che si immerge ripetutamente tentando di portare in superficie un immenso e sfavillante tesoro, riemergendo però sempre desolatamente a mani vuote. E si immerge e riemerge, e ancora e ancora. Questo è il suo destino, all'inferno.
“No” dice il Cavaliere “non ci siamo, non sono un gran nuotatore e poi a mani vuote non posso restare, non potrei fare questo per l’eternità”.
Il Diavolo lo conduce nella stanza successiva dove trovano Cossiga, che con un enorme piccone deve frantumare giganteschi massi di pietra durissima; e poi altri ed altri ancora.
“No, sai che ho un problema alla spalla, mi farebbe male picconare in continuazione per l’eternita”.
Il Diavolo apre la terza porta. All'interno, l’ex presidente degli U.S.A.
Bill Clinton, sdraiato sul pavimento, con le braccia dietro la nuca e le gambe larghe; china su di lui c'e Monica Lewinsky intenta nella sua specialità.
Berlusconi osserva incredulo e dopo un po' dice:
“Si, si può fare, vada per questo”.
“OK” dice il Diavolo “Monica, puoi andare”

lunedì 3 ottobre 2011

Boleto al Paraiso premiato a Biarritz

Il film di Gerardo Chijona, candidato da Cuba per conocorrere al Premio Goya, "Boleto al Paraiso", ha vinto il Premio del Pubblico al recentemente concluso Festival del Cinema di Biarritz.

Bar e tecnologia

Un tizio entra
in un bar super tecnologico per bere qualcosa.
Il barista è un robot e prima
gli chiede qual è il suo quoziente d'
intelligenza:
“150” è la risposta.

Allora il robot gli serve un whisky di malto di 16 anni, e inizia
a parlargli del riscaldamento del globo, dell ’interdipendenza
ambientale, di
problemi di meccanica quantistica, nano tecnologie ecc...
l’ uomo incuriosito
decide di testare ancora il robot.

Ritorna il giorno dopo ed il robot, gli
domanda qual è il suo quoziente d' intelligenza.
l' uomo risponde
“90”

Allora il robot gli serve una birra, e inizia a parlargli di
calcio, di donne, dei suoi piatti preferiti ecc..


Sempre più intrigato, il
tizio ritorna ancora nel bar il giorno dopo, ed il robot gli
richiede qual
è il suo quoziente d' intelligenza.
Il tizio risponde “40”

Allora il robot gli serve un
Tavernello nel cartone e poi gli chiede:

“Allora? , si vota Berlusconi anche stavolta, eh ???”