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mercoledì 10 aprile 2013
Sulle tracce di Hemingway
Attraversando la Baia dell’Avana, utilizzando il tunnel sottomarino, il primo centro abitato che si incontra uscendo dalla “Via Blanca” che conduce verso Est, a Matanzas e Varadero, è il villaggio di Cojimar, tradizionalmente centro di pescatori e luogo da dove Ernest Hemingway partiva per le sue scorribande marine nello Stretto della Florida a bordo del suo yacht "Pilar" che teneva ormeggiato qua. È anche il paesello dove abitava Gegorio Fuentes, lo “skipper” cubano, ma canario di nascita, dello scrittore che oltre ad esserne il marinaio di fiducia era anche un amico fidato e fedele. Gregorio abitava a pochi isolati di distanza dal ristorante “La terraza” dove, prima e dopo ogni uscita in mare si fermava col grande Ernest per qualche stuzzichino e le rituali bevute, intervallate dagli appunti che prendeva lo scrittore per i suoi romanzi. Il ristorante è affacciato sulla piccola baia di Cojmar e nei momenti in cui i due amici si fermavano al suo interno, potevano osservare il movimento delle barche in entrata e uscita dal porticciolo situato alla foce del río che da il nome al villaggio.
Ancora per molti anni, successivi alla morte dello scrittore, la presenza “ingombrante” di Gregorio continuò ed era ospite gradito della casa. Seduto nel suo angolo preferito passava le giornate fumando il suo sigaro e sorseggiando rum. Ogni tanto, qualche giornalista veniva a visitarlo per ascoltare i suoi aneddoti di vita con “Papa” Ernest. Quelli che gli piacevano di più, magari, li portava anche a casa sua dove estraeva, da una vecchia cassetta di legno, il suo archivio di foto e ricordi di un tempo ormai lontano.
Alla Terraza si poteva incontrare anche un altro personaggio, più defilato ed era lo chéf Manolo, scomparso da pochi anni, che fu nientemeno che il bambino, compagno di Spencer Tracy, nella riproduzione cinematografica de “Il vecchio e il mare” che fu, appunto, girato a Cojimar, così come il racconto che qua è stato creato e ambientato. La sua carriera come artista del cinema terminò li, però col tempo seguì la sua vocazione culinaria e si diplomò come cuoco diventando il capo cuciniere del ristorante.
La Terraza fu per anni l’unico locale pubblico di Cojimar, mentre oggi il visitatore può contare su diverse alternative, una delle quali è un simpatico “paladar”, che offre una splendida aragosta alla griglia, affacciato al malecón e si chiama “La Reina del Mar”, a pochi metri dal Castillito, una piccola costruzione militare dell’epoca coloniale che serviva per il controllo della baia, di fronte al quale c’è la glorieta che ospita il busto di Ernest Hemingway, fuso col bronzo delle eliche delle barche da pesca di Cojimar. A pochi metri dal primo, vi è un altro locale, più grande: “El Torrion de Cojimar”, entrambi con un ambiente gradevole per una sosta che permette oltre al ristoro, la vista sullo splendido mare prospiciente.
Una meta, poco visitata dai gruppi frettolosi di turisti “mordi e fuggi”, ma sicuramente consigliata a chi ha qualche giorno di più a disposizione e vuole cercare di “vivere” un po’ di più la Cuba genuina.
Si sgonfia il "caso" Beyoncé
La famosa cantante e suo marito sono arrivati all'Avana con l'autorizzazione del Dipartimento del Tesoro che gli consentiva un viaggio a scopo culturale interpretato, poi, come viaggio turistico o di piacere. Lo ha reso noto lo stesso Dipartimento del Tesoro con una lettera di risposta alle richieste dei senatori della Florida: IlIana Rhoss-Lethinen e Mario Díaz Balart che avevano inoltrato richiesta in merito.
