Dopo
l’embargo che è un vero e proprio “bloqueo” su tutti i fronti, trasformato in
legge dal Democratico John Fitzgerald Kennedy nel 1963, si sono succeduti alti
e bassi a seconda del Presidente eletto negli Stati Uniti che ha la facoltà di
utilizzare alcune deroghe, ma non può eliminarlo in toto perché come legge deve
essere il Congresso ad approvarlo.
In
tutti questi anni fra alti e bassi ci sono stati miglioramenti, come nel 1976
quando il Presidente, pure Democratico: Jimmy Carter, ha concesso l’apertura di
Uffici d’Interessi nei due Paesi, rappresentati dalla Repubblica Svizzera e la
possibilità alle famiglie cubane di visitarsi a mezzo di appositi voli charter
tra i due Paesi. Dopo 17 anni era già qualcosa.
Nel
1996, un altro Presidente Democratico: Bill Clinton, ha approvato la famigerata
legge Helms-Burton presentata da due Senatori repubblicani che inaspriva con
provvedimenti ad hoc quanto espresso dalla Legge sull’embargo. Non fu
applicato, pro tempore, il titolo III° che il Governo di Strump ha reso invece
effettivo, per reclamare i beni immobili espropriati dal Governo Rivoluzionario
cubano e per i quali, a suo tempo, gli interessati non avevano accettato una
compensazione, ma oltre a questo prevede l’extra territorialità, mettendo ostacoli
economici e finanziari e seminando incertezze e paure a eventuali imprenditori
di Paesi terzi che vogliano fare investimenti a Cuba.
In
tutti questi anni comunque, indipendentemente dal Governo in carica, si sono
sempre avuti contatti più o meno pubblici, riservati o segreti per collaborare
in alcuni campi di mutuo interesse. Sono stati firmati e rinnovati accordi
migratori che prevedono l’emissione di 20 mila visti all’anno per accogliere
negli USA i cittadini cubani che lo desiderino e che Strump ha bellamente
ignorato mettendo, inoltre, ostacoli con la chiusura del Consolato presso la
deserta Ambasciata nordamericana all’Avana e costringendo a ricorrere a
Consolati di Paesi terzi per la richiesta di visti, con relative spese, disagi
e dilatazione dei tempi.
Con
la presidenza di Barak Obama, il dialogo si è fatto sempre più intenso, si sono
riaperte le Ambasciate e Cuba è stata tolta dall’arbitraria lista dei “Paesi
patrocinatori del terrorismo” nella quale peraltro gli stessi Stati Uniti non
si sono auto inseriti…Riaperti i voli di linea, ammesse le crociere e creata
una lista di 12 attività che i cittadini nordamericani potevano usufruire per i
viaggi a Cuba, fino ad allora vietati dal loro Governo, fra le quali la “People
to people” che poteva considerarsi come vero e proprio turismo libero.
Progressi e speranze in molti campi, cancellati con un colpo di spugna da
Strump condizionato dai suoi compagni di merende della Florida capeggiati da
Marco Rubio, Ileana Ross-Lethinen, Lincoln Diaz Balart e altri.
Per
certo durante la campagna elettorale aveva scambiato parole di fuoco con il suo
antagonista Rubio affermando anche che da buon imprenditore, vedeva la
possibilità di intraprendere affari con Cuba. Dopo la vittoria del suo Partito,
evidentemente le feste organizzate nella Stump Tower di West Palm Beach,
appunto in Florida dove è di casa e si dedica al Golf, i reazionari hanno avuto
buon gioco a usarlo per i loro fini.
Così,
a lume di naso, cercherò di ricordare e riassumere alcuni temi che non sono
certo a favore dei popoli di Cuba e Venezuela che bontà sua, non vuole che
soffrano:
Inasprimento
delle sanzioni economiche e finanziarie che rendono difficili e costosi gli
scambi commerciali di Cuba con altri Paesi, con difficoltà di acquisire
medicine o componenti medici che potrebbero aiutare il trattamento e/o
guarigione di patologie gravi come nel campo oncologico, cardiologico o
nefritico, per esempio.
Libertà
di espressione e informazione: dopo aver accusato Cuba di non avere sufficiente
accesso a Internet a chiuso e censurato tutto quello che poteva, seppure anche
prima di lui c’erano restrizioni in questo senso, come il divieto di
raggiungere l’Isola con le fibre ottiche da cui è circondata o la proibizione
di accesso ad alcuni siti nordamericani, particolarmente di sftware. È di
questi giorni la censura a giornalisti e media cubani su Twitter.
Sapendo
dell’”effetto dominò” su Cuba, ha ingiunto a tutte le Compagnie del mondo,
proprietarie di petroliere di applicare il triplo del nolo per il trasporto di
crudo venezuelano verso altri Paesi e l’avvertenza al Venezuela che le sue 34
petroliere non possono trasportare il carburante a Cuba, tutto pena del
sequestro di navi e carico. Sembra che una di queste navi (venezuelana) sia
stata già intercettata. Questi sono metodi da pirati con Patente di Còrsa come
l’antenato (Sir) Francis Drake. Se il Venezuela, come sarebbe nel suo diritto,
facesse scortare le petroliere da navi e arei da combattimento cosa
succederebbe? In fondo questa è già una guerra dichiarata. A proposito di
questa guerra, per mettere avanti i piedi, ha convinto molti Paesi dell’America
Latina a riesumare il vecchio trattato di Mutua Assistenza (militare) fra i
Paesi americani (una specie di NATO completamente transatlantica). Il tutto con
la genuflessione della Colombia che collabora col cosiddetto e autoproclamato
Presidente Incaricato (da Strump), Juan Guaidó che è stato più volte nella zona
colombiana di frontiera per riunirsi con diversi capoccia di organizzazioni
terroristiche, paramilitari, trafficanti di persone e droga, con i quali è
stato ritrattato e le cui immagini sono state sottoposte al Consiglio di
Sicurezza dell’ONU, per quel che serve: ovvero niente. In seguito a queste
riunioni, si sono pianificati attacchi e sabotaggi contro il Venezuela, facendo
figurare la vittima come aggressore e la scalata di questi avvenimenti con la
riattivazione del Trattato di Mutua Difesa, è una vera e propria minaccia concreta
a una guerra Colombo – Venezuelana con interventi esterni.
Guaidó
aveva “preso il potere” in qualità di presidente interinale interpretando a
modo suo la Costituzione e Legge venezuelana che fra l’altro prevedono, nei
casi in cui questo possa verificarsi, l’indire elezioni libere entro 30
giorni…Ciò nonostante il burattino è sempre riconosciuto da Strump e un pugno
di suoi lacchè internazionali. Sembra che le dimissioni di John Bolton siano
dovute agli insuccessi del burattino, a suo tempo, raccomandatro da lui a
Strump, oltre al fatto che testa di paglia lo ha considerato “troppo morbido”.
(Sic!!!)
Se fosse ancora vivo il
compianto Paolo “Fantozzi/Fracchia”
Villaggio, un bel: ma che braaava persooona
è leeeeeeeeeeeeeeiiiiiiiiiiiiiiiii per Donald (non Duck) Strump.