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sabato 28 settembre 2024

Raul Castro è vivo e vegeto

 Sempre in tema di fake-news circolanti sul web, nei giorni e settimane scorse circolava la notizia che Raul Castro (93 anni) fosse ricoverato in fin di vita o addirittura morto in uno degli ospedali più avanzati di Cuba. Ebbene, l’altro ieri lo abbiamo visto in perfetta forma mentre riceveva il Presidente del Vietnam in visita ufficiale a Cuba.

Questo, una volta di più dimostra quanto, alcune frange, dell’opposizione cubana residente a Miami sia poco o niente credibile e fantasiosa.

venerdì 27 settembre 2024

Quando i "fake" sono inutili e dannosi

 Sul web sta circolando una fotografia (di cui allego il link) con una didascalia che dice più o meno così: “Cuba un Paese assediato da 66 anni di embargo nutre cosi ì suoi bambini nelle scuole” e mostra una lunghissima tavolata di bambini con uniformi scolastiche che non sono certamente quelle di Cuba, con vassoi da self-service ricolmi di ogni ben di Dio. Al di là che l’embargo è del 1961, quindi gli anni sono 63, chi ha pubblicato questa foto, se lo ha fatto in “buona fede”, ovvero solidarizzando con Cuba, ha fatto un terribile autogol dal momento che farebbe venire meno la necessità di solidarizzare materialmente con Cuba. Se invece lo ha fatto per una sottile ironia non è che abbia raggiunto il suo scopo, aumentando la confusione. Purtroppo la realtà è ben diversa e ai bambini, con tutte le attenzioni che meritano e che ricevono, non si riesce a dare una dieta nutrizionale soddisfacente. Così che in un modo o nell’altro, si vergogni chi ha pubblicato quel falso grossolano.


Cuba. Geografia del desiderio.

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La mensa scolastica che Cuba, sotto embargo da 66 anni, regala tutti i giorni ai propri bambini.


 


martedì 24 settembre 2024

Chi ha (mal) tempo, non aspetti (mal) tempo

 Ogni settimana esce un prospetto che indica gli orari di sospensione dell’energia elettrica all’Avana, suddiviso per gruppi di utenze e le varie fasi della sospensione. Noi facciamo parte del gruppo “1 B” e questa settimana ci toccava oggi, martedì, dalle 10 alle 14 e il prossimo sabato con lo stesso orario. Con stupore abbiamo notato che poco prima delle 9.30 il servizio era già stato sospeso ed è stato ripristinato solo alle 15.45 circa.

Il motivo non era quello della sospensione programmata, ma dato che c’è nelle vicinanze dell’Isola un uragano che seppure non dovrebbe investire l’Avana, passerebbe relativamente vicino con frange di maltempo notevoli. Di qua la necessità di correre a potare la maggior parte di alberi possibile per evitare danni alle cose e persone. Quello che viene spontaneo pensare, però, è che in una stagione ciclonica del tropico, si debba aspettare il momento dell’urgenza per correre ai ripari, invece che provvedere a una graduale manutenzione della rigogliosa vegetazione presente nelle strade e nei parchi

martedì 17 settembre 2024

Natale? È un'opinione

 In Venezuela quest'anno si festeggerà il Natale...il 1° Ottobre. Il Presidente Maduro lo ha dichiarato ufficialmente. Dopo aver "vinto" le elezioni adesso si sostituisce anche al Papa o...a chi gli sta sopra. Può stabilire lui la data di nascita di Gesù Cristo. Siamo in attesa di vedere quando cadrà la Pasqua. 




sabato 7 settembre 2024

Turismo e crisi

 Una delle risorse, diventata importante, di Cuba è scesa a picco. Si tratta del turismo per il quale ho lavorato molti anni descrivendone anche la rinascita in tempi di Rivoluzione, seppure ormai pacifica. Il primo, duro, colpo è stato dato dalla Pandemia di Covid che ha fatto crollare il turismo in tutto il mondo, ma Cuba non è stata capace o non ha potuto risollevarsi. Gli standard ricettivi, i servizi collaterali e le offerte alternative sono insufficienti, se non sono peggiorati. È anche vero che il turismo, in generale, è soggetto a tanti fattori tra cui la moda oltre alle offerte più o meno allettanti degli operatori turistici.

