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venerdì 6 aprile 2012
I tempi, comunque, cambiano
Questa sera, alle 21.30 locali, la TV cubana trasmetterà la cerimonia della Via Crucis in differita da Roma.
La visita del Papa ha ottenuto anche questo.
Buona Pasqua
Ringrazio l'Architetto Marini e pubblico:
Cari amici e conoscenti,
Vi invito ad osservare, con molta attenzione, questo capolavoro: 500 anni fa un Grande Italiano ne è stato l'artefice.
Non è pensabile che intere generazioni di uomini e donne abbiano vissuto invano per cinque secoli.
Auguro a tutti di ritrovare in sè la forza di un tale gesto.
Buona Pasqua di Resurrezione
Marco Marini
giovedì 5 aprile 2012
La burro-crazia è uguale dappertutto
Quasi tre anni fa, mia moglie allora in possesso di PRE, è entrata a Cuba con un mio vecchio pc portatile, alla dogana l'hanno fermata e preso nota del modello e numero di serie del pc chiedendole se fosse importazione provvisoria o definitiva. Fin qua niente di speciale, anzi, un normale e doveroso controllo doganale. Senonché avendo messo a buon fine le pratiche relative al nostro trasferimento ha rinunciato al PRE e riassunto la residenza cubana, dimenticandosi del pc...Vero è che la legge non ammette ignoranza e l'importazione da temporanea è diventata permanente...ma...essendo entrata con il PRE ogni volta che esce dal Paese viene segnalata come evasore fiscale e la Dogana le richiede il pagamento di 450 CUC per un pc che ne valeva già allora la metà...l'alternativa è di riesportare il pc e rientrare pagando la dogana...in moneta nazionale. Ecco dove mi sembra che sia assurdo. O forse per i burr-ocrati non lo è, considerandola degna di castigo per aver dichiarato "il falso". Comunque manca sempre la coerenza...se è comunque ridiventata residente perché non la tassano in MN? E se riesporta l'oggetto e non lo reimporta? Non paga più niente...proprio vero che il Mondo è bello perché..."avariato". meno che nella burro-crazia.
martedì 3 aprile 2012
In...comunicato
Sono rimasto tre giorni senza linea telefonica chiedo scusa se qualcuno mi ha cercato e non ho potuto rispondere celermente nemmeno alle mail...
venerdì 30 marzo 2012
René Gonzáles è a Cuba
Uno dei 5 agenti cubani infiltrati nei gruppi terroristici e anticastristi di Miami, dopo una condanna a 13 anni di carcere, interamente scontati, ha avuto una pena supplementare di 3 anni di libertà provvisoria per cui deve rispondere a determinate condizioni per rimanere a piede libero. La possibilità di venire a Cuba in "permesso" di 15 giorni per visitare suo fratello, gravemente ammalato, gli è stata concessa con una serie di condizioni da rispettare, fra cui quella di mantenersi in costante contatto telefonico con il suo agente di custodia per la libertà vigilata.
René, arrivato oggi pomeriggio all'Avana, ha dichiarato che manterrà gli impegni presi e al termine del "permesso" tornerà negli Stati Uniti per terminare di compiere la sua condanna.
René, arrivato oggi pomeriggio all'Avana, ha dichiarato che manterrà gli impegni presi e al termine del "permesso" tornerà negli Stati Uniti per terminare di compiere la sua condanna.
mercoledì 28 marzo 2012
La presenza del Papa all'Avana
Giornata festiva all'Avana, ieri doppia panificazione riguardante la quota della “libreta”. Sono al lavoro solo i servizi indispensabili e strategici. Dalle prime ore del mattino, o le ultime della notte...le strade del Cerro, adiacenti alla Plaza e normalmente deserte, si sono riempite di gente e di veicoli parcheggiati. Nell'Avenida del 20 de Mayo è stata allestita una “feria” con vendita di alimenti e bevande e le vie prestabilite per l'accesso alla piazza si sono trasformate in fiumi di gente proveniente da tutto il Paese. Non essendomi recato alla Plaza, stamattina ho cercato di documentare il “back stage” della cerimonia.
martedì 27 marzo 2012
Esposizione permanente di Leonardo all'Avana
Come direbbe il mio omonimo Biscardi “”oggi avessimo uno sgoob””....almeno credo...
