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domenica 5 aprile 2015

Quando gli scemi...ecc. ecc capitolo 2 e spero ultimo

Mi sembra doveroso pubblicare le scuse del sig. Desiderio che attribuisce le responsabilità del precedente scambio di vedute ad un "collaboratore infedele, già allontanato".
Curiosamente il modo di esprimersi è molto simile. Questa volta ha "abbassato il tiro", trattiene la stizza e non parla più a nome di grandi Società di Serie A e B, ma di Società "minori" della ex Serie C, per esempio...che "potrebbero" autorizzarlo. 
Quello che questo signore non vuole capire è che NESSUNA ENTITA' lo prende in considerazione, a lui come altri, in questo o altro settore economico, se non presenta dei titoli ufficiali e opera nei canali corrispondenti e non sarò io a espormi invano.
Ora "che nessuna burocrazia" gli possa impedire di filmare, per la strada, potenziali Pelé, Maradona o Messi, è vero, ma è anche vero che al momento di stipulare un eventuale contratto CON MAGGIORI di 18 ANNI, la trattativa deve essere effettuata con l'odiata burocrazia. Almeno qua, visto che si è in casa loro.
Stranamente, poi, ha bisogno di nuovo della mia mail che a suo tempo aveva trovato da solo...si vede che aveva una grande considerazione nel farmi le proposte che ho conservato... Adesso ha "poche conoscenze nel calcio", nelle mail in mio possesso si dichiarava "procuratore", "osservatore" e quant'altro di "importanti Società di Serie A e B, nonché cugino (acquisito) di un notissimo ex giocatore di cui ometto il nome per evitargli querele...
Spero solo che la telenovela non si estenda e la smetta di importunarmi. Sul suo prossimo ingresso a Cuba...spero solo che le autorità migratorie non abbiano letto le affermazioni del suo (ex) "collaboratore infedele". 
Questo "post" come il precedente, viene pubblicato in primo luogo come segnalazione a stare attenti agli "incontri" sul web, ma anche fuori e poi perché non sono stato io a promuovere il dialogo.



Buon giorno sig ABUAF ..volevo scusarmi per l'incresciosa situazione verificatasi l'altra sera che è stata prodigata ad opera di un mio collaboratore,il quale ha letto i nostri precedenti messaggi e mail ed ha pensato bene di "sfottermi" rubando molti miei contatti poichè lui è riuscito grazie a MESSANGER ad utilizzare i miei contatti in questo senso
04/04/2015 15.45
Quindi approfittando per augurarle una serena Pasqua a Lei e famiglia, Le rinnovo le mie scuse, cosa che stò facendo con tutti i contatti dalla mia rubrica che questo "signore" si è permesso di contattare!.
Spero vorrà perdonare l'increscioso avvenimento e non rovinare un bel rapporto di collaborazione che già da tempo si era venuto a creare !!...
Attendo presto Sue notizie e Le auguro una buona serata

04/04/2015 16.40
Ringrazi il suo collaboratore e mi faccia avere qualcosa di ufficiale se vuole riprendere il discorso....buona Pasqua
04/04/2015 16.41
No..il mio collaboratore è stato allontanato ovviamente, era il minimo..
04/04/2015 16.43
Per ciò che concerne il discorso calcistico le dico che stò facendo il possibile x sfruttare le poche amicizie nel campo che ho, ma non è facile!!...quei pochi direttori sportivi che mi hanno risposto sarebbero disposti a visionare dei giovani ma chiaramente da inserire in squadre minori di serie lega pro e simili..
04/04/2015 16.45
Vi sono vari club minori in suddette serie, per capirci sig Aldo sarebbe la vecchia serie C , se riusciamo a presentargli alcuni video di giovni promettenti sarebbero disposti a farli venire per un periodo di prova non inferiore di sei mesi in Italia....
Però di questo ovviamente ne parleremo di persona quando ci incontreremo all'Avana
ho molta paura solo della burocrazia cubana in merito a giocatori minori di età che forse con anche un contratto in essere di un club Italiano potrebbero creare dei problemi e fare uscire dal paese mi stessi ragazzi
però ripeto credo che queste siano situazioni che dovremmo vedere da vicino più appropriamente!..
Però sono comunque contento perché anche se sono dei club minori sono comunque disposti a non chiudersi la porta in un settore davvero molto ma molto complesso!!...beh in Italia quale settore purtroppo non lo è e vanno avanti solo i raccomandati e noi lo sappiamo bene
·         Oggi
9.55
Giusto per chiarezza: non sono "talent scout" né "grande manager" come mi ha definito il suo (ex) "collaboratore infedele". A Cuba, come in ogni Paese, ci sono regole che possano piacere o no. Qua le trattative si fanno in forma ufficiale, non privata, e i minori di 18 anni non possono essere contrattati all'estero.
9.58
Il mio (eventuale) compito del tutto disinteressato, sarebbe quello di facilitare i contatti con le entità competenti, cosa che dubito serva a una Società di primo piano, in ogni caso dietro presentazione di credenziali ufficiali, accompagnate da firme autorizzate e conosciute. In caso contrario non mi interessa nessun altro tipo di incarico dal momento che la mia occupazione, oltre a quella di blogger, è nel campo del turismo non convenzionale.
9.59
Per finire, con tutto il rispetto per F.B., non lo ritengo una sede "professionale".
probabilmente il suo (ex) "collaboratore infedele" ha ragione, sono un "vecchio altezzoso". Solo che mia madre non ha mai esercitato la professione, nemmeno come dilettante.
credo non ci sia molto da aggiungere e lasciamo F.B. ai suoi compiti ludici.
Distinti saluti. Aldo Abuaf.

