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giovedì 31 marzo 2011

Carter lascia l'Avana dopo aver seminato speranze

Per essere stata una visita "privata" è stata una vera e propria maratona di incontri nei tre giorni scarsi di permanenza di James Carter all'Avana. Prima di partire è stata convocata una conferenza stampa ed ha rilasciato un'intervista per i servizi informativi della TV cubana.
La lunga serie di incontri ha visto, com'era immaginabile pur se non annunciata, una breve visita a Fidel Castro definito "amico personale" da Carter.
L'ex presidente americano ha sottolineato di non avere poteri o deleghe ufficiali del suo Governo, ma ha detto che si adopererà a titolo personale per esprimere i suoi punti di vista e il risultato dei suoi incontri al Presidente Obama e alla Segretaria di Stato Clinton al suo rientro, incluso con informazioni riservate che non poteva dare in quel contesto.
Si è dichiarato contrario a mantenere l'embargo commerciale e in special modo la Legge Helms-Burtono che nè è un'estensione in senso negativo. Auspica che presto i due Paesi possano avere normali relazioni e che i viaggi in ambedue le direzioni non debbano avere più restrizioni di nessun genere. Ha riconosciuto che i 5 cubani incarcerati da 12 anni negli Stati Uniti per essere stati riconosciuti colpevoli di "spionaggio" hanno ampiamente scontato gli eventuali reati connessi che non erano comunque diretti a danneggiare gli interessi degli Stati Uniti. Allo stesso modo ha dichiarato che dal suo punto di vista Alan Gross, condannato a una dura pena detentiva a Cuba, per "aver attentato alla sicurezza dello Stato" è, a suo modo di vedere, innocente e si adopererà perché tutte queste persone vengano scarcerate al più presto per poter tornare in senbo alle proprie famiglie.
Diplomaticamente, ma chiaramente, ha anche auspicato che Cuba apra spazi alla libera iniziativa, informazione e pluralità politica.
Accompagnato da Raul Castro alla scaletta dell'aereo che lo riportava in patria ha dichiarato che vorrebbe tornare a Cuba con tutta la sua famiglia, molto grande che comprende 36 tra figli, nipoti e pronipoti.....Good bye Jimmy.

martedì 29 marzo 2011

Aggiornamenti via e-mail

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Riapre il Museo Napoleonico


Dopo tre anni di restauri riapre oggi all 17.00 il Museo Napoleonico in Calle San Rafael y Aguirre, nel Vedado. Il Museo, inaugurato nel 1961 è uno dei più importanti e completi dell'emisfero occidentale, nel suo genere ed è situato nella casa che fu di proprietà di Oreste Ferrara, un cubano di origine italiana che battezzò l'immobile col nome di "Dolce Dimora" e fu costruito tra il 1926 e il 29.
Per l'occasione arriverà a Cuba Alice de Foresta, Principessa Napoleone, vedova di Luigi Maria Bonaparte, Principe Napoleone che fu discendente di Girolamo, fratello minore dell'Imperatore.

domenica 20 marzo 2011

Prima di un film di Gerado Chijona

Il prossimo 25 Marzo (venerdì) vedrà il debutto in tutto il Paese del film “Boleto al Paraiso” del regista cubano Gerardo Chijona. Un dramma ambientato nella Cuba degli anni '90 che affronta il problema degli adolescenti vittime dell'AIDS sullo sfondo delle musiche pop e rock in voga a quei tempi.
La pellicola è già stata richiesta dagli organizzatori di diversi Festival cinematografici stranieri per la sua esibizione in rappresentanza di Cuba.

Ora legale

La scorsa notte è entrata in vigore l'ora legale che durerà fino all'ultima domenica di Ottobre, fino. Per adesso le ore di differenza con l'Italia sono -5.

lunedì 14 marzo 2011

Torna la parità Dollaro/Peso Convertibile

Il Ministero delle Finanze ha annunciato il ritorno alla parità del cambio tra il Peso Cubano Convertibile (CUC) e il Dollaro Statunitense. Questo cambio era entrato in vigore dalla costituzione del Peso Convertibile nel 1994, ma durante l'Amministrazione Bush (figlio) nel 2005 Cuba ha risposto alle strette sull'embargo con la "punizione" sul cambio col dollaro. Adesso qualcuno ha capito che togliendo la gabella dell'8% che era stata imposta si potranno incassare più dollari, specie dalle rimesse dei cubanoamericani alle famiglie, compensando lautamente la svalutazione.
Di questo riassetto beneficeranno anche tutte le altre monete liberamente convertibili compreso l'€uro e i pagamenti effettuati a Cuba con le carte di credito accettate.