Grazie all'interessamento della Fondazione Anthropos (www.ilgeniodileonardo.net www.fondazioneanthropos.com) presieduta dal Principe Modesto Veccia e la collaborazione del noto musicista, batterista e cantante dei “Nuovi Angeli”, Dottor Valerio Liboni, nonché la fattiva collaborazione a Cuba del sig. Sergio Terni e del Dottor Eusebio Leál Spengler, Historiador de la Ciudad de La Habana, nonché con l'interessamento dell'Ambasciata d'Italia nella persona dell'Ambasciatore Dottor Marco Baccin, il prossimo 23 di giugno verrà inaugurata nel Salon Blanco della Basilica Menor del Convento di San Francisco de Asís, la Mostra Permanente del genio di Leonardo da Vinci che comprende tutti i pezzi da lui costruiti e perfettamente riprodotti in scala 1:1.
La prestigiosa Mostra viene donata con carattere permanente a Cuba e potrà essere visitata gratuitamente dai cittadini cubani, mentre per i turisti e stranieri in genere, verrà richiesto un modesto pagamento che servirà per la manutenzione e la cura delle opere esposte.
Una delle condizioni determinanti per l'arrivo della Mostra è stato l'interessamento della Compagnia Aerea Blu Panorama che ha messo a disposizione i suoi aerei per il trasporto della medesima. Blu Panorama, bisogna ricordarlo, è stata anche sponsor per la Mostra del Caravaggio che si è tenuta nel novembre dello scorso anno.
La Mostra di Leonardo, grazie alla Fondazione Anthropos è stata ed è presente in molte città del Mondo, in alcuni casi in modo temporaneo e in altri, come adesso all'Avana, con carattere permanente. Una di esse è presente anche all'Aeroporto di Roma, intitolato al Genio di Vinci.
Un nuovo passo in avanti per la già intensa collaborazione culturale e umana fra i nostri due Popoli e Paesi.
Grazie all'interessamento della Fondazione Anthropos (www.ilgeniodileonardo.net www.fondazioneanthropos.com) presieduta dal Principe Modesto Veccia e la collaborazione del noto musicista, batterista e cantante dei “Nuovi Angeli”, Dottor Valerio Liboni, nonché la fattiva collaborazione a Cuba del sig. Sergio Terni e del Dottor Eusebio Leál Spengler, Historiador de la Ciudad de La Habana, nonché con l'interessamento dell'Ambasciata d'Italia nella persona dell'Ambasciatore Dottor Marco Baccin, il prossimo 23 di giugno verrà inaugurata nel Salon Blanco della Basilica Menor del Convento di San Francisco de Asís, la Mostra Permanente del genio di Leonardo da Vinci che comprende tutti i pezzi da lui costruiti e perfettamente riprodotti in scala 1:1.
La prestigiosa Mostra viene donata con carattere permanente a Cuba e potrà essere visitata gratuitamente dai cittadini cubani, mentre per i turisti e stranieri in genere, verrà richiesto un modesto pagamento che servirà per la manutenzione e la cura delle opere esposte.
Una delle condizioni determinanti per l'arrivo della Mostra è stato l'interessamento della Compagnia Aerea Blu Panorama che ha messo a disposizione i suoi aerei per il trasporto della medesima. Blu Panorama, bisogna ricordarlo, è stata anche sponsor per la Mostra del Caravaggio che si è tenuta nel novembre dello scorso anno.
La Mostra di Leonardo, grazie alla Fondazione Anthropos è stata ed è presente in molte città del Mondo, in alcuni casi in modo temporaneo e in altri, come adesso all'Avana, con carattere permanente. Una di esse è presente anche all'Aeroporto di Roma, intitolato al Genio di Vinci.
Un nuovo passo in avanti per la già intensa collaborazione culturale e umana fra i nostri due Popoli e Paesi.
sabato 24 marzo 2012
Imminente l'arrivo di Benedetto XVI°
Mancano solo poche ore all'arrivo del secondo Papa che visita Cuba. L'aspettativa è forse superiore a quella di Giovanni Paolo II°. Il Ministro degli Esteri, Bruno Rodriguez Parrilla, nella sua conferenza stampa ha glissato sui commenti politici espressi dal Papa, ritenendo la sua una visita apostolica e non politica.
