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domenica 28 aprile 2013
Piccole ipocrisie crescono
SI DICE: NON POTEVI AVER FATTO UNA SCELTA MIGLIORE
SI PENSA: TI ACCORGERAI LA FREGATURA CHE HAI PRESO
sabato 27 aprile 2013
Sport e professionismo
Chi ha letto (e si ricorda), o ha la curiosità di andarlo a cercare, un mio post del 16 agosto 2012 ha avuto una previsione di quello che sta accadendo oggi e 8 mesi circa (con i tempi cubani non mi sembrano molti). E' stato annunciata l'apertura alla possibilità di partecipare a tornei professionistici per i pugili cubani, dopo aver perso per "diserzione" ottimi atleti ed aver lasciata cadere (allora) la possibilità di un incontro Mohammad Alì/Cassius Clay- Teófilo Stevenson. Meglio tardi che mai, per ora, lo sport cubano si adegua alle esigenze del 21° secolo, molto probabilmente è solo l'inizio di un'apertura graduale, ma completa a tutti gli altri sport. Si sbalio mi corigerete.
René González è di nuovo a Cuba
Uno dei 5 agenti cubani infiltrati nei gruppi terroristici di Miami e condannati a pene, quantomeno, sproporzionate e l'unico ad essere fuori dal carcere dopo 13 anni scontati, ma con una pena accessoria di 3 anni di libertà condizionata, ha avuto il suo secondo permesso per viaggiare a Cuba a causa di lutti familiari. Dopo la morte del fratello avvenuta l'anno scorso, quest'anno è stato colpito dalla morte del padre e l'unica cosa che ha potuto ottenere è una visita "a posteriori" per partecipare a cerimonia in suffragio. Il suo viaggio è condizionato da condizioni severe di sorveglianza, pur trovandosi in territorio cubano deve mettersi in contatto quotidianamente con il suo agente di custodia, effettuare un itinerario prestabilito ed evitare contatti con i servizi di ntelligenza e/o altre persone o entità stabilite dal giudice di sorveglianza americano. Tutto lascia prevedere che René compirà quanto richiesto e tornerà, anche in questa occasione, negli Stati Uniti per ultimare il suo periodo di condanna.
Piccole ipocrisie crescono
SI DICE: TI RINGRAZIO, I TUOI CONSIGLI SONO SEMPRE PREZIOSI PER ME
SI PENSA: SE DO RETTA A TE FINISCO, COME SEMPRE, NELLA CACCA
venerdì 26 aprile 2013
Franco Lucchetta dona una scultura alla Casa di Hemingway
Il connazionale e amico, Franco Lucchetta ha donato un busto di Ernest Hemingway da aggiungere alla collezione di trofei presente nella casa che fu dello scrittore nordamericano e che è stata posta sulla poppa dello yacht "Pilar"che è "rimessato" all'ingresso della grande villa museo di San Francisco de Paula. L'opera è stata scolpita dallo scultore ed ex partigiano Renzo Orvieto (Torino 1922 - San Remo 1999). Acquisita da Lucchetta nel 1989 come Trofeo in Palio nell'annuale gara di pesca al marlin, grande appassionato di Hemingway e vice Commodoro del Club nautico con sede nella marina che porta il nome dello scrittore, è stato uno dei fondatori dell'Associazione d'Amicizia Italia Cuba negli anni '60 ed è insignito della medaglia dell'Amicizia rilasciata dal governo cubano, ne ha fatto dono attraverso l'ICAP (Istituto Cubano per l'Amicizia fra i Popoli) al Museo. Franco risiede ormai da moltissimi anni a Cuba, dove ha dato impulso ad iniziative commerciali e all'introduzione di imprese italiane appartenenti a diversi settori merceologici.
Il Primo vice Presidente dell'ICAP, Elio Gámez, ringraziando per il gesto ha detto che non c'è miglior luogo, per l'esibizione dell'opera, che all'interno del Museo Hemingway.
Piccole ipocrisie crescono
SI DICE: SCUSAMI TANTO, MA NON VORREI SOTTRARTI TEMPO PREZIOSO
SI PENSA: TANTO PER QUEL CAZZO CHE HAI DA FARE...
mercoledì 24 aprile 2013
Piccole ipocrisie crescono
SI DICE: CHE FORTUNA HAI AD AVERE UNA CUOCA COSI' IN CASA
SI PENSA: PEGGIO DI COSI', NEMMENO IN MENSA
SI PENSA: PEGGIO DI COSI', NEMMENO IN MENSA
L'altra sponda: Key West
La grande boa posta sul molo annuncia che quello è “il punto più meridionale degli Stati Uniti continentali” e segna la distanza di 90 miglia all’Avana, il punto di minor distanza tra i due Paesi. Chi si trova a Key West è più vicino, geograficamente e fisicamente, all’Avana che a Miami da cui è separata da una distanza quasi doppia e percorribile, tra un’isola e l’altra, su ponti e viadotti che uniscono le “Keys” con la terraferma.
