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venerdì 10 febbraio 2023
lunedì 6 febbraio 2023
Tango della Monarchia (No, non è la morchia, ma è la passione mia)
Già da diverse (troppe) settimane, stiamo assistendo alle squallide vicende della casa reale inglese con annessi e connessi. Seppure la duchessa Markle venga da un mondo dove il "gossip" è largamente diffuso, quasi un obbligo, mi sembra che averlo introdotto tra i Windsor sia una mancanza di rispetto verso le legioni di cuori che palpitano per le "Loro Altezze" e a questo proposito mi domando come sia possibile che nel 21° Secolo, inizio del 3° millennio, nella civilizzata e moderna Europa esistano ancora le monarchie che sono un retaggio del Medio Evo o peggio, anche anteriori. La stessa Spagna che grazie a una delle poche cose buone che aveva fatto Francisco Franco, se ne era liberata è tornata a riprenderla come lascito dello stesso Franco, così adesso ha ben due Re per mancanza di uno. Come è successo coi Papi, altro anacronismo.
Certamente non esiste un sistema politico perfetto, ma credo che le monarchie seppure costituzionali e con poteri limitati in molti casi, siano veramente un peso se non un'offesa ai popoli che hanno tutto il diritto di nominare i loro capi e di cambiarli quando sia necessario o per un normale avvicendamento. Quello che è triste è che molti popoli non solo subiscono, ma accettano e sorreggono questi retaggi medievali. Triste o ridicolo, secondo i casi, vedere nelle ex colonie distanti migliaia di kilometri e con una dichiarata "indipendenza" vedere i ritratti dei reali negli aeroporti o negli uffici pubblici.
lunedì 16 gennaio 2023
Un'altra perdita molto sentita
Sono venuto a conoscenza della scomparsa di Vittorio Garatti, una persona squisita, grande architetto e con un passato "cubano" di gioie e dolori. Ho avuto il piacere, onore e fortuna di godere della sua ospitalità nella sua casa in Brera e di condividere la sua "riabilitazione" a Cuba con la mostra dedicata a lui. Ciao Vittorio.
venerdì 13 gennaio 2023
Cambio "scaramantico"?
Oltre al cambio climatico ci deve essere in corso anche un "cambio scaramantico" dato che al contrario d martedì 10 che comunque rientra nella normalità da queste parti, oggi venerdì 13 sono stato alla Banca (quella vera, non quella di Jaimanitas) ed ho sbrigato le pratiche in meno di mezzoretta, quando normalmente, se va bene, ci vuole minimo un'ora e mezza.
Viva i venerdì 13 e
17.
martedì 10 gennaio 2023
Anno nuovo, vita vecchia
Stamattina, 10 gennaio, Sant'Aldo eremita, sono andato all’agenzia bancaria di Jaimanitas per pagare la bolletta della luce dal momento che quella passata, saldata tramite il servizio web di “Transfermobil” non era risultata pagata e ho dovuto fare il versamento a mano dei controllori usciti per evitare il taglio della corrente. Solo dopo una dura lotta col servizio di Transfermobil sono riuscito a dimostrare l’avvenuto pagamento ottenendo il rimborso. Pertanto, visto che gli esattori non sono più tali in quanto non più abilitati a ricevere il pagamento alla consegna della bolletta, sono dovuto ricorrere ai sistemi tradizionali: Banca o Posta. Nel primo tentativo ho dovuto rinunciare perché il server dell'agenzia era fuori uso, nel secondo ho dovuto attendere, oltre un quarto d’ora in coda ad altre persone, che il collegamento web della filiale venisse ripristinato. Restando lì ho appreso che l’ufficio postale non disponeva di francobolli di nessun tipo e di nessun taglio. Siccome era sul percorso, sono passato da un ferramenta “particular” per comprare un interruttore di sicurezza per lo scaldabagno, visto che ho dovuto sostituirlo con uno nuovo a causa di un corto circuito che lo ha reso inservibile (lo scaldabagno). Detto e fatto, per la misera somma di 2500 Pesos (circa 20 Euro) l’ho comprato con l’incognita di come metterlo sul muro in quanto avrebbe bisogno dell’involucro che ha gli appositi orifizi per le viti. Peccato che questo tipo di involucro (“cajita”) sia introvabile e non viene venduto con l’interruttore.
Siamo solo nei primi giorni, un sacco di gente mi ha augurato
“Buon anno”. Spero che non lo facciano più.
lunedì 9 gennaio 2023
Lula Hoopss
Che strane coincidenze nei fatti di Washington e di Brasilia, accaduti a quasi un anno esatto di distanza, con la differenza di soli due giorni. I personaggi che li hanno quantomeno ispirati, se non organizzati, sono due gemelli separati dalla nascita e riuniti in Florida: i degni compari di merende Donald Strump e Somaro Bolso. Entrambi gli eventi sono stati, almeno sembra, neutralizzati da forze dell'ordine responsabili, ma se negli Stati Uniti la democrazia ha radici più forti e antiche in Brasile il pericolo rimane sempre latente. Un Paese, in un Continente, dove i colpi di Stato sono sempre presenti o latenti il rischio che qualche cupola militare possa aspirare a un potere "forte" con annessi benefici, è sempre dietro l'angolo. Speriamo che le lezioni del passato servano per il presente e il prossimo futuro.
domenica 1 gennaio 2023
Cominciamo bene...