La copertura della visita sarà a carico di 797 giornalisti rappresentanti 295 "media" di 33 Paesi che avranno a disposizione due centri stampa: uno a Santiago e l'altro all'Avana.
E' stato attivato per l'occasione anche il sito http://benedictocuba.cubaminrex.cu
Il sottoscritto non essendo accreditato lascerà la copertura a mezzi ben più potenti e qualificati.
ERRATA CORRIGE:
Camarada marinero, devo rispondere qua perché la finestra dei commenti oggi non funziona in uscita...si tratta di una svista corretta, dato che avevo messo www che non ci andava. Riparato l'errore, buona navigazione e in c...alla balena
Ricevo e pubblico una "intervista impossibile"
Ricevo dal lettore Luca Tognaccini la seguente "intervista impossibile"
Cosa si saranno detti i due leader maximi? Sembra quasi di vederli, assieme come due vecchi fratelli, premurosi l’uno verso l’altro nel sostenersi nel passo non più baldanzoso come un tempo.
Al Papa sarà stata offerta la solita, calorosa e familiare accoglienza cubana. Oramai per i Tedeschi Cuba ha preso il posto di Napoli nell’immaginario collettivo di sole, amicizia, amore, grazie ai film di Wenders.
Soli sulla terrazza con vista sull’oceano a sentire l’infinito venirgli incontro attraverso le vaste masse d’aria dall’oceano che portano aromi lontani dopo aver cavalcato 8mila chilometri di spazi vuoti, con sotto solo i cavalloni del mare. Il cubano avrà stappato per l’occasione una buona bottiglia di ron Havana Club Añejo Blanco di sette anni, che “refleja la maestría cubana para elaborar rones blancos y ligeros”. Poi un buon sigaro Montecristo chiamato così perché mentre i torcedores arrotolano le foglie di tabacco, uno di loro legge ad alta voce un romanzo che poi darà il suo nome al prodotto finito. Ed un caffeino Cubita da agricoltura biologica, probabilmente il più gustoso del mondo ma inesorabilmente fuori commercio. Nel quartiere di Siboney, in una villa espropriata ad un capitalista americano dopo la Revolucion, avranno guardato la siepe di chiome di palme reali davanti a loro prima di aprirsi ad un dialogo confidente. La salute? Va meglio. Chi guiderà dopo di noi questi giovani vittime di un mondo dominato da un capitalismo finanziario da squali? Fidel gli avrà suggerito:” Josè, anche io ho dovuto mollare ad ottanta anni. Perché non rimani qui con me, io qui vivo largo, ho una stanzina con condizionatore e poi c’è la buona cucina cubana di Katiuska Blanco che sta raccogliendo le mie memorie, presto usciranno i primi due volumi di 1666 pagine che raccontano la mia vita fino ai 30 anni. Potresti raccontarle anche tu la tua vita. Senti, ma è vero che hai militato nell’esercito nazista? Sai a me i nazisti non piacciono proprio…
“Ero solo un ragazzo tedesco di 17 anni che cercava di difendere il proprio paese dai bombardamenti a tappeto delle fortezze volanti, prestando servizio nella contraerea. Tu sai vero come sono scorretti gli yankees quando intraprendono una guerra. E’ stata una tremenda carneficina…
“Li conosco, li conosco. Discendenti di corsari, affamatori di popoli attraverso una finanza predatoria che non distingue fra alleati e nemici. Io appartengo al codice d’onore della cultura spagnola e per noi cubani sono solo dei barbari invasori che col loro intervento hanno portato alla divisione del Sud America in tante piccole nazioni succubi…
“Una grande nazione unita dalla fede cristiana. La Chiesa è vicina al Sud America. Stiamo finanziando ampiamente. Abbiamo chiesto di rimuovere il bloqueo che tormenta Cuba. Con il mio grande predecessore Giovanni Paolo Secondo non mi sono mai stancato di dire:”Il mondo si apra a Cuba e Cuba al mondo”. Gli Stati Uniti facciano il primo passo. Il vescovo di New York ha tirato le orecchie al presidente Clinton…
“Comunque qui a Cuba si sta bene, abbiamo la migliore assistenza sociale agli anziani di tutto il mondo, pur essendo un paese non ricco. Dai, rimani qui.