Cuba con delle bellezze naturali che non hanno niente di che invidiare agli altri Paesi dei Caraibi, America Centrale e Meridionale, Estremo Oriente o Atolli del Pacifico, ha avuto un piccolo seppur sostanziale decollo tra gli anni ’80 del secolo scorso e la prima decade di questo. Poi, come detto, la Pandemia che non ha permesso a un’economia fragile e ostacolata dalle dure sanzioni anche extraterritoriali previste dall’Embargo statunitense, tenta a decollare di nuovo.

A suo vantaggio ha anche una popolazione estremamente cordiale e disponibile con i visitatori, ma credo che una delle sue attrattive principali sia stata anche quella politica che oggi sembra interessare meno. Senza voler mescolare il vino all’Acqua Santa e con tutto il rispetto dovuto, la scomparsa di Fidel Castro che non era certo un’attrazione turistica e men che meno per sua volontà, dal momento che ha sempre considerato il turismo un male necessario, a mio modesto e forse erroneo parere, ha avuto una piccola parte di questa flessione, almeno per quello che riguarda l’Europa e l’Italia.

Certo, la parte del Leone l’ha sempre fatta il Canada con i suoi turisti balneari e stanziali, ma da solo non basta e anche da quelle latitudini le quote sono scese.

Un problema molto serio e di difficile soluzione perché per incentivare l’interesse dei visitatori bisogna migliorare strutture e infrastrutture, ma se gli ingressi in valuta non riescono a coprire i fabbisogni, come si fa?

Per contro però, continuano a sorgere come funghi degli alberghi di dimensioni che sembrano eccessive, anche esteticamente. Chi li occupa? 

martedì 3 settembre 2024

Oggi si compiono 35 anni

 Oggi ricorrono 35 anni dal terribile incidente del 1989 avvenuto sulla pista dell’aeroporto dell’Avana. Un sinistro provocato principalmente dalla presunzione ed errori di calcolo del pilota che ha comunque pagato anche lui con la vita le sue leggerezze assieme agli altri 111 occupanti del velivolo, tra equipaggio cubano e passeggeri italiani.

Presunzione per non aver ascoltato i suggerimenti della Torre di Controllo che gli suggerivano di ritardare il decollo per il maltempo, particolarmente violento in questo periodo dell’anno e gli errori di calcolo per non aver tenuto in conto la, relativa, limitata potenza dei motori dell’IL62 di cui era al comando che rendevano problematica l’uscita da una turbolenza a bassa quota. A questo si è aggiunta anche la fatalità che proprio al termine della pista mentre si trovavano a 60 metri da terra si è formata una raffica di vento discendente, conosciuta come windshire, incubo dei piloti, che ha schiacciato il velivolo verso il basso facendolo schiantare tra la fine della pista e il centro abitato di Luzgardita, costituito prima dell’aeroporto e comunque in tempi meno pericolosi, ma che il buon senso avrebbe dovuto far sgomberare quando il traffico si stava incrementando e la potenza degli aerei pure.

Difficile o quasi impossibile per qualunque pilota anche con apparecchi dotati di motori più potenti poter “bucare” la tormenta a quella quota.

L’abbrivio dovuto alla velocità ha trascinato l’aereo per varie centinaia di etri mentre, essendo zeppo di carburante, per l’urto e l’attrito prendeva fuoco lasciando senza campo gli occupanti e radendo al suolo buona parte di Luzgardita di cui non si era reso noto il numero di vittime, se lo si è fatto successivamente non ne sono informato.

Un dettaglio che mi sembra ancora oggi incredibile è che mia figlia che era venuta a trovarmi, era prenotata su quel volo, ma ha voluto anticipare il rientro di una settimana. Proprio vero che quando non ti tocca…