05/04/2015 10.01
Sono d'accordo
05/04/2015 10.01
Sono d'accordo
Ma vista la distanza utilizziamo FB in maniera assolutamente informale ovviamente
10.03
mi scusi, se sono ancora una volta "altezzoso", ma non ne vedo il motivo.
·         Desiderio Davide
Comunque le propietá di piccoli club di lega pro, saranno ben contenti di autorizzarci nel visionare giovani talenti in una prima fase....ovviamente le stesse propietá si aspetterebbero di visionare giovani da 16 ai 18 anni per poter poi decidere se invitarli in Italia per un periodo di prova....
·        
10.07
Però le dico che in tal senso non ho ancora MAI AVUTO ESPERIENZA e quindi posso solo immaginare che le burocrazia ci metterá i bastoni tra le ruote....io avrei bisogno di un aiuto in questo senso....chiarMente!!...ho visto che esiste anche un associazione de Futbol cubana con relativo presidente al quLe abbiamo scritto ma non abbiamo mai ricevuto risposta
·        
10.08
quando è in grado di operare in questo senso ne riparliamo...magari durante la stagione agonistica, anche se Torino è lontana, il mondo è piccolo, specie per gli affari. nel frattempo le sarei grato di sospendere il discorso fino al momento e con le modalità opportune.
La burocrazia è quella che comanda e dispone, senza di essa si opera in modo ILLEGALE, cosa che non sono disposto a fare.
Per il momento la prego di non insistere. Grazie.
Visualizzato: 10.09
10.11
Nemmeno io ho mai agito in maniera illegale....al momento mi interessa semplicemente poter far visionare dei giocatori giovani a diversi direttori sportivi di vari club di serie Lega Pro...tutto quá...per questo non credo vi sia alcuna burocrazia cubana e/o italiana che me lo impedisca....
10.13
Quando è se poi vi SARÁ interesse da parte di qualche propietá glielo farò sapere e via mail concorderemo il da farsi, se ovviamente vorrá aiutarci....mi faccia riavere appena può un suo indirizzò mail....grazie e buona giornata
10.15
va bene, altrettanto a lei




sabato 4 aprile 2015

Profondo

PROFONDO: gli piace andare a fondo...

venerdì 3 aprile 2015

Profilassi

PROFILASSI: tavole di legno viste di lato

giovedì 2 aprile 2015

Cuba dice che la riunione sui Diritti Umani è servita a spiegare la sua realtà

Fonte: El Nuevo Herald/EFE

Cuba dice que la reunión de DDHH con EEUU sirvió para explicar su ‘realidad’

EFE


El subdirector de Asuntos Multilaterales y Derecho Internacional del Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba (Minrex), Pedro Luis Pedroso, ofrece una rueda de prensa hoy, jueves 02 de abril de 2015, en La Habana (Cuba). Pedroso comentó sobre los resultados de la primera reunión con Estados Unidos sobre derechos humanos se celebro el pasado día 31 de marzo en Washington. EFE/Ernesto MastrascusaERNESTO MASTRASCUSA EFe