“Non posso. A Roma mi aspettano le mie tre Memores Domini con cui vivo quotidianamente. E poi la Chiesa ha ancora bisogno di me proprio adesso che certi poteri occulti vanno dicendo in giro che morirò entro due anni. Comunque grazie per l’offerta. Se diventassimo fratelli nella fede, potrei trattenermi di più…”
Ma Josè guarda che io ho studiato dai Gesuiti, la mia rivoluzione non ha fatto una sola vittima fra i religiosi, io la penso come San Francesco: bisogna salvare il mondo dal disastro ecologico che ha trasformato il creato in merce. Guarda, sto leggendo tutti i libri di Frei Betto, che spesso viene qui a trovarmi”.
Già, quel frate brasiliano amico dei teologi della liberazione come Leonardo Boff che di passaggio in Italia nel 2010 invitato dalle Acli ad Arezzo, per il carisma di don Angelo Sabatini si fermò nella mia scuola, l’Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane, per una conferenza. Una scuola che sostiene il progetto di padre Sergio Bernardoni per una Università libera del Cerrado, contro i poteri forti. Fidel come sta?, gli chiesi. “Fisicamente è provato, ma la mente è ancora lucida. Anzi la sofferenza ha acuito la sua intelligenza dei fatti”. “Ma lei lo ha mai confessato?” “No! Si rifiuta di farlo sin dal tempo in cui studiava dai Gesuiti e si accostava alla Comunione quotidianamente”. Già, quel Fidel che aveva visto nella televisione in bianco e nero del Superclub Breezes di Varadero intonare in modo grave e profondo, come un gesuita dal pulpito , uno dei suoi famosi slogan millenaristici: “Nuestra revolucion es eterna!”. Lo stesso della grande foto in bianco e nero nell’ingresso del mega albergo mentre parlava dallo scranno al popolo in festa con accanto il Che, avendo appoggiata li vicino una colomba bianca che i cattolici interpretarono come discesa dello spirito santo.
Sono soli i due nella vasta terrazza. Dal basso sale il profumo della comida cubana in arrivo. “Fratello, da quanto tempo non ti confessi? Perché non approfitti della mia presenza qui per farlo? Lo sai che nessuno saprà mai niente di quello che vorrai confidare davanti a Dio…
Cosa avrà risposto il patriarca rosso?
Lo sapremo soltanto quando l’Editorial Abril pubblicherà l’ultimo volume delle sue memorie.
Cosa si saranno detti i due leader maximi? Sembra quasi di vederli, assieme come due vecchi fratelli, premurosi l’uno verso l’altro nel sostenersi nel passo non più baldanzoso come un tempo.
Al Papa sarà stata offerta la solita, calorosa e familiare accoglienza cubana. Oramai per i Tedeschi Cuba ha preso il posto di Napoli nell’immaginario collettivo di sole, amicizia, amore, grazie ai film di Wenders.
