Conversando con un amico, ho scoperto che crede alla Leggenda di Atlantide e in questo non ci trovo niente di male, moltissimi ci credono e comunque ognuno è libero di credere a quello che gli pare. Le leggende si sa, non sono Storia, ma generalmente non sono nemmeno completamente fantasie, la realtà e l’immaginazione si fondono in differenti proporzioni. Ora, nel caso specifico ho una mia teoria che naturalmente è del tutto personale e non basata su fatti concreti, scientifici o storici, ma mi sembra che potrebbe avere delle basi, quantomeno, logiche.
È accertato che prima di Cristoforo Colombo erano giunti, via mare, altri visitatori di quello che poi si sarebbe chiamato Continente Americano. Ci sono reperti che testimoniano il passaggio dei vichinghi nella parte settentrionale: l’odierno Canada e il nord degli Stati Uniti. Loro erano agevolati dalla maggior vicinanza geografica, rispetto alla rotta seguita da Colombo e la stessa Groenlandia fa “fisicamente” parte dell’America. Rimane un mistero il perché non vi si fossero insediati in modo permanente se non, probabilmente, solo alcuni di loro mescolatisi con i nativi.
Meno documentate e certe, sono le visite nella parte centrale e meridionale del continente da parte di navigatori egizi, ma ci sono indizi che potrebbero essere avvenute. Ora, la mia teoria è la seguente: visto che aztlán è una parola con cui gli aztechi indicavano la loro terra, visto che l’America centrale è una zona densamente costellata di vulcani attivi, visto che i mezzi dell’epoca non consentivano tanta precisione nelle localizzazioni, visto che le tradizioni orali possono subire anche modifiche nell’essere tramandate...non è che antichi navigatori provenienti dalla Africa o Medio Oriente avessero trovato l’America (che non si chiamava ovvamente così, allora) e assistendo a eruzioni devastanti, tornando in patria terrorizzati potessero aver riferito di aver trovato un continente “scomparso per le eruzioni”?
La presenza degli egizi potrebbe anche dare un significato alle piramidi presenti nella zona mesoamericana, con caratteristiche diverse da quelle del Nilo, ma che potrebbero essere state “interpretate” dai nativi con un loro modo di costruire (quelle di Tenochtitlán, nemmeno tanto)...
Rimane il fatto che con i mezzi tecnologici a disposizione oggi, come i satelliti per esempio, non si è mai trovata nessuna traccia di questo misterioso “continente scomparso”. Ma chi ci vuol credere ci creda, mancherebbe altro.