martedì 9 aprile 2013
lunedì 8 aprile 2013
Il "caso" Beyoncé
Come avevo (facilmente) previsto, senza presunzione di essere un "mago" o un veggente, appena rientrata negli Stati Uniti la coppia dei divi, si è scatenata la bagarre per sapere se e chi li avesse autorizzati a viaggiare a Cuba. Ora, la domanda è un'altra: sono arrivati con volo diretto? Se si, è chiaro che c'è stata violazione da parte delle autorità migratorie americane che non dovevano consentire l'imbarco. Se invece sono entrati da un Paese terzo, senza il previsto permesso del Dipartimento del Tesoro, sono loro stessi responsabili della violazione all'assurda legge americana sull'embargo e non potranno avocare l'ignoranza della medesima, come salvacondotto per evitare la salatissima multa che potrebbe essergli comminata.
domenica 7 aprile 2013
René Gonzáles chiede permesso di viaggiare a Cuba
René González, uno dei 5 agenti processati e condannati a pene sproporzionate dal Tribunale di Miami rispetto ai reati commessi, in quanto si erano infiltrati nei gruppi controrivoluzionari cubani in cerca di informazioni per prevenire sabotaggi e azioni ostili in territorio cubano, dopo aver scontato 13 anni di carcere, è in libertà condizionata dal 2011 e deve permanere in questa situazione fino al 2014. l'anno scorso ha ottenuto un permesso di viaggio per visitare un fratello, malato terminale di cancro, dopodiché è rientrato negli Stati Uniti, come da accordo previsto, per terminare di scontare la pena. Adesso, il suo avvocato Philip Horowitz ha presentato un'altra domanda di permesso per far si che René possa assistere a una cerimonia funebre di commemorazione per la morte di suo padre avvenuta il 1° scorso. Visto il precedente e il comportamento leale di González si pensa non ci debba essere un diniego da parte dei Tribunali americani competenti.
I misteri dell'embargo - Beyoncé e consorte all'Avana
Come è noto, i cittadini statunitensi non possono recarsi a Cuba senza il permesso del Dipartimento del Tesoro che lo concede per motivi ben precisi: famigliari, professionali, culturali o religiosi, ma non lo concede per semplici motivi turistici. Risulta che la scorsa settimana, fino a ieri, erano presenti in visita privata, la cantante Beyoncé e suo marito Jay-Z, musicista. Per quel che ne so non sono venuti per motivi professionali, ma per conoscere il Paese e visitare alcuni amici artisti. Naturalmente potrei non essere ben informato e i due divi possono essere stati invitati e ospitati da entità cubane, per cui non avrebbero esportato dollari in un "Paese nemico". se però così non fosse, l'embargo americano farebbe figli e figliastri? Oppure al rientro negli USA i due saranno oggetto di pesanti sanzioni pecuniarie? Se qualcuno ne sa di più, ben venga. Naturalmente mi fa piacere per loro e sopratutto per i loro fans che siano venuti all'Avana e che molti di loro li abbiano potuti vedere in carne e ossa durante le loro passeggiate o all'entrata e uscita dall'Hotel Saratoga, dove alloggiavano, preso letteralmente d'assedio.
sabato 6 aprile 2013
"Lezioni cubane" reperibile anche in rete
Il libro “Lezioni cubane” di Luca Tognaccini è reperibile anche come formato “e-book” sul link http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=932283 mentre la versione in spagnolo, “Lecciones cubanas”, tradotta dal sottoscritto, si trova sul link http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=146010.
Un libro gustoso che apre paralleli tra due mondi completamente diversi, la antica cultura toscana e il moderno e contemporaneamente antiquato modo di vivere cubano. Due poli lontanissimi che per certi versi si incontrano o quantomeno si cercano. Il “conduttore” del viaggio nel tempo e nello spazio è un giovane professore di Lettere, catapultato per caso e non senza difficoltà logistiche e psicologiche, in una parte del mondo di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. Storie di amore, sesso e folklore che intrattengono il lettore, conoscitore o meno della realtà cubana della metà degli scorsi anni ’90.
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