Soli sulla terrazza con vista sull’oceano a sentire l’infinito venirgli incontro attraverso le vaste masse d’aria dall’oceano che portano aromi lontani dopo aver cavalcato 8mila chilometri di spazi vuoti, con sotto solo i cavalloni del mare. Il cubano avrà stappato per l’occasione una buona bottiglia di ron Havana Club Añejo Blanco di sette anni, che “refleja la maestría cubana para elaborar rones blancos y ligeros”. Poi un buon sigaro Montecristo chiamato così perché mentre i torcedores arrotolano le foglie di tabacco, uno di loro legge ad alta voce un romanzo che poi darà il suo nome al prodotto finito. Ed un caffeino Cubita da agricoltura biologica, probabilmente il più gustoso del mondo ma inesorabilmente fuori commercio. Nel quartiere di Siboney, in una villa espropriata ad un capitalista americano dopo la Revolucion, avranno guardato la siepe di chiome di palme reali davanti a loro prima di aprirsi ad un dialogo confidente. La salute? Va meglio. Chi guiderà dopo di noi questi giovani vittime di un mondo dominato da un capitalismo finanziario da squali? Fidel gli avrà suggerito:” Josè, anche io ho dovuto mollare ad ottanta anni. Perché non rimani qui con me, io qui vivo largo, ho una stanzina con condizionatore e poi c’è la buona cucina cubana di Katiuska Blanco che sta raccogliendo le mie memorie, presto usciranno i primi due volumi di 1666 pagine che raccontano la mia vita fino ai 30 anni. Potresti raccontarle anche tu la tua vita. Senti, ma è vero che hai militato nell’esercito nazista? Sai a me i nazisti non piacciono proprio…
“Ero solo un ragazzo tedesco di 17 anni che cercava di difendere il proprio paese dai bombardamenti a tappeto delle fortezze volanti, prestando servizio nella contraerea. Tu sai vero come sono scorretti gli yankees quando intraprendono una guerra. E’ stata una tremenda carneficina…
“Li conosco, li conosco. Discendenti di corsari, affamatori di popoli attraverso una finanza predatoria che non distingue fra alleati e nemici. Io appartengo al codice d’onore della cultura spagnola e per noi cubani sono solo dei barbari invasori che col loro intervento hanno portato alla divisione del Sud America in tante piccole nazioni succubi…
“Una grande nazione unita dalla fede cristiana. La Chiesa è vicina al Sud America. Stiamo finanziando ampiamente. Abbiamo chiesto di rimuovere il bloqueo che tormenta Cuba. Con il mio grande predecessore Giovanni Paolo Secondo non mi sono mai stancato di dire:”Il mondo si apra a Cuba e Cuba al mondo”. Gli Stati Uniti facciano il primo passo. Il vescovo di New York ha tirato le orecchie al presidente Clinton…
“Comunque qui a Cuba si sta bene, abbiamo la migliore assistenza sociale agli anziani di tutto il mondo, pur essendo un paese non ricco. Dai, rimani qui.
“Non posso. A Roma mi aspettano le mie tre Memores Domini con cui vivo quotidianamente. E poi la Chiesa ha ancora bisogno di me proprio adesso che certi poteri occulti vanno dicendo in giro che morirò entro due anni. Comunque grazie per l’offerta. Se diventassimo fratelli nella fede, potrei trattenermi di più…”
Ma Josè guarda che io ho studiato dai Gesuiti, la mia rivoluzione non ha fatto una sola vittima fra i religiosi, io la penso come San Francesco: bisogna salvare il mondo dal disastro ecologico che ha trasformato il creato in merce. Guarda, sto leggendo tutti i libri di Frei Betto, che spesso viene qui a trovarmi”.
Già, quel frate brasiliano amico dei teologi della liberazione come Leonardo Boff che di passaggio in Italia nel 2010 invitato dalle Acli ad Arezzo, per il carisma di don Angelo Sabatini si fermò nella mia scuola, l’Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane, per una conferenza. Una scuola che sostiene il progetto di padre Sergio Bernardoni per una Università libera del Cerrado, contro i poteri forti. Fidel come sta?, gli chiesi. “Fisicamente è provato, ma la mente è ancora lucida. Anzi la sofferenza ha acuito la sua intelligenza dei fatti”. “Ma lei lo ha mai confessato?” “No! Si rifiuta di farlo sin dal tempo in cui studiava dai Gesuiti e si accostava alla Comunione quotidianamente”. Già, quel Fidel che aveva visto nella televisione in bianco e nero del Superclub Breezes di Varadero intonare in modo grave e profondo, come un gesuita dal pulpito , uno dei suoi famosi slogan millenaristici: “Nuestra revolucion es eterna!”. Lo stesso della grande foto in bianco e nero nell’ingresso del mega albergo mentre parlava dallo scranno al popolo in festa con accanto il Che, avendo appoggiata li vicino una colomba bianca che i cattolici interpretarono come discesa dello spirito santo.
Sono soli i due nella vasta terrazza. Dal basso sale il profumo della comida cubana in arrivo. “Fratello, da quanto tempo non ti confessi? Perché non approfitti della mia presenza qui per farlo? Lo sai che nessuno saprà mai niente di quello che vorrai confidare davanti a Dio…
Cosa avrà risposto il patriarca rosso?
Lo sapremo soltanto quando l’Editorial Abril pubblicherà l’ultimo volume delle sue memorie.
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