LA HABANA 

La reunión sobre derechos humanos del pasado martes entre Cuba y Estados Unidos en Washington sirvió para facilitar el conocimiento sobre la “realidad” cubana, afirmó el jueves a la prensa el subdirector de Asuntos Multilaterales y Derecho Internacional de la Cancillería cubana, Pedro Luis Pedroso.
“Hay un desconocimiento por lo general sobre la realidad cubana. Y yo creo que esto es un mecanismo que nos permite justamente eso, permitir un mayor conocimiento de nuestra realidad”, indicó en rueda de prensa Pedroso, que encabezó la delegación cubana que asistió a esa reunión.
El encuentro, celebrado a propuesta de Cuba, se desarrolló en un “ambiente profesional y de respeto”, aunque “ratificó que existen profundas diferencias entre ambos Gobiernos respecto a las concepciones y al ejercicio de los derechos humanos”, recordó.
“Estas conversaciones sirven para intercambiar e identificar cuáles son los intereses y las posiciones de las respectivas partes”, subrayó Pedroso.
La parte cubana expresó sus preocupaciones sobre la persistencia de patrones de discriminación y racismo, el abuso y la brutalidad policial, los derechos humanos en la lucha contra el terrorismo, las torturas, el limbo jurídico de los prisioneros en Guantánamo o la situación de las libertades sindicales en Estados Unidos.
“Hemos querido expresar temas en sentido general que no sólo preocupan a Cuba, sino a toda la comunidad internacional, y sobre los cuales hay también un debate dentro de la sociedad norteamericana”, explicó.
Sobre las preocupaciones en materia de derechos humanos que la parte estadounidense trasladó a la delegación cubana, Pedroso se limitó a decir que “son las usuales que han estado en todos los medios, que parten justamente de un desconocimiento de nuestra realidad”.
“Estas conversaciones en definitiva ratifican la disposición de Cuba de involucrarnos en un diálogo sobre cualquier cosa con Estados Unidos, siembre sobre la base del respeto y la reciprocidad”, reiteró.
Estados Unidos y Cuba mantuvieron el pasado martes una primera reunión sobre derechos humanos, el tema más espinoso en el proceso de acercamiento bilateral, en la que dejaron claras sus marcadas diferencias pero aplazaron cualquier debate a fondo sobre el asunto.
La reunión preliminar sobre derechos humanos tuvo lugar en el Departamento de Estado estadounidense, en Washington, y se centró en definir la metodología, los temas y la estructura de un futuro diálogo sobre el asunto, para el que aún no hay una fecha fijada.
Final del formulario


Il primo punto gratuito di wi-fi a Cuba

El primer punto wifi gratuito de Cuba permite a jóvenes descubrir internet
SARA GÓMEZ ARMAS/EFE


La gente usa una red Wi-Fi gratuita en un centro dirigido por el famoso artista Kcho, en La Habana, Cuba. Decenas de jóvenes de toda la ciudad acuden diariamente al centro. DESMOND BOYLAN AP