Pur essendo così vicina all’Avana, la presenza cubana e latina è meno numerosa, proporzionalmente, a quella di Miami. Key West è un’isola/città prevalentemente anglosassone con qualche ricordo dei primi colonizzatori europei della Florida: i francesi. La strada principale infatti si chiama Duval e da qui parte il “miglio 0” della U.S. 1, la strada costiera che percorre gli USA da sud a nord, fino ai confini del Canada, prendendo nomi diversi nei tratti urbani delle grandi città che attraversa. All’inizio della Duval street c’è anche una pasticceria francese dove gli amanti del genere possono degustare una colazione allo stile transalpino.
Il centro urbano dell’isola è molto tranquillo, con case di legno stile inglese, ma ci sono molte attività commerciali, artigianali e culturali che la vivacizzano. Meta preferita da una popolazione residente composta da molti gay e/o pensionati, sede di un porto attrezzato per navi da crociera e imbarcazioni di ogni tipo e misura per escursioni nelle acque del Golfo del Messico o lungo la costa dell’Atlantico che in questo punto è poco profondo, anzi, presenta pericolose secche per le imbarcazioni maggiori.
Fra i monumenti strorici più importanti vi è la sede del “Colegio San Carlos”, dove studiò anche Josè Martí e una delle varie case che Hemingway ha vissuto e lasciato in giro per il mondo. Indubbiamente una visita, per chi si trova nel sud della Florida, da non tralasciare: solo la strada su palafitte è una vista fuori dal comune e sul suo percorso si trova il vecchio ponte delle “seventh miles”, protagonista di diversi fil, fra cui uno con Schwarzennegger nei panni di agente della CIA.
Pur essendo così vicina all’Avana, la presenza cubana e latina è meno numerosa, proporzionalmente, a quella di Miami. Key West è un’isola/città prevalentemente anglosassone con qualche ricordo dei primi colonizzatori europei della Florida: i francesi. La strada principale infatti si chiama Duval e da qui parte il “miglio 0” della U.S. 1, la strada costiera che percorre gli USA da sud a nord, fino ai confini del Canada, prendendo nomi diversi nei tratti urbani delle grandi città che attraversa. All’inizio della Duval street c’è anche una pasticceria francese dove gli amanti del genere possono degustare una colazione allo stile transalpino.
Il centro urbano dell’isola è molto tranquillo, con case di legno stile inglese, ma ci sono molte attività commerciali, artigianali e culturali che la vivacizzano. Meta preferita da una popolazione residente composta da molti gay e/o pensionati, sede di un porto attrezzato per navi da crociera e imbarcazioni di ogni tipo e misura per escursioni nelle acque del Golfo del Messico o lungo la costa dell’Atlantico che in questo punto è poco profondo, anzi, presenta pericolose secche per le imbarcazioni maggiori.
Fra i monumenti strorici più importanti vi è la sede del “Colegio San Carlos”, dove studiò anche Josè Martí e una delle varie case che Hemingway ha vissuto e lasciato in giro per il mondo. Indubbiamente una visita, per chi si trova nel sud della Florida, da non tralasciare: solo la strada su palafitte è una vista fuori dal comune e sul suo percorso si trova il vecchio ponte delle “seventh miles”, protagonista di diversi fil, fra cui uno con Schwarzennegger nei panni di agente della CIA.
Prossimo incremento dei voli di Cubana de Aviación
Con l'arrivo, lunedì scorso, del primo dei tre aerei AN-158, a partire da maggio si introdurranno nuovi voli sul territorio nazionale con 5 voli settimanali dall'Avana a Guantanamo e un volo giornaliero dalla capitale a Santiago de Cuba. Per il prossimo mese di luglio è previsto l'arrivo di un secondo esemplare che permetterà di effettuare due voli giornalieri a Cancún (Messico) e quattro settimanali a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) oltre a raddoppiare il volo giornaliero per Santiago. A fine anno arriverà un terzo velivolo che permetterà di aumentare ulteriormente il traffico nazionale e con i Paesi aderenti all'ALBA, CARICOM e MERCOSUR, oltre ad altre destinazioni.
Piccole ipocrisie crescono
SI DICE: MA CERTO CHE VENIAMO, SOLO CHE NON VORREMMO DISTURBARE, MAGARI AVETE ALTRI IMPEGNI
SI PENSA: FIGURATI SE NON VENIAMO NOI CHI CAVOLO VI CERCA?
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