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lunedì 3 giugno 2013

La leggenda di Atlantide

Conversando con un amico, ho scoperto che crede alla Leggenda di Atlantide e in questo non ci trovo niente di male, moltissimi ci credono e comunque ognuno è libero di credere a quello che gli pare. Le leggende si sa, non sono Storia, ma generalmente non sono nemmeno completamente fantasie, la realtà e l’immaginazione si fondono in differenti proporzioni. Ora, nel caso specifico ho una mia teoria che naturalmente è del tutto personale e non basata su fatti concreti, scientifici o storici, ma mi sembra che potrebbe avere delle basi, quantomeno, logiche.
È accertato che prima di Cristoforo Colombo erano giunti, via mare, altri visitatori di quello che poi si sarebbe chiamato Continente Americano. Ci sono reperti che testimoniano il passaggio dei vichinghi nella parte settentrionale: l’odierno Canada e il nord degli Stati Uniti. Loro erano agevolati dalla maggior vicinanza geografica, rispetto alla rotta seguita da Colombo e la stessa Groenlandia fa “fisicamente” parte dell’America. Rimane un mistero il perché non vi si fossero insediati in modo permanente se non, probabilmente, solo alcuni di loro mescolatisi con i nativi.
Meno documentate e certe, sono le visite nella parte centrale e meridionale del continente da parte di navigatori egizi, ma ci sono indizi che potrebbero essere avvenute. Ora, la mia teoria è la seguente: visto che aztlán è una parola con cui gli aztechi indicavano la loro terra, visto che l’America centrale è una zona densamente costellata di vulcani attivi, visto che i mezzi dell’epoca non consentivano tanta precisione nelle localizzazioni, visto che le tradizioni orali possono subire anche modifiche nell’essere tramandate...non è che antichi navigatori provenienti dalla Africa o Medio Oriente avessero trovato l’America (che non si chiamava ovvamente così, allora) e assistendo a eruzioni devastanti, tornando in patria terrorizzati potessero aver riferito di aver trovato un continente “scomparso per le eruzioni”?
La presenza degli egizi potrebbe anche dare un significato alle piramidi presenti nella zona mesoamericana, con caratteristiche diverse da quelle del Nilo, ma che potrebbero essere state “interpretate” dai nativi con un loro modo di costruire (quelle di Tenochtitlán, nemmeno tanto)...
Rimane il fatto che con i mezzi tecnologici a disposizione oggi, come i satelliti per esempio, non si è mai trovata nessuna traccia di questo misterioso “continente scomparso”. Ma chi ci vuol credere ci creda, mancherebbe altro.

7 commenti:

