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sabato 22 aprile 2023

Si stava meglio quando si stava peggio

 La crisi del carburante a Cuba non lascia intravvedere una via d'uscita. Le code sono immense e vengono dati i cartoncini con i numeri progressivi per l'attesa di "quando ci sarà". Intanto come era prevedibile, spunta il mercato nero con prezzi di 500 Pesos al litro contro quello ufficiale 30 della "especial" e 25 della "regular". Ma dove vanno a prendere questo carburante? Ovviamente chi ha scoperto che può guadagnare molto di più che andando a lavorare si "sacrifica" nelle code e poi succhia dal serbatoio la quantità che vuole rivendere. E' assolutamente vietato riempire recipienti extra al serbatoio del veicolo.

Per la serie si stava meglio quando si stava peggio, ricordo che fino all'avvento del Periodo Especial, parlo degli anni '80, la benzina veniva razionata e io avevo i buoni per l'acquisto di 120 litri al mese per la mia Lada 2105 di allora.
Perché, quindi, non si torna al razionamento? Poco o tanto carburante si abbia a disposizione almeno ci si regola e le code sarebbero molto più "umane". Misteri cubani.

giovedì 13 aprile 2023

ETECSA, il gigante nano

 Ogni mese la compagnia telefonica di Stato, Etecsa, lancia promozioni allettantiper chi riceve una ricarica telefonica all'estero che comprende anche il srvizio di internet nella modalità "Nauta Hogar" che è il sistema di navigazione su Internet con modalità ADSL. Peccato che con gli spropositati prezzi normali di attivazione e navigazione e una "garanzia" solo che si rivela solo virtuale, non si occupi di fornire il mercato, senza obbligo di gratuità che comunque dovrebbe essere compreso per il periodo di garanzia, di ricambi per accessori necessari e sembra, di frequente danneggiamento come gli "splitter" per la separazione dati/voce, costringendo alla scelta di navigazione o uso del telefono alternativamente ovvero senza il vantaggio ADSL che comunque il cliente continua a pagare se non vuole la disconnessione.

martedì 11 aprile 2023

Meditate gente, meditate

Questo articolo è apparso su un quotidiano della località toscana.ualcosa però non torna: o l'interessato non si è interessato, passi il gioco di parole, a suo tempo debito. Se come si dice è sposato (legalmente) ha sbagliato a non trascrivere tempestivamente il matrimonio ove la signora avrebbe automaticamente ricevuto la cittadinanza italiana e quindi non necissitava di visto. Queste cose le conosce perfettamente chi frequenta o risiede a Cuba. Se invece il matrimonio è "di fatto" e non legalizzato, la procedura per i cittadini cubani è sempre stata irta di ostacoli. Altro discorso è comunque l'attenzione umanitaria in caso di effettiva gravità.


Poggibonsese è bloccato a Cuba, la moglie necessita di cure urgenti. Negato il visto d’ingresso in Italia

Collegandosi con il sito ufficiale dell’Ambasciata Italiana non è stato possibile fissare l’appuntamento

Poggibonsi (Siena), 11 aprile 2023 – Odissea burocratica di un poggibonsese a Cuba. "Per un cittadino che si trova all’estero, l’Ambasciata del proprio Paese rappresenta un punto fondamentale nel caso abbia bisogno di aiuto - scrive - ma spesso accade che i servizi non siano accessibili, a meno che non si decida di sottostare a pratiche non del tutto lecite". La storia arriva da L’Avana, città nella quale Mario, nome di fantasia, originario della Valdelsa, si trova alle prese con ostacoli difficili da superare. Vive quasi stabilmente a Cuba, è sposato con una cittadina cubana, e per necessità di cure urgenti nel nostro Paese si è recato presso gli uffici consolari per richiedere il visto di ingresso per la moglie in Italia, in quanto ha bisogno di assistenza sia durante il viaggio che nella permanenza sul nostro territorio. Ha raccontato di essersi recato presso il Consolato in preda alla disperazione, perché "collegandosi al sito ufficiale dell’Ambasciata italiana a Cuba, il sistema continuava a fornirgli il messaggio che non erano disponibili al momento appuntamenti".

