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domenica 23 novembre 2014
sabato 22 novembre 2014
venerdì 21 novembre 2014
Prossimo il 42° anniversario de La Nueva Trova Cubana
Pubblicato da Clodoaldo Parada su Face Book
Queridos amigos, el 2 de Diciembre de 1972 fue la
fecha en que se fundó en la ciudad de Manzanillo, el Movimiento de la Nueva
Trova Cubana. Insospechado era entonces pensar que 42 años después, dicho
Movimiento fuera considerado como uno de los hechos artísticos más importantes
dentro de la canción de habla hispana del pasado siglo.
De aquel puñado de jóvenes trovadores, sólo unos pocos lograron traspasar con
sus canciones las fronteras de la isla y llevar, en nombre de todos, aquella
bandera artística en la cual creíamos y en la que todavía hoy algunos creemos.
Es por eso que el próximo sábado 6 de diciembre, ofreceré un recital en Uhlalá Cafe Concert de esta ciudad de Santa Fe, donde interpretaré canciones de los más conocidos trovadores cubanos y de otros que no son conocidos por el público internacional, pero que dejaron canciones fundamentales en el quehacer trovadoresco cubano.
Será también un recuento de vivencias y anécdotas, pues muchos de los interpretados son personas con las que me unen lazos de amistad casi añejos.
Habría mucho para cantar en una noche así, pero yo los espero con sólo un puñado de canciones que creo sean suficientes para describir lo que dejaron como legado a las músicas nuestras, aquel grupo de jóvenes que una vez fundaron lo que fue el Movimiento de la Nueva Trova Cubana.
Nos vemos el sábado 6 de diciembre en Uhlalá.
Un abrazo cubano a todos.
Es por eso que el próximo sábado 6 de diciembre, ofreceré un recital en Uhlalá Cafe Concert de esta ciudad de Santa Fe, donde interpretaré canciones de los más conocidos trovadores cubanos y de otros que no son conocidos por el público internacional, pero que dejaron canciones fundamentales en el quehacer trovadoresco cubano.
Será también un recuento de vivencias y anécdotas, pues muchos de los interpretados son personas con las que me unen lazos de amistad casi añejos.
Habría mucho para cantar en una noche así, pero yo los espero con sólo un puñado de canciones que creo sean suficientes para describir lo que dejaron como legado a las músicas nuestras, aquel grupo de jóvenes que una vez fundaron lo que fue el Movimiento de la Nueva Trova Cubana.
Nos vemos el sábado 6 de diciembre en Uhlalá.
Un abrazo cubano a todos.
Principio del formulario
Corrispondenza col sig. Angelo Colnaghi
Con il consenso del sig. Angelo Colnaghi trascrivo lo scambio epistolare avuto, nel caso l'argomento possa interessare qualche altro lettore.
Egr. SIg. Vecchio,
secondo la sua opinione è ipotizzabile, una volta lì, alll'habana o in cuba, dedicarsi (esclusivamente o non solo) con profitto ad attività intellettuali nell'ambito della comunicazione, dell'educazione e del sociale?
Come si gestiscono i rapporti con la gente o con le autorità per chi straniero è, ma turista non è?
Ringrazio di antemano se ci sarà una risposta (dato che ho letto alcuni suoi commenti dal suo eccellente blog risalenti al 2007 o giù di lì)
Sinceri Saluti
Angelo
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Egregio Signor Angelo,
innanzitutto la ringrazio per la visita e il giudizio positivo al mio blog. Riguardo a quello che mi chiede, secondo me e per l'esperienza acquisita, non credo sia molto facile inserirsi con profitto nel mondo intellettuale dell'Isola se non si hanno delle "credenziali" date da militanza o sostegno alla Revolución...Per svolgere un'attività di tipo giornalistico o simile ci vuole l'autorizzazione del Ministero degli Esteri. Nel mio caso (ed altri) i blog sono, giustamente, considerati attività strettamente personali e fino a che non creano problemi all'interno sono accettati. Non mi è del tutto chiaro il senso di ciò che lei definisce "chi turista non è". Così come non mi è chiaro l'oggetto della sua mail...Se lei ha un permesso di residenza non ha grandi difficoltà, questo sì, a contattare intellettuali e persone pubbliche. Sempre a titolo personale e non per eventuali editrici.
Spero di essere stato chiaro nell'esprimere il mio punto di vista e in caso non fosse così, sono a sua disposizione. Magari aprendo un dibattito sui commenti del blog (con firma anonima o pseudonimo, se lo preferisce) dal momento che potrebbe interessare anche altri lettori.
cordiali saluti. Aldo Abuaf.
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Gentilissimo Sig. Aldo,
mi scuso per la "demora" ma mi trovo in una situazione di stallo, nel senso che ero d'accordo con due amici di qui di fare un viaggio esplorativo a Cuba, con l' obiettivo di massima di imbastire un progetto di vita, ma l'ipotesi appare tramontata. Io vivo a Busto Arsizio, località assai conservatrice, dove tanti vorrebbero andarsene ma nessuno "può" farlo. Non sono mai stato a Cuba, in passato annovero due periodi di vita trascorsi in Sudamerica, anche "exitosi" da un certo punto di vista. Dubito però che la metropoli e il centro commerciale come luogo di incontro siano la mia utopia o il mio habitat ideale. Io ho fame di relazioni, di costruire progetti e, nel frattempo, di sottili e garbate emozioni da vivere, condividere e cose così
Gutierrez l'avevo letto tempo fa, adesso sto leggendo un po' Cuba Libre di Yoani Sanchez e "Adios Fidel" di un giovane cubano che pubblica in Italia. Disegnano una realtà cruda, al quale un po' ci sono avvezzo, ma che sinceramente non vorrei rivivere, o magari vivere con umana compartecipazione ma con il distacco di chi deve necessariamente costruire qualcosa di bello e di utile, per sé e per i propri compagni di ventura o di cordata.