  1. Amico mio,
    Nel pieno rispetto della tua ipotesi…ma pur sempre convinto che sia abbastanza riduttiva e simpaticamente ironica…sui miei voli pindarici e fantastici, come simpaticamente li definisci , su Atlantide … mi permetto di esprimere meglio e compiutamente da dove nasce la mia convinzione sulla effettiva esistenza di Atlantide… non come mondo Utopico ma come evidenza di ben altro concetto sulla evoluzione della nostra attuale civiltà.
    La STORIA , quella cosa che è tale perché “ documentata”, nasce con l’avvento della scrittura…così ci insegnano i nostri Dotti… tutto ciò che c’è prima è LEGGENDA, per cui, tu affermi, la prima…è VERA la seconda .. un volo di fantasia.
    Ti rispondo con… la STORIA “ scritta “ nel 380 AVANTI Cristo…cioè… qualche giorno fa, che “ scrive “ antiche LEGGENDE … ( come le chiami tu ). Invero, “ scrive “ IL FRUTTO DELLA TRADIZIONE ORALE.
    Le scrive un certo Platone … discepolo di un certo Socrate… riportando la tradizione orale… ben dettagliata nei particolari, da parte di Crizia… nipote dell’ omonimo zio… discepolo di un certo SOLONE. (dal Crizia e dal Timeo di Platone . I testi integrali li trovi agevolmente anche su Internet ).
    Autori ben riconosciuti universalmente come la massima espressione della CULTURA GRECA di quei tempi…da cui deriva tutta la nostra. Autori, per cui, indiscutibilmente, autorevoli e attendibili.
    Crizia ( da cui il nome del Dialogo ) espone.. la tradizione orale…
    “ Se abbiamo sufficiente memoria e avremo riferito più o meno ciò che sia stato detto dai sacerdoti e riportato qui da Solone, io sono più o meno sicuro che a questo uditorio daremo l'impressione di aver svolto adeguatamente i nostri compiti ( di perpetuare la memoria storica ). Questo dunque è ciò che bisogna fare e non indugiare oltre. Per prima cosa ricordiamoci che in totale erano novemila anni [10] da quando, come si racconta, scoppiò la guerra tra i popoli che abitavano al di là rispetto alle Colonne di Eracle e tutti quelli che abitano al di qua; e questa guerra bisogna ora descriverla compiutamente.
    A capo degli uni dunque, si diceva, era questa città (Atene ), che sostenne la guerra per tutto il tempo, gli altri invece erano sotto il comando dei re dell'isola di Atlantide, la quale, come dicemmo, [12] era a quel tempo più grande della Libia e dell'Asia, mentre adesso, sommersa da terremoti, è una melma insormontabile [13] che impedisce il passo a coloro che navigano da qui per raggiungere il mare aperto, per cui il viaggio non va oltre.”
    ( DAL Timeo CHE RIPORTA LE PAROLE DEL SACERDOTE EGIZIO) … “Perché dicono le scritture ( E SPECIFICA… SCRITTE NELLE SACRE PIRAMIDI …magari potremmo ancora ritrovarle visto che cerchi riscontri ) come la vostra città distrusse un grande esercito, che insolentemente invadeva ad un tempo tutta l’Europa e l'Asia, movendo di fuor dell’Oceano Atlantico. Questo mare era allora navigabile, e aveva un’isola innanzi a quella bocca, che si chiama, come voi dite, colonne d’Ercole. L’isola era più grande della Libia e dell’Asia riunite, e i navigatori allora potevano passare da quella alle altre isole, e dalle isole a tutto il continente opposto, che costeggiava quel vero mare. Perché tutto questo mare ( IL MEDITERRANEO ), che sta di qua dalla bocca che ho detto, sembra un porto d’angusto ingresso, ma l’altro potresti rettamente chiamarlo un vero mare, e la terra, che per intero l’abbraccia, un vero continente.
    ( ti pare che nel 340 potessero vederlo dal satellite o potessero inventarlo COSì BENE DA DESCRIVERE ESATTAMENTE LA POSIZIONE DELL’ AMERICA CHE ABBRACCIA L’OCEANO ?????? )

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  2. Ora in quest’isola Atlantide v’era una grande e mirabile potenza regale, che possedeva l’intera isola e molt’altre isole e parti del continente. Inoltre di qua dallo stretto dominavano le regioni della Libia fino all’Egitto e dell’Europa fino alla Tirrenia.
    Il sacerdote di Sais dice a Solone che “i navigatori allora potevano passare da quella alle altre isole, e da esse su tutto il continente opposto…” ( LA TUA IPOTESI VERIFICATA … 9.000 ANNI FA )
    Quest’ultima affermazione va considerata alla luce del momento storico in cui fu scritta o tradotta: ancora in età classica e sino al 1498 - non esisteva alcun “continente opposto” !
    Secondo la storia ufficiale, la terraferma americana non fu scoperta prima del terzo viaggio di Cristoforo Colombo, nel 1498, non tenendo conto degli insediamenti vichinghi fondati a Terranova intorno l’anno 1000 d.C. e delle popolazioni indigene che abitarono il continente negli ultimi 15.000 anni.
    Eppure Platone ( 340 a.c. ! ) sembra fare un chiaro riferimento alle Americhe, suggerendo di essere a conoscenza dell’esistenza di un continente dall’altra parte dell’Oceano Occidentale.
    E quanto al credere alle LEGGENDE.. mi piace risponderti con le parole che il vecchio saggio sacerdote egizio ( parente di quelli che tu ritrovi in America ? ) disse… al SAGGIO SOLONE Ateniese in visita diplomatica in Sais …rispetto alla chiave di lettura del MITO di Fetonte dandone la giusta lettura… MODERNAMENTE scientifica… ( dal TIMEO… pensa al periodo in cui viene detta…ha dell’incredibile )

