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venerdì 25 novembre 2016

Ingredibbileeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!

Sono dovuto arrivare in Europa per recuperare il mio account per gestire il blog che spero riprenda al mio ritorno a Cuba (o forse anche prima). Chiedo scusa ai lettori ma, forse non è stata tutta colpa mia...

sabato 22 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BRAGOZZO: pantalone rustico

giovedì 20 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BRACA: mutanda, pantalone

martedì 18 ottobre 2016

Apagones, che passione

La settimana scorsa, quasi ogni giorno, abbiamo avuto un black aut di corrente che durava dalle due alle 5 ore circa, ieri invece "solo" 10. Si tratta di lavori di manutenzione, senza preavviso naturalmente. Oltre alla sostituzione di pali di sostegno, trasformatori e cavi, si aggiungono periodicamente i lavori di potatura degli alberi per limitare eventuali danni da uragani e trormente e io continuo a chiedermi come mai si insiste con le linee aeree, sia di luce che di telefono, in una zona prediletta dagli eventi estremi. In quanto a internet, per almeno 16/18 ore al giorno: "c'è congestione sulle linee" come annuncia un bel messaggio registrato con musichetta di sottofondo oppure la linea cade dopo qualche minuto, mentre uno sta leggendo o scrivendo. Che gioia! 

Dizionario del mare per lupi di terra

BRACCIO: arto superiore, se "falso" è da borsaiolo

domenica 16 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BOZZELLO: piccolo ematoma cusato da contusione

sabato 15 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terra

BOZZA: prima tiratura di un testo da correggere e passare alla stampa

venerdì 14 ottobre 2016

Dizionario del mare per lupi di terrra

BOROSA: può esssere "vecia" per un alpino raffreddato che la tiene di riserva

giovedì 13 ottobre 2016

Dario Fo, un'altro grande ci lascia

Proprio ieri ho pubblicato uno scorcio di ricordo della settimana che ho, in parte condiviso con Dario Fo e famiglia. Oggi mi è arrivata la notizia della sua scomparsa o che è “andato avanti” come suol dire il mio ex collega Gianfranco Peletti, con un’espressione che alleggerisce la drammaticità dell’evento.
Immagino che fonti e persone molto più autorevoli abbiano, o stiano per farlo, pubblicato “il coccodrillo” riguardante la vita e opera del grande artista e Premio Nobel per la Letteratura. Da parte mia, oltre al grande piacere e onore di averlo conosciuto, ricordo quando ero bambino e ascoltavo un programma radiofonico, di cui non ricordo il nome, nel quale faceva sketch con il suo collega e amico Franco Parenti altro grande, col quale ha condiviso lunghi anni di attività teatrale. Ricordo vagamente anche qualche film vagamente neorealista e di “bocca buona” interpretato assieme alla sua adorata Franca e sinceramente, almeno dal punto di vista fisico, mi sembrava fosse davvero una strana coppia. Evidentemente, invece, c’erano cose ben più profonde e importanti che legavano quel tipo bruttino, magro, allampanato e con i denti da coniglio a quella bionda esplosiva, la “Marilyn Monroe dei poveri”, naturalmente di allora.
Nella sua lunga vita dopo aver scelto di percorrere una propria strada, senza peraltro terminare l’amicizia, affetto e stima personale con Franco. Cominciò a scrivere e interpretare testi sempre più impegnati. Ebbe anche un lungo periodo di collaborazione con Enzo Jannacci, col quale compose molte canzoni milanesi, interpretate, fra i tanti, anche da Cochi e Renato coi quali collaborò anche nei loro testi surreali e strampalati.
A lui si deve anche il salvataggio e la riutilizzazione della Palazzina Liberty dell'ex Ortomercato, guarda caso, diventata poi roccaforte della destra che a suo tempo voleva abbatterla.
Senza dubbio la sua opera maggiore rimane il “Mistero buffo”, portato sulle scene di tutto il mondo e sempre aggiornato col passare dei tempi. Parte del testo era in legnanese abbastanza stretto, per cui alcuni dettagli erano difficili da capire anche per i milanesi. Ma erano proprio dettagli. La mimica e il “gramelot” utilizzato, rendevano comprensibile l’insieme dell’opera anche a chi parla lingue distanti dalle radici latine.
Anche lui, come molti grandi, fra i quali il principe Antonio De Curtis iniziò dalla gavetta e dalla fame, con un tipo di comicità molto semplice e ingenua, probabilmente adatta ai tempi.
Poi fu maturando sempre più, nella sua arte e nella sua vita rivolta all’aiuto dei più sfortunati con scelte, a volte estremiste che non condividevo, ma che segnano il profilo della sua grande umanità.

Non mi resta che salutarlo con una frase storica che era il tormentone del suo duetto radiofonico con Franco Parenti, ciao Dario: “poer nanu”.

mercoledì 12 ottobre 2016

Raggiunti i tre milioni di visitatori a Cuba

Alla fine del mese di settembre scorso, si sono raggiunti i tre milioni di turisti che hanno visitato Cuba, si conta di arrivare a 3,7 entro la la fine del 2016. E dire che il "grosso" dei nordamericani non può ancora venire...nel frattempo si aprono nuovi mercati e si aggiungono linee aeree straniere che operano su Cuba. Una delegazione del Ministero del Turismo si trova attualmente in Italia per promuovere il "prodotto" in uno dei maggiori mercati emissori.