Scattata, da me, nell’aprile 1989 al Palacio de la Revolución in occasione della firma dell’ultimo accordo Cuba-Urss, in occasione della visita di Gorbachëv. Dietro di lui il Ministro degli Esteri Eduard Shevarnadze e a destra in secondo piano Carlos Rafael Rodríguez, all’epoca Presidente della Repubblica, fra le altre personalità invitate.
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martedì 20 aprile 2021
venerdì 16 aprile 2021
Altra svolta epocale nella Storia di Cuba
Dal corrispondente del Manifesto all'Avana:
L'AVANA • L’isola, nella morsa di crisi economica, pandemia, bloqueo anche
con Biden e nodi politici, cambia dirigenza: dai leader della rivoluzione di
Fidel alla generazione post-1959
Cuba, la sfida del congresso del Pcc, Raúl
Castro non sarà più segretario
Raùl Castro
Roberto Livi4 m
L'AVANA
Per I’urgenza dei temi e dei problemi che deve
affrontare, l’VIII Congresso del Partito comunista cubano che inizia oggi è
destinato a rappresentare un evento storico per l’isola. È il parere diffuso
tra i principali analisti e intellettuali dell’isola, dissenso compreso.
La rinuncia di Raúl Castro alla sua ultima carica,
quella di primo segretario del Pcc, segna la conclusione della fase di
transizione della dirigenza del paese dai leader (ultraottantenni) della
rivoluzione di Fidel alla «generazione nata dopo il 1959». La quale, secondo il
noto commentatore televisivo Humberto López, «dovrà ricoprire ruoli
importanti».
Per la prima volta in sessant’anni nessun membro della famiglia Castro occuperà un posto di potere.
L’unica personalità pubblica che porta questo cognome, è Mariela, figlia minora
di Raúl: deputata dell’Assemblea nazionale del Poder popular, è nota
principalmente per il suo lavoro nella società civile come direttrice del
Centro nazionale di educazione sessuale (Cenesex).
Il pensionamento di Raúl Castro però era una
decisione annunciata già nel 2018, quando indicó come suo Delfino alla
presidenza della Repubblica Miguel Díaz-Canel. Al quale, come è ufficiosamente
annunciato da settimane, lascerà anche la carica di primo segretario del
partito. Per il resto vi sono solo speculazioni su chi ne seguirà l’esempio (e
l’indicazione) lasciando la propria carica.
Una delle figure principali è il secondo segretario, José Ramón Machado Ventura, novantenne
braccio destro di Raúl e di fatto il dirigente che controlla l’apparto di base
del partito in tutto il territorio. Altro personaggio storico dell’Ufficio
politico chiave per i prossimi equilibri al vertice del partito è il Comandante
della rivoluzione, Ramiro Valdés, 88 anni, attuale primo vicepremier e che
alcuni analisti vedono come un contrappeso al crescente ruolo dei militari nel
Pcc.
Lo straordinario e complesso scenario nazionale e
internazionale nel quale si svolge il Congresso – una grave crisi economica
resa ancor più drammatica dall’aggressività della terza ondata del Covid-19; la
sostanziale continuità della línea aggressiva di Donald Trump adottata
dall’attuale presidente degli Usa, Joe Biden; l’evoluzione sempre più complessa
e plurale della società cubana e l’emergere di una frattura del consenso
politico interno – indica che dai nuovi equilibri del vertice del Pcc dipenderà
il futuro prossimo dell’isola.
Secondo la nuova Costituzione del 2019, infatti, il partito comunista rappresenta non solo
l’unica organizzazione politica ammessa, ma anche la «forza politica». Al
dibattito dei tre giorni del Congresso e alla (almeno in parte) nuova direzione
del Partito che ne sarà l’espressione spetta dunque il compito di dare risposte
alla drammatica crisi. E a quelle che, secondo vari analisti, come il professor
Fabio Fernández Batista, sono le principali aspettative dei cittadini.
Sul piano económico, vi è una richiesta generale
perché siano portate a termine senza pause le riforme varate proprio
dall’allora presidente Raúl nei precedenti congressi – i cosidetti «Lineamenti»
(del 2011) e «la Concettualizzazione» (del 2016) del modelo económico cubano –
per dare concretezza all’aspirazione a un «socialismo prospero e sostenibile».
E soprattutto alle aspettative dei cittadini di verificare nella quotidianità
un salto qualitativo delle loro aspirazioni a una vita migliore.
Da quattro mesi è in
corso la Tarea Ordenamiento, una reforma monetaria, cambiaria e economica che
rappresenta solo una parte del complesso delle riforme progettate e necessarie.
Gli esiti per ora non sono quelli sperati, l’inflazione è superiore al previsto
con costi molto alti dei generi di prima necessità, mentre l’apertura di negozi
in dollari statunitensi ha allargato la forbice sociale. Gli stimoli per
favorire un aumento della produzione e la sostituzione delle importazioni non
funzionano come previsto. Specie nel settore strategico dell’agricoltura, il
cui ministro è stato sostituito proprio alla vigilia del Congresso.
La relativa chiarezza programmatica dell’impulso
riformatore voluta da Raúl contrasta con la lentezza della sua messa in marcia:
dopo dieci anni una buona parte del pacchetto di riforme deve ancora vedere la
luce. Segno evidente di un settore burocratico-conservatore del partito e dello
Stato che resiste ai cambiamenti.
Questa situazione si
riflette anche nelle relazioni tra la popolazione e il Pc. Secondo i dati a
disposizione del 2016, sarebbero 670.000 i militante del Pcc di fronte a una
popolazione di 11,3 milioni. Rinnovare la direzione del partito con persone che
appoggino apertamente le riforme è una misura indicata da alcuni analisti per
rafforzare il dialogo e l’interazione con la base del Pcc.