    “ FORONEO, detto il primo, di Niobe, di Deucalione e Pirra, come camparono appresso il diluvio; e annovera le generazioni loro, e si studia, rammemorando i tempi, mettere a ragione gli anni degli avvenimenti
    de' quali egli favella. E uno molto vecchio de' sacerdoti, gli disse cosí: - O Solone, Solone, voi Greci siete sempre fanciulli; un Greco non è mai vecchio -. Ed egli, ciò udendo, disse: - Come di' tu questo? - Rispose: - Tutti siete giovani dell'anima, imperocché in essa non avete serbato niuna vecchia opinione di tradizione antica, e niuna dottrina canuta per il tempo. La cagione di ciò è questa: ei ci furono e saranno molti e diversi sterminii di uomini, grandissimi quelli per fuoco e acqua, da meno quelli per le altre innumerabili cose. E veramente quello che si dice appresso voi, Fetonte, figliuolo del Sole, una volta aggiogato i cavalli al carro del padre, e montatovi su, non sapendo carreggiare la strada, avere arso ogni cosa sopra la terra, morendo egli di folgore; questo a forma di favola.
    Il vero poi è lo dichinamento degli astri che si rivolvono per lo cielo attorno alla terra, e lo incendimento di tutte le cose sopra la terra per molto fuoco.
    ( ALLA FACCIA DELLA FANTASIA e della invenzione poetica ) …

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  3. ( ALLA FACCIA DELLA FANTASIA e della invenzione poetica ) …
    Piú allora periscono quelli che abitano in su le montagne e in alti luoghi aridi, che non quelli appresso al mare od ai fiumi; ma noi, il Nilo che bene è salvatore nelle altre distrette, campa ancora di questa, sciogliendosi dalle ripe e inondando. E allora che diluviano la terra gli Iddii, si salvano quelli di su le montagne, i bifolchi e i pastori; là dove gli abitatori delle vostre terre portati sono dai fiumi dentro del mare: ma in questa contrada né allora, né le altre volte, mai da su non ruina
    l'acqua nella campagna; per lo contrario, di giú levasi ella naturalmente, e sí allaga. E però si dice che serbate sono qua le memorie delle antichissime cose, da poi che sempre, alle volte piú e alle volte meno, è umana semenza in tutt'i luoghi de' quali non la discaccino verni crudi o caldi distemperati. Per questo, ogni bella cosa grande o in qual si voglia modo notabile appresso voi intervenuta, o qua, o in altri luoghi, la quale noi avessimo conosciuto per fama, tutto registrato è infino dall'età antica e serbato qua nei templi.
    Ma i vostri avvenimenti, e quelli degli altri, sono ogni volta registrati di fresco nelle scritture e negli altri monumenti che a repubblica si convengono; e novamente a usati intervalli di anni, sí come un morbo, scoppia, ruinando su voi, la fiumana di cielo, e lascia di voi quelli selvaggi di muse: sicché tornate da capo come giovini, non sapendo nulla di tutti gli avvenimenti di qua, né di quelli presso di voi, che furono negli antichi tempi. Onde, o Solone, quello che hai narrato ora tu delle generazioni vostre, quasi differisce poco dalle novellette dei fanciulli; imperciocché voi non ricordate che uno solo diluvio della terra, là dove furono molti per lo passato; e cosí non avete pure nuove che vissuta sia nella vostra terra la piú bella e buona generazione di uomini che mai si vedesse, de' quali siete usciti, tu e tutta la cittadinanza, del piccol seme salvato; e vi mancan le nuove per ciò che di quelli sopravvanzati molte generazioni finiron la vita loro muti di lettere.”