Non potendo ottenere un appuntamento via internet, ha tentato più volte di contattare per telefono il Consolato a L’Avana. Risultato? "Una linea sempre occupata o un risponditore automatico che invita a riprovare più tardi". Non sapendo cosa fare, considerata l’urgenza del caso, ha deciso di andare presso gli uffici consolari sperando di essere ricevuto oppure di avere un appuntamento. Il personale gli ha ripetuto che non era possibile e che per l’assistenza doveva continuare la procedura online. Nessuna sua richiesta è stata esaudita e così ha desistito. Allontanatosi di pochi metri dall’ingresso del Consolato, è stato avvicinato da un giovane. Mario ha spiegato la sua necessità e l’interlocutore candidamente ha risposto che "per 600 euro gli avrebbe procurato un appuntamento in Ambasciata in pochi giorni".

Il giovane che ha consigliato Mario aveva al petto un cartellino di una delle agenzie che a L’Avana si occupano di pratiche migratorie. "Non sappiamo come il tizio possa procurare dietro pagamento di 600 euro un appuntamento in Ambasciata. Ma soprattutto: è legale tale procedura?". Il poggibonsese chiude con un auspicio: "Speriamo che qualcuno dei funzionari italiani presso l’Ambasciata a L’Avana, oppure un funzionario del Ministero degli Esteri, possa dare spiegazioni".

 

venerdì 31 marzo 2023

Le disgrazie non vengono mai sole

Giovedì 16 marzo sono andato al Policlinico di Jaimanitas per degli esami di routine: sangue e urina. Quello del PSA non è stato possibile per mancanza di reattivo. Alla richiesta di quando potessi tornare al laboratorio per ritirare gli esiti degli altri esami mi è stato detto che loro sono un laboratorio di analisi e la distribuzione degli esiti viene fatta dal consultorio famigliare a cui li inviano (sic!).

Lunedì 20 mi sono recato al consultorio trovandolo chiuso per malattia della dottoressa (sic! sic!). Tornato lunedì 27 con la dottoressa guarita, la stessa mi ha detto che le mie analisi non erano arrivate, magari erano andate a un altro consultorio!!!!!

E che dipendeva dal fattorino, avrebbe chiesto al fattorino alla sua prossima consegna che avviene ogni lunedì, mercoledì e venerdì.

Oggi (venerdì) sono tornato e ho trovato chiuso. Forse era ora di pranzo. Il mio timore è che gli esiti vadano persi con due siringhe da 5 cc. di sangue (1 da 10 era introvabile), per l'urina non mi preoccupo tanto, solo per il vasetto..

Sempre oggi, un vicino che gentilmente si presta ad andare anche per noi alla "bodega" per i generi compresi nella "libreta" è stato inviato all'ufficio "Oficoda" che rilascia appunto questi documenti perché alla bodega è arrivata una lista di "libretas" con irregolarità nella quale figurava anche la nostra...dopo 6 anni che risiediamo a Jaimanitas e ci siamo sempre serviti del documento, la bodega ha bisogno di un nulla osta da parte di questo ufficio per darci quanto ci spetta. Lui si è recato all'ufficio arrivando alle 11.50 e trovandolo chiuso dato che è aperto dalle 8 alle 12...(quadruplo sic!!!!) al di là dell'inosservanza dell'orario ha senso che un ufficio pubblico lavori solo la mattina? lavorano solo loro? E gli altri?

Naturalmente la colpa è del "bloqueo".


lunedì 27 marzo 2023

Addio a Gianni Minà, amico dei famosi, meno della gente comune

 E' morto Gianni Minà, mi chiamava "Ghisa" a ricordo della mia antica professione. All'inizio degli anni '60 era venuto a Cuba per un servizio sulla neonata Rivoluzione, uscendo dall'albergo Habana Libre si imbatté in Fidel Castro, allora non ancora tanto "blindato" e gli strappò un'intervista su due piedi, un vero e proprio scoop. Poi si dimenticò di Cuba per molti anni fino a che negli '80 venne invitato, da degli impresari con cui collaboravo, a venire per fare un servizio sulla "Melagenina" un farmaco che allevia e in molti casi sconfigge la psoriasi. Per l'occasione ci conoscemmo e memore di quella sua grande intervista manifestò l'idea di tornare a dialogare con Fidel Castro, ma i tempi erano cambiati e la sicurezza del leader era al massimo di allerta. Non era facile arrivare a lui. Grazie all'aiuto della mia compagna di allora, direttrice del reparto di Animazione del Cinema Cubano ed ex moglie dell'allora influente Ministro della Cultura, Armando Hart Davalos, riuscì ad aprirsi il cammino per un nuovo incontro che ebbe una durata chilometrica e stabilì una relazione che la prima volta non ci fu.