A livello político si delinea la richiesta di
coniugare la «continuità» (assieme all’«unità» è la parola d’ordine del
Congresso) con un approfondimento della democrazia partecipativa inerente al
socialismo cubano e prevista dalla Costituzione.
venerdì 9 aprile 2021
Per accedere ai libri
Per poter accedere e scaricare gratuitamente i libri, cliccare sulle immagini relative, a sinistra.
giovedì 8 aprile 2021
Veterani del Turismo a Cuba
Ho avuto il piacere di essere ammesso al gruppo di FB Veteranos del Turismo en Cuba, dove si possono ritrovare persone e luoghi che non si vedono anche da molti anni.
martedì 30 marzo 2021
Questa è la democrazia
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/29/Italia-ingrata-vota-a-favore-delle-sanzioni-contro-Cuba-uno-schiaffo-in-faccia/6149262/
Il Governo di Unità Nazionale, telecomandato dalla destra che notoriamente difende i Diritti Umani, particolarmente quelli delle minoranze e delle donne, ha votato una risoluzione promossa dagli Stati Uniti d’America, dove fra gli altri Diritti Umani si ha quello di morire ammazzati andando a fare la spesa e si ha diritto di intervenire militarmente a con sanzioni contrarie a ogni norma internazionale, sostenendo il diritto di mantenere le sanzioni contro Cuba.
lunedì 29 marzo 2021
La rinascita del turismo a Cuba - El re nacimiento del turismo en Cuba
Español:
https://drive.google.com/file/d/1ca3lC6sIR_K38Cj0M1TtmFaeCYBnAdPG/view?usp=sharing
Italiano:
https://drive.google.com/file/d/11_xQIdD0hYKapVsB_CBmSL1Ra5hvpr8e/view?usp=sharing
Questi sono i link per accedere e/o scaricare il libro
venerdì 26 marzo 2021
Sorpresa e delusione
Sono rimasto veramente sorpreso e deluso che durante la fase ampliata di prova del vaccino Soberana 02 che coinvolge alcune zone dell’Avana, compresa Jaimanitas dove risiedo, sia stato escluso dallo screening in quanto straniero, seppure residente permanente con tutti I diritti e doveri dei cittadini cubani, escluso il voto, ma compresi gli altri servizi medici e sanitari gratuiti. Sarà che per diritto di cittadinanza il virus non mi potrebbe colpire? Non potrei contagiarmi e contagiare chi mi circonda? Forse, quando c’era Lui, non sarebbe successo.
sabato 20 marzo 2021
Domande ingenue o provocazioni
C’è ancora chi si domanda cosa c’entra il bloqueo con i medicinali, domanda ingenua, da disinformati o provocatoria? Al di là del fatto che un Governo o Regime piaccia o non piaccia, sia “buono” o “cattivo" secondo il punto di vista, sia democratico o totalitario, il fatto deterrente delle sanzioni rimane. Nel caso di Cuba durano da circa 60 anni con alti e bassi a seconda del Presidente in carica negli USA. Con Strunz si è raggiunto il massimo storico che non si è ancora alleviato col “democratico” Biden.
Non si deve essere degli Enrico Cuccia o Mario Draghi per
sapere o almeno immaginare che un Paese del Terzo Mondo già di per sé con
economia fragile indipendentemente dal Governo o Regime che abbia, ha enormi
difficoltà negli interscambi con l’estero e se a ciò si aggiungono le sanzioni
con strette finanziarie extra territoriali, strette creditizie, pressioni
economiche, politiche e diplomatiche su Paesi terzi, non è difficile tirare le
somme per sapere che il “bloqueo” influisce pesantemente su qualsiasi prodotto
o bene in commercio, dai generi
alimentari, agli articoli per la casa o per l’uso quotidiano alle medicine e
specialmente ai prodotti chimici per produrre princìpi attivi nelle ricerca per
finire al raffinamento del petrolio. OGNI sfera economica è toccata in modo
grave da queste sanzioni, nel caso specifico del “bloqueo”, mantenuto dagli Stati
Uniti d’America nei confronti di Cuba e che non sono, proprio per niente, un
provvedimento unilaterale per le diramazioni che hanno.
Se per eliminare questi provvedimenti si deve essere di
nuovo un neo colonia, i cubani, o la maggior parte di loro, fino ad oggi hanno
detto NO a rinunciare alla propria sovranità e indipendenza a costo di
sacrifici inimmaginabili nell opulento Mondo Sviluppato, al di là delle ristrettezze
create dalla Pandemia che a molti sembrano da Apocalisse e che i governanti
maneggiano in modo almeno strano vaccinando i cittadini per ordine d’età e non
per categoria di rischio di infettarsi e/o infettare il prossimo.
giovedì 18 marzo 2021
venerdì 12 marzo 2021
Quando si abusa della fede altrui
Negli Stati Uniti, particolarmente in Florida dove abbondano le sette cosiddette religiose i cui ”pastori” si arricchiscono come Cresi, durante le funzioni “religiose” alcuni di loro spargono voci allarmistiche che meriterebbero attenzione penale relative ai vaccini anti Covid-19. Allertano i loro seguaci dicendo che i vaccini sono degli “anticristo” che “provengono da feti abortiti” e anche “che contengono un microchip col quale il Governo sa sempre dove sei e cosa fai”.
Sono frutti della
“libertà” sbandierata dagli States, speriamo che non vengano di moda anche in
Europa, come molti altre manifestazioni più o meno “libertarie” arrivate da
oltre Atlantico.