    E perchè non pensare che …abbiamo DAVVERO “ perso la memoria” della precedente Civiltà…di cui noi siamo… la “nuova “ rigenerazione dopo la catastrofe ? e che Atlantide… è solo un tassello…di quel mondo ( del nostro emisfero ) di cui abbiamo perso la memoria ?.
    Crizia DESCRIVE PURE L’ORIGINE DEI “MODERNI “ ATENIESI ( QUELLI DEL 340 A.C.) … e pure l’ ANTICA CIVILTA’… ( origine della religione Greca ???? )
    “E tra questi stessi popoli dobbiamo dare la priorità, nel racconto, a quelli che abitarono qui.
    Gli dèi infatti un tempo si divisero a sorte tutta quanta la terra secondo i luoghi - non per contesa: [14] sarebbe difatti un ragionamento non giusto pensare che gli dèi ignorino ciò che conviene a ciascuno di loro e che poi, conoscendo ciò che conviene meglio ad altri, avessero cercato di procurarselo per se stessi a forza di contese - ottenendo dunque con sorteggi di giustizia ciò che era loro gradito, prendevano dimora in quelle regioni e, dopo esservisi stabiliti, come i pastori le greggi, ci allevavano beni propri e proprie creature, senza usare violenza sul corpo con la forza fisica, come i pastori che conducono al pascolo le bestie sotto i colpi della sferza, [15] ma nel modo in cui, in particolare, si tratta un animale docile, guidando da poppa, attaccandosi all'anima con la persuasione come un timone, secondo il loro disegno: in questo modo guidavano e governavano tutto il genere umano.

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  4. modo guidavano e governavano tutto il genere umano.
    Gli dèi, avendo dunque ottenuto in sorte chi questi luoghi chi altri, li amministravano. Efesto e Atena, [16] che hanno una natura comune, sia in quanto fratello e sorella nati dallo stesso padre sia in quanto pervenuti al medesimo fine per il loro amore della sapienza e dell'arte, così ricevettero entrambi un unico lotto, questa regione, come congeniale e naturalmente adatta per la virtù e il pensiero, e avendovi fatto nascere come autoctoni [17] uomini virtuosi, stabilirono nella loro mente l'ordinamento politico;
    i loro nomi sono conservati, ma le loro opere a causa delle distruzioni dei successori e per la lunghezza del tempo trascorso, sono svanite. Infatti la stirpe che sempre sopravviveva, come si è detto precedentemente, [18) rimaneva montanara e illetterata, e conosceva solo per sentito dire i nomi dei signori di quella regione e, oltre a questi, poche delle loro opere. Essi dunque, si accontentavano di assegnare questi nomi ai figli, ma ignoravano le virtù e le leggi dei predecessori, tranne alcune oscure informazioni su ognuno di loro e trovandosi, essi e i loro figli per molte generazioni, sprovvisti dei beni di necessità, rivolgendo la mente a ciò di cui mancavano, e a questo dedicando inoltre i loro discorsi, non si curavano dei fatti avvenuti nei tempi precedenti e anticamente.
    Il racconto e la ricerca degli avvenimenti antichi infatti entrano nelle città insieme con il tempo libero, quando si comincia a vedere qualcuno già rifornito dei beni necessari per vivere, prima no. Così i nomi degli antichi si sono conservati, senza il ricordo delle loro opere. Dico questo basandomi sul fatto che tra le moltissime imprese che appunto si ricordano associate ai nomi di ciascuno, di Cecrope, Eretteo, Erittonio, Erisittone [19] e degli altri eroi anteriori a Teseo …. “
    O vogliamo parlare di Meròpide ?
    che vuol dire «di Merope»; e Merope era una delle Pleiadi, le stelle in cui furono trasformate le sette figlie di Atlante, dette anche, in quanto tali, «Atlantidi». Per cui «Meròpide» equivale in pratica ad «Atlantide» formato da sette isole e “ volate nel cielo “ con visione poetica al posto dell’inabissamento da terremoto ?
    NON LO DICO IO… lo scrive Teopompo di Chio, altro storico greco (ca. 378 - ca. 304 a.C.).
    In uno dei suoi frammenti, trasmessici dopo 500 anni dallo storico e naturalista romano Eliano, racconta di una narrazione che Sileno fece a Mida, re deI Frigi su un’altra ..invasione …
    “L’Europa, l’Asia e l’Africa sono isole, circondate dall’Oceano: vi è solo una terra che si possa chiamare continente, ed è la Meròpide, che si trova al di fuori di questo nostro mondo. La sua grandezza è enorme.
    E ci descrive pure come eravamo NOI … (…) “ Una volta decisero di passare in queste nostre isole: attraverso l’Oceano, con migliaia e migliaia di uomini giunsero presso gli Iperbòrei ( Inghilterra ? ) Ma, avendo saputo che questi erano considerati il popolo più felice tra noi, considerate le loro misere condizioni di vita, ritennero inutile procedere oltre.”
    FANTASIE o forse…non sappiamo…semplicemente.. leggere ? Forse la nostra evoluzione…andrebbe riletta.
    AD MAJORA…CIAO