Grande professionista realizzatore di innumerevoli servizi di fronte ai quali bisognava togliersi il cappello. Seppe coltivare le strade giuste e fu amico di grandi personaggi. Peccato che non lo fu con i semplici mortali. Nessuno è perfetto e tutti, prima o poi ce ne andiamo.

(Vedi anche post del 26 agosto e 2 settembre 2011).

venerdì 24 marzo 2023

Ma siamo una Colonia?

 Gli Stati Uniti VOGLIONO chiarimenti sul contratto stipulato tra la Regione Calabria e il Ministero della Salute cubano per l'incorporazione di personale medico dell'Isola nel sistema sanitario locale. Che i nordamericani abbiano il diritto di embargare chi e come vogliono può anche essere accettato, ma che facciano ingerenza in uno Stato Sovrano credo proprio di no.

sabato 18 marzo 2023

Oggi, 18 Marzo

Un giorno come oggi, del 1848, iniziavano le 5 Giornate di Milano.

domenica 12 marzo 2023

Fare le code inutili, sport nazionale non desiderato

 Giovedì scorso sono andato al supermercato di Flores, uno dei più vicini a casa mia, per vedere se sugli scaffali semivuoti ci fosse qualche lattina di materiale commestibile, acqua minerale o altre bevande.Appena arrivato ho visto all'esterno una coda inusuale, motivo? era arrivato il detersivo, genere pregiato anche da accaparrare per rivendere al nero. La coda per entrare era unica e quindi, non necessitando il prezioso bene con urgenza ho rinunciato.Possibile che oltre 60 anni di esperienza non abbiano insegnato a tutti gli amministratori o altri responsabili a dividere le code con ingressi scaglionati per evitare infiltrazioni che comunque sarebbero respinte dagli altri clienti?

 

 

venerdì 3 marzo 2023

Tomàs Miliàn o Thomas Milian, alias Monnezza

 Oggi compirebbe 90 anni, spigoloso e ruvido come il personaggio da lui creato a sua immagine e somiglianza, ma con un cuore d'oro: Tomás Milián, al secolo Tomàs Quintin Rodriguez, conosciuto come "Monnezza". Ha conquistato milioni di spettatori con i suoi polizieschi tragicomici. Ho avuto il piacere e l'onore di conoscerlo quando, dopo 56 anni di assenza, è tornato nella sua Avana ad assaporare i ricordi di una famiglia abbandonata e ormai scomparsa. Ha accolto l'invito, pressante, del regista Giuseppe Sansonna che lo ha convinto a questa rimpatriata per girare un documentario biografico su di lui.

I meno giovani qua lo ricordavano quando, nel 1952, lasciò l'Avana di Batista per cercare fortuna negli Stati Uniti. Giunto a New York riuscì miracolosamente ad iscriversi in quella prestigiosa "Università" che è l'Actors Studio dove l'accesso era rigorosamente selezionato   e si sedette vicino a una bionda esplosiva di nome Mary Jeane Mortenson Baker già attrice, ma non ancora famosa e a lui sconosciuta, che si era iscritta all'Actors per perfezionarsi, poi conosciuta come Marilyn Monroe. Dopo aver conseguito l'approvazione iniziò la carriera di attore, anglicizzando il suo nome in Thomas Milian che lo portò anche in Italia dove tra un personaggio e l'altro trovò quello vincente di Monnezza. Burbero dal cuore d'oro e ricco di sentimenti nascosti, come lui.

Era orgoglioso della sua data di nascita e a chi glie lo chiedeva diceva sempre sono del tre, tre del trentatrè. Ci ha lasciato nella sua casa di Miami dove era ormai un eremita.

Ciao Monnezza, è stato un vero piacere conoscerti.


88 anni

 Oggi compirebbe 88 anni Mikhail Gorbachëv, ultimo Presidente dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Uno Stato multinazionale di cui ha contribuito alla fine che comunque prima o poi sarebbe arrivata. Un'amalgama di Stati che o non avevano niente che vedere o erano addirittura in conflitto storico con la Grande Madre Russia che praticamente ne era il "cervello". La sua "Perestroika" gli prese la mano e l'ammorbidimento del rigido regime sovietico ebbe un effetto domino nella Federazione. Voleva costruire un socialismo dal volto umano. Non ce l'ha fatta.

Poco prima della sconfitta era venuto in visita ufficiale a Cuba, dove ho avuto modo di vederlo da vicino, come altri 5 Premi Nobel, e fotografarlo durante il suo soggiorno di lavoro e durante la firma dell'ultimo convegno tra Cuba e l'URSS.