In sintesi sono due le cose che le chiedo, la prima perché non ho avuto una chiara risposta, ovviamente in base alla sua personale esperienza:
come si vive a Cuba?
E la seconda, da navigato ed esperto pescatore e giornalista qual è, come si può costruire dal nulla una rete, fatta di buone maglie, e pescare bene senza essere arpionato o troppo spolpato?
I miei più cordiali saluti
Angelo Colnaghi
ps: Non avendo conoscenza di Cuba, non so cosa possa apportare attualmente al blog, ma in futuro lo farei volentieri
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Egregio Sig. Angelo,
nessun problema per la "demora". Per il suo "progetto", come le dicevo le relazioni interpersonali a carattere privato non sono difficili, quelle a carattere professionale invece hanno regole abbastanza strette.
La letteratura lascia il tempo che trova, secondo chi la scrive. Gutierrez descrive un'Avana più cruda e per certi aspetti reale, ma che riguarda solo una parte marginale dei suoi abitanti. Yoani, non la seguo, la leggevo dall'Italia ai suoi inizi che mi sembravano buoni anche se diceva cose abbastanza ovvie e scontate. In seguito credo sia stata un po' presa dal delirio della "dissidente" a tutti i costi (alti sembra), tanto è vero che l'ha abbandonata anche il suo ex mentore e traduttore ufficiale Gordiano Lupi. L'altro giovane non so chi sia né cosa possa scrivere. Se ha la possibilità di trovarli le consiglio di leggere testi di Leonardo Padura Fuentes e specialmente, Senel Paz che descrivono una Cuba più reale anche con accenni critici, ma non strumentali.
Dire "come si vive a Cuba" è un po' allargarsi...come si vive a busto Arsizio?
Innanzitutto, come detto in altre parti del blog, non è facile ottenere una residenza e senza la stessa i costi lievitano...
La mia personale esperienza è abbastanza atipica perché io frequento Cuba dal 1978 e all'inizio ero animato dalla spinta ideologica che non mi faceva patire le grandi carenze dell'epoca, senza paragone con quelle di oggi. Col tempo mi sono "aplatanado", come si dice qua e oggi faccio buon viso a cattiva sorte avendo una residenza che mi consente di vivere decorosamente con la mia modesta pensione italiana (33 anni e 6 mesi di contributi, su 49 di lavoro).
In sostanza, a Cuba come in ogni parte del mondo, si vive bene o male secondo il proprio metro di misura. Tappandosi un po' il naso e con un reddito nemmeno eccessivamente alto si può anche viverci, se si ha un reddito superiore e quindi la possibilità di muoversi nell'area (USA, Messico, Dominicana eccetera) per procurarsi quello che non si trova qua, se e quando ne valga la pena e unendo l'utile al dilettevole di un po di turismo "fuori casa", ancora meglio.
Tra le difficoltà maggiori per chi è abituato al "mondo esterno" vi è l'uso caro e limitato di internet e l'assoluto divieto di avere un'antenna parabolica in una casa privata (diplomatici a parte).
Tutto ciò viene compensato, per chi ha sensibilità in questa direzione, dal contatto umano che pur non essendo più "quello di una volta" anche qua, è sempre indiscutibilmente superiore a quello a cui si è abituati nel "primo mondo" e anche in molti altri paesi del secondo e terzo...certo, il rischio di cadere nella mani sbagliate esiste. Napoli del dopoguerra docet.
Penso che comunque un viaggio "esplorativo", se non si hanno altre mete, possa valere la pena anche se non ci si può rendere conto di tutto in un tempo limitato. Non ho ancora capito "tutto" nemmeno io dopo oltre 30 anni. E molti cubani dicono lo stesso...
In merito agli apporti al blog, intendevo dire che interventi come questi suoi potrebbero apportare interesse se fatti come commenti o se mi autorizza, visto che nella presente ci sono maggiori dettagli "identificativi", potrei pubblicarla come l'altra, più "anonima". Naturalmente anche con la mia risposta.
Spero, questa volta, di esse stato più esauriente, come lo è stato lei nel formulare le richieste d'informazione.
Sono comunque sempre qua...Cordiali saluti. Aldo Abuaf.
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giovedì 20 novembre 2014
Nuova finestra di chat
Ho dovuto cambiare le finestra di chat perché la precedente funzionava con la piattaforma "java" e con "adobe flashplayer" entrambi i plugin non sono aggiornabili da Cuba e pertanto non si apriva più. Il mancato aggiornamento di questi programmi mi impedisce anche di accedere ad altri siti. Giusto perché il Governo nordamericano voglia facilitare l'accesso alle notizie e far circolare le idee...
mercoledì 19 novembre 2014
martedì 18 novembre 2014
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