Anche il 2023 comincia con morti, feriti e incendi dovuti a risse o resse, uso imprudente di petardi o fuochi artificiali e manco a dirlo uso di armi in una ricorrenza che dovrebbe essere di festa e di pace. Infatti le guerre o minacce di tali non mancano. Meno male che oltre due millenni orsono l’Onnipotente (sic!) ha inviato sulla Terra suo figlio come Salvatore.
Non si sa bene che cosa abbia salvato in tutto questo tempo.Oltre alla cronaca nera, sempre attiva in qualsiasi data, ci sono vergognosi atteggiamenti della politica come il Somaro Bolso che è corso dal suo degno compare Strump a consolarsi per non essere riuscito a mantenere la presidenza nonostante i brogli elettorali che imputa al suo avversario, violando la tradizione del passaggio di consegne. Guarda caso nelle due elezioni, USA e Brasile, la vittoria dei presidenti eletti è stata di misura quando, fino alla vigilia, i sondaggi più seri e credibili vedevano un vantaggio di questi di almeno 10 punti.
Potrebbe essere più facile fare brogli a chi detiene il potere o al candidato rivale?
Vabbé,
consoliamoci con la speranza di aspettare il 2024 come “buon anno”. O no?
giovedì 29 dicembre 2022
Addio Edson Arantes do Nacimiento
Addio al grande Edson Arantes do Nacimiento detto Pelé. Mi ricordo, nel 1958, di quando la squadra brasiliana è passata da Milano per andare in Svezia ed era alloggiata in un albergo di Corso Vittorio Emanuele, ero andato per vedere da vicino Nilton e Djalma Santos, Didì, Gilmar, Zito, Garrincha e compagnia ed un bel momento è uscito un ragazzino poco più grande di me dall'albergo, era Pelé: allora sconosciuto...
In quegli anni il Quartetto Cetra dedicò una canzoncina a quell'undici favoloso, in tempi nei quali non esistevano le sostituzioni: Gilmar; Djalma Santos, Nilton Santos; Zito, Bellini, Orlando; Garrincha, Didì, Vavà, Pelé, Zagalho.
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sabato 24 dicembre 2022
Ma perché le sinistre si suicidano?
L’ultimo esempio di suicidio politico viene dalla Spagna dove il Governo di coalizione guidato dal PSOE ha approvato delle modifiche di legge francamente più che discutibili. Una riguarda la riduzione retroattiva delle pene per i reati (alcuni gravissimi) a carattere sessuale dove personaggi inqualificabili hanno visto ridotto il loro soggiorno in carcere, quando non sono stati messi in libertà con sgomento e dolore delle vittime e/o dei loro congiunti. Non mi sembra il caso di essere “buonisti” con dei veri e propri mostri. Un altro provvedimento prevede anche qua la riduzione delle pene per il delitto di malversazione che per sua natura viene commesso da parlamentari o comunque pubblici ufficiali. Terzo e ultimo provvedimento è quello dell’abolizione del delitto di sedizione con riduzione a “disturbo della quiete pubblica” e conseguente ridimensionamento delle pene passate e future. Questo reato favorisce le azioni promosse dai movimenti indipendentisti e di per sé sarebbe una buona legge, ma in Spagna con l’estrema destra in aumento e il nazionalismo intrinseco della maggior parte degli spagnoli che detesta movimenti come quelli che vorrebbero l’indipendenza in Catalogna e soprattutto nei Paesi Baschi, dove ci sono ancora ferite aperte Dalle insurrezioni armate, è un vero e proprio “harakiri” politico. Tanti Auguri Pedro Sánchez
mercoledì 7 dicembre 2022
Riflessione superficiale, ma non troppo
Conosco Cuba dal 1978 e il “bloqueo” era in vigore da 17 anni, ne sono passati 44 per me e quasi 62 per “lui”. Da che mi ricordo c’è sempre stata una certa carenza di prodotti di vario genere e tipo che venivano sostentati fino a che è durata l’Unione delle Repubbliche Sovietiche. Generalmente erano prodotti industriali, logistici, sostegno economico e (molto) raramente alimentari. Nei primi anni di cui ho il ricordo, razionamento più che giustificato a parte, non c’era grande carenza di prodotti alimentari eccetto frutta e verdura destinate all’esportazione. Oggi sono pressoché scomparsi: latte e suoi derivati freschi che all’inizio vennero sostituiti da latte condensata o in polvere, definitivamente scomparsi dal mercato, cacao al quale adesso si è aggiunto il caffè, ci sono difficoltà con il sale (in un’Isola), l’acqua minerale, la farina (in gran parte importata) e…udite, udite con lo zucchero di cui Cuba era tradizionalmente tra i primi produttori mondiali. Sarebbe lungo e complicato fare l’elenco dei prodotti che spariscono periodicamente dai mercati, anche in moneta forte e generalmente non riappaiono mai assieme, ma uno alla volta.
Ora,
sono tra i primi a esecrare e condannare il “bloqueo” che senza dubbio, ha
creato e crea, con i suoi periodici inasprimenti, enormi difficoltà economiche,
finanziarie e commerciali a Cuba, ma un piccolo dubbio mi sorge: sarà l’unica
causa di queste carenze e dell’inflazione gigantesca seguita al “riordinamento
monetario”?
I
torni non contano o i conti non tornano, vedete voi.