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  5. Caro ed erudito Anonimo (per il pubblico, ma non per me) con il tuo dotto saggio, non hai spostato le mie convinzioni da autodidatta (molto) modestamente acculturato che, cominciando a lavorare prima dei 16 anni non ha avuto la fortuna di studiare o leggere Platone e tutti gli altri grandi da te citati. Rimane il fatto che, secondo me, gli antichi naviganti che AVREBBERO raggiunto l'America importando il nome nahuátl di Aztlán, divenuto poi Atlas e Atlantico, POTREBBERO aver fornito informazioni su quel continente nel modo che ho espresso, tenendo presente che la tecnologia di allora era basata solo sui 5 sensi fisici e magari qualche altro virtuale come il senso dell'orientamento o quello dell'umorismo. È anche noto che i naviganti sono sempre stati molto fantasiosi nel fare i loro racconti "arricchendoli". Pertanto non escludo che possano aver raggiunto l'America, ma non la fantasiosa Atlantide. Tanto per fare un paragone con altri Dotti che conosci sicuramente meglio di me, è come credere alle sirene, maghe e ciclòpi descritti fantasiosamente da Omero assieme alla realtà storica dell'assedio di Troia. Rimane il fatto che, a questo punto, ciascuno rimane con le sue opinioni. Aiòòòò

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    1. Caro " ilvecchioeilmare" adoro le leggende. Su loro si può dire tutto e il suo contrario. Insomma Sora Fantasia (dote che adoro) ci sguazza alla grande. E per mille cose "contro" la loro veridicità, se ne trovano altrettante "pro". Personalmente io credo in un continente scomparso che abbia fatto da "ponte" in modo più facile e sicuro tra il Vecchio e il Nuovo continente (è a metà strada che immagino la sua collocazione). Perché mai con tanti sconvolgimenti tettonici che si sono succeduti dalla notte dei tempi fino ad oggi, non si possa considerare possibile un evento di portata immane che abbia cancellato una gran parte di terra emersa nell'oceano Atlantico? Come disse il Conte.... Che mai sarebbe la vita senza i sogni, Contessa?
      :-)))
      PS Complimenti a te ai tuoi ospiti per aver stuzzicato con grande bravura la mia fantasia sul tema. :-)) Bon Ton

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    2. Caro Bon Ton, grazie per il tuo intervento secondo me il "ponte" c'era qualche centinaio di milioni di anni fa quando esisteva "Gondwana". Non penso che grandi avvenimenti tettonici avvenuti a memoria d'uomo possano essere accaduti senza lasciare la minima traccia, in ogni caso sono d'accordo col Conte e con te, passi il bisticcio: sognare è bello non costa niente e nessuno può vietarlo.

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