sabato 12 marzo 2011

Il "Che", Aleida e il Carnaval

E brava Aleida! Dopo aver vissuto di rendita per anni sfruttando la figura di suo padre
presentandolo in ogni angolo del Mondo con le sue conferenze, ha contribuito
(gratuitamente???) a farlo diventare una maschera di carnevale. Se è comprensibile che
la fantasia popolare possa portare un personaggio rappresentativo come il “Che” anche
sulle carrozze allegoriche, mi sembra sia quantomeno di cattivo gusto che sua figlia non
solo partecipi alla “festa”, ma ne faccia anche un motivo di orgoglio. Credo proprio che il
“personaggio” Ernesto Guevara de La Serna sia più shaekespiriano che goldoniano e che
la sua presenza su questa Terra sia stata più tragica che divertente, così come la sua fine
prematura. Non meritava certo di apparire tra frizzi, lazzi e ballerine nude rappresentato da
una brutta caricatura al fianco di sua figlia.
Ricordo ancora i colloqui col nonno di Aleida, Ernesto Guevara Lynch quando, oltre
trent'anni or sono, si diceva scandalizzato e offeso per la “mercificazione” che si stava
facendo dell'immagine di suo figlio, tramite l'immagine iconografica di Alberto Diaz “Korda”,
riprodotta su ogni tipo di gadget. Secondo lui era una delle manovre dell'imperialismo per
svilire la figura di suo figlio e trasformarla da mito delle popolazioni oppresse a “merce
dozzinale” di nessun contenuto morale. Forse il giudizio di un padre era, magari, troppo
severo in senso assoluto, ma non so certo come avrebbe reagito vedendo la nipote
complice di questa carnevalata.

mercoledì 9 marzo 2011

Benicio del Toro dirige un film all'Avana

L'attore portoricano Benicio del Toro, conosciuto specialmente per aver interpretato il
“Che” Guevara nel film “I diari della motocicletta”, si trova all'Avana in qualità di regista per
una cooproduzione cubano-franco-spagnola. Il film, suddiviso in episodi si intitola “Siete
dìas a la Habana”e Del Toro lo condividerà con altri sei cineasti che si divideranno gli altri
episodi per dare uno “spaccato” di una settimana di vita nella capitale cubana. Molte delle
scene saranno girate in luoghi simbolo dela città come il Malecòn o l'Hotel Nacional.

martedì 8 marzo 2011

Internet e Cuba, ma chi non lo vuole?

Sarò, molto probabilmente, duro di comprendonio però ci sono cose che francamente non
capisco, una di esse è il mistero della scarsa diffusione di Internet a Cuba. Da una parte il
Governo cubano accusa gli Stati Uniti di negare l'accesso alla Rete, per effetto
dell'embargo in vigore da 50 anni, non consentendo di usare i collegamenti con le miriadi
di cavi a fibra ottica che circondano l'Isola e portano la connessione ad altri Paesi
dell'Area, costringendo così Cuba a connessioni satellitari lente e costose.
Si scopre poi che gli USA stanno cercando, da anni, di introdurre clandestinamente
antenne paraboliche, telefoni satellitari e quant'altro per far giungere clandestinamente il
segnale a dei loro agenti operanti nel Paese, con pesanti perdite di credibilità ed
economiche in quanto, spesso, questi tentativi vengono scoperti e frustrati.
Ora mi domando: ma se ci sono deroghe alla legge sull'embargo tipo la vendita di prodotti
agroalimentari o i voli diretti a disposizione della comunità cubana residente negli USA e ai
loro parenti perché li possano visitare, non sarebbe molto più semplice fare una deroga
anche alle disposizioni di accesso al web in modo che Cuba possa ricevere liberamente
ed economicamente la massa di informazioni che Washington vorrebbe far arrivare...oltre
naturalmente a tutta la serie di altre utilizzazioni meno “sovversive” che offre Internet?
Allora...chi è che non vuole che le notizie, qualunque esse siano entrino a Cuba? Quanto
mi piacerebbe saperlo.
Se fossero gli americani starebbero facendo un clamoroso autogol...o no?

8 Marzo

Tanti auguri a tutte le gentili lettrici, ovunque siano.