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domenica 15 settembre 2019

Ma che brave persone...(cit. R. Pozzetto)


Dopo l’embargo che è un vero e proprio “bloqueo” su tutti i fronti, trasformato in legge dal Democratico John Fitzgerald Kennedy nel 1963, si sono succeduti alti e bassi a seconda del Presidente eletto negli Stati Uniti che ha la facoltà di utilizzare alcune deroghe, ma non può eliminarlo in toto perché come legge deve essere il Congresso ad approvarlo.
In tutti questi anni fra alti e bassi ci sono stati miglioramenti, come nel 1976 quando il Presidente, pure Democratico: Jimmy Carter, ha concesso l’apertura di Uffici d’Interessi nei due Paesi, rappresentati dalla Repubblica Svizzera e la possibilità alle famiglie cubane di visitarsi a mezzo di appositi voli charter tra i due Paesi. Dopo 17 anni era già qualcosa.
Nel 1996, un altro Presidente Democratico: Bill Clinton, ha approvato la famigerata legge Helms-Burton presentata da due Senatori repubblicani che inaspriva con provvedimenti ad hoc quanto espresso dalla Legge sull’embargo. Non fu applicato, pro tempore, il titolo III° che il Governo di Strump ha reso invece effettivo, per reclamare i beni immobili espropriati dal Governo Rivoluzionario cubano e per i quali, a suo tempo, gli interessati non avevano accettato una compensazione, ma oltre a questo prevede l’extra territorialità, mettendo ostacoli economici e finanziari e seminando incertezze e paure a eventuali imprenditori di Paesi terzi che vogliano fare investimenti a Cuba.
In tutti questi anni comunque, indipendentemente dal Governo in carica, si sono sempre avuti contatti più o meno pubblici, riservati o segreti per collaborare in alcuni campi di mutuo interesse. Sono stati firmati e rinnovati accordi migratori che prevedono l’emissione di 20 mila visti all’anno per accogliere negli USA i cittadini cubani che lo desiderino e che Strump ha bellamente ignorato mettendo, inoltre, ostacoli con la chiusura del Consolato presso la deserta Ambasciata nordamericana all’Avana e costringendo a ricorrere a Consolati di Paesi terzi per la richiesta di visti, con relative spese, disagi e dilatazione dei tempi.
Con la presidenza di Barak Obama, il dialogo si è fatto sempre più intenso, si sono riaperte le Ambasciate e Cuba è stata tolta dall’arbitraria lista dei “Paesi patrocinatori del terrorismo” nella quale peraltro gli stessi Stati Uniti non si sono auto inseriti…Riaperti i voli di linea, ammesse le crociere e creata una lista di 12 attività che i cittadini nordamericani potevano usufruire per i viaggi a Cuba, fino ad allora vietati dal loro Governo, fra le quali la “People to people” che poteva considerarsi come vero e proprio turismo libero. Progressi e speranze in molti campi, cancellati con un colpo di spugna da Strump condizionato dai suoi compagni di merende della Florida capeggiati da Marco Rubio, Ileana Ross-Lethinen, Lincoln Diaz Balart e altri.
Per certo durante la campagna elettorale aveva scambiato parole di fuoco con il suo antagonista Rubio affermando anche che da buon imprenditore, vedeva la possibilità di intraprendere affari con Cuba. Dopo la vittoria del suo Partito, evidentemente le feste organizzate nella Stump Tower di West Palm Beach, appunto in Florida dove è di casa e si dedica al Golf, i reazionari hanno avuto buon gioco a usarlo per i loro fini.
Così, a lume di naso, cercherò di ricordare e riassumere alcuni temi che non sono certo a favore dei popoli di Cuba e Venezuela che bontà sua, non vuole che soffrano:

Inasprimento delle sanzioni economiche e finanziarie che rendono difficili e costosi gli scambi commerciali di Cuba con altri Paesi, con difficoltà di acquisire medicine o componenti medici che potrebbero aiutare il trattamento e/o guarigione di patologie gravi come nel campo oncologico, cardiologico o nefritico, per esempio.
Libertà di espressione e informazione: dopo aver accusato Cuba di non avere sufficiente accesso a Internet a chiuso e censurato tutto quello che poteva, seppure anche prima di lui c’erano restrizioni in questo senso, come il divieto di raggiungere l’Isola con le fibre ottiche da cui è circondata o la proibizione di accesso ad alcuni siti nordamericani, particolarmente di sftware. È di questi giorni la censura a giornalisti e media cubani su Twitter.
Sapendo dell’”effetto dominò” su Cuba, ha ingiunto a tutte le Compagnie del mondo, proprietarie di petroliere di applicare il triplo del nolo per il trasporto di crudo venezuelano verso altri Paesi e l’avvertenza al Venezuela che le sue 34 petroliere non possono trasportare il carburante a Cuba, tutto pena del sequestro di navi e carico. Sembra che una di queste navi (venezuelana) sia stata già intercettata. Questi sono metodi da pirati con Patente di Còrsa come l’antenato (Sir) Francis Drake. Se il Venezuela, come sarebbe nel suo diritto, facesse scortare le petroliere da navi e arei da combattimento cosa succederebbe? In fondo questa è già una guerra dichiarata. A proposito di questa guerra, per mettere avanti i piedi, ha convinto molti Paesi dell’America Latina a riesumare il vecchio trattato di Mutua Assistenza (militare) fra i Paesi americani (una specie di NATO completamente transatlantica). Il tutto con la genuflessione della Colombia che collabora col cosiddetto e autoproclamato Presidente Incaricato (da Strump), Juan Guaidó che è stato più volte nella zona colombiana di frontiera per riunirsi con diversi capoccia di organizzazioni terroristiche, paramilitari, trafficanti di persone e droga, con i quali è stato ritrattato e le cui immagini sono state sottoposte al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, per quel che serve: ovvero niente. In seguito a queste riunioni, si sono pianificati attacchi e sabotaggi contro il Venezuela, facendo figurare la vittima come aggressore e la scalata di questi avvenimenti con la riattivazione del Trattato di Mutua Difesa, è una vera e propria minaccia concreta a una guerra Colombo – Venezuelana con interventi esterni.
Guaidó aveva “preso il potere” in qualità di presidente interinale interpretando a modo suo la Costituzione e Legge venezuelana che fra l’altro prevedono, nei casi in cui questo possa verificarsi, l’indire elezioni libere entro 30 giorni…Ciò nonostante il burattino è sempre riconosciuto da Strump e un pugno di suoi lacchè internazionali. Sembra che le dimissioni di John Bolton siano dovute agli insuccessi del burattino, a suo tempo, raccomandatro da lui a Strump, oltre al fatto che testa di paglia lo ha considerato “troppo morbido”. (Sic!!!)
Se fosse ancora vivo il compianto Paolo “Fantozzi/Fracchia” 
Villaggio, un bel: ma che braaava persooona è leeeeeeeeeeeeeeiiiiiiiiiiiiiiiii per Donald (non Duck) Strump.

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