LA HABANA 

En pleno siglo XXI, en la era de las comunicaciones, Cuba estrenó recientemente su primer punto público de conexión wifi gratuita, un “regalo” a sus compatriotas del artista Alexis Leyva “Kcho”, que ha ofrecido a muchos jóvenes la posibilidad de navegar en la red por primera vez en su vida.
Cuando en el resto del mundo los niños nacen prácticamente con un teléfono inteligente o una tableta bajo el brazo, en Cuba, Pedro, un estudiante de 17 años, se estrenaba este pasado miércoles en la navegación por internet en el estudio de arte El Romerillo, una iniciativa de “Kcho” para la rehabilitación social y cultural de una barriada de La Habana.
“Es ahora que lo estoy descubriendo (internet). Quiero conectarme, hacer amigos y acceder a información”, señaló este joven mientras trataba de abrirse una cuenta en la red social Facebook desde su teléfono móvil.
Esta conexión es la primera ventana gratuita a la red que se abre en Cuba para muchos jóvenes, ya que en la isla la conectividad desde los hogares está restringida a unos pocos profesionales y la gente se conecta en salas de navegación estatales, a 4,5 dólares la hora, una tarifa demasiado elevada para un país donde los salarios rondan los 20-30 dólares al mes.
Pero desde hace unos meses, el “Kcho Estudio Romerillo” se ha convertido, gracias al boca a boca, en punto de encuentro para más de un centenar de personas cada día, sobre todo jóvenes que quieren aprovechar la oportunidad de navegar gratis.
Este experimento constata la avidez por acceder a internet que existe en la isla, ya que algunos usuarios han llegado a pasar hasta 16 horas seguidas conectados e incluso durante la madrugada desde que ese espacio cultural decidió abrir las 24 horas, según dijeron responsables del centro.
“Es muy emocionante ver cómo las personas aprovechan sanamente este nuevo espacio. Veo por aquí mucha gente joven, estudiantes. Estoy muy contento de que hayamos logrado con este servicio gratuito conectar a familias que estaban desconectadas, hermanos que no se hablaban desde hace tiempo”, explicó el propio ‘Kcho'.
Ante las largas colas que se formaban para conectarse gratis en alguno de los tres ordenadores de la biblioteca de este centro cultural, este artista decidió compartir con todo el mundo su conexión de 2 megas de velocidad, todo un lujo en un país con donde la tasa de penetración de la banda ancha no supera el 1 %.
Con una reconocida proyección artística dentro y fuera de la isla, Alexis Leyva “Kcho2 vive en Cuba fiel a la revolución y a su líder Fidel Castro: precisamente el último acto público donde se vio al ex gobernante cubano fue en este ”Laboratorio para el arte“ el 8 de enero de 2014, cuando se inauguró el centro.
”Es mi responsabilidad como ciudadano. La Revolución cubana educó a ‘Kcho' para hacer cosas como ésta. Yo soy como mi pueblo, enérgico, soñador, luchador y capaz“, afirma el artista.
Muy agradecido por la iniciativa de ”Kcho“ está Juan Carlos, un músico de 19 años, quien entró por primera vez a internet hace un mes en el Romerillo y ahora es ya un habitual del lugar.
Allí acude casi todos los días y pasa conectado hasta cinco horas ”para comunicarse con amistades y familiares que viven fuera, consultar información y descargar partituras“.
”Internet es un caudal de información al que antes no tenía acceso. Realmente lamento no haber tenido este acceso antes a internet. Es algo muy útil, que entretiene bastante“, indicó.
”A mí me gustaría que hubiera más lugares como este, con más acceso a información porque definitivamente la tecnología no se puede parar. Va avanzando cada vez más y los jóvenes necesitamos la tecnología para desarrollar nuestras capacidades“, subrayó Ariel Rosado, que cursa primer año de informática en la universidad, donde no tiene un acceso generalizado y libre a la red.
Gracias a la iniciativa de ”Kcho“, Ariel y sus compañeros acuden al Romerillo para descargar tutoriales, aplicaciones y libros digitales, que les ayudan a complementar su formación.
”La juventud cubana también necesita formas de comunicarse. Eso no perjudica a nadie, hablar con otros. Creo que deberíamos tener internet como en cualquier otro lugar“, afirmó por su parte Lester, odontólogo de profesión.
”Yo estuve en Haití, un país bien pobre y hay internet. Pienso que la juventud cubana se merece internet libre“, apuntó.
Él, como muchos jóvenes cubanos, tiene la esperanza de que el deshielo entre Cuba y Estados Unidos sirva para mejorar las telecomunicaciones en la isla, compromiso adoptado por el gobierno estadounidense desde el pasado 17 de diciembre y asunto que ya ha centrado varios encuentros bilaterales entre ambos países.


Oltre 300 richieste di investimento per la zona del Mariel

Fonte: El Nuevo Herald/EFE

Cuba recibe más de 300 solicitudes de inversión en Zona Especial Mariel
EFE
LA HABANA 

Cuba ha recibido más de 300 solicitudes oficiales de inversión para su Zona Especial de Desarrollo de Mariel (ZEDM), primera de su tipo en la isla y eje de la Ley de Inversión Extranjera aprobada el año pasado, informaron el miércoles medios oficiales.
La directora general de la Oficina de la ZEDM, Ana Teresa Igarza, citada por la agencia Prensa Latina, indicó que “las solicitudes recibidas están en proceso de preparación de sus respectivas documentaciones”.
La agencia no precisa más detalles sobre cuáles son las entidades y empresas, o sus países de origen, que han entregado documentación para invertir en la ZEDM, situada en la localidad de Mariel, a unos 45 kilómetros al oeste de La Habana.
“Los proyectos aprobados se hallan en proceso de registro mercantil y se darán a conocer una vez estén establecidos en esa plaza”, añadió la fuente.
Hace un mes, la Secretaría de Relaciones Exteriores (SRE) de México anunció que la empresa mexicana Richmeat se convirtió en la primera compañía internacional en obtener la aprobación de un proyecto de inversión en Mariel, que comenzó a funcionar oficialmente hace más de un año.
En noviembre pasado, Cuba informó que unos 30 países, encabezados por España, Italia, China, Rusia, Francia, Vietnam, Brasil, México, Holanda y Canadá, ya habían realizado propuestas de inversión para Mariel.
Las declaraciones realizadas el miércoles por Igarza tuvieron lugar durante un foro online celebrado en La Habana con directivos y empresarios cubanos para repasar los temas que se abordarán en la Cumbre Empresarial de las Américas, fijada para los días 8 y 10 de abril.
Una delegación de 18 empresarios cubanos asistirá a esa reunión, que tendrá lugar en el marco de la VII Cumbre de las Américas en Panamá, en la que el Gobierno de Cuba participará por primera vez.
Según Igarza, “ya existen empresas en proceso de establecimiento” en Mariel que producirán bajo el sello de Cuba, en tanto avanza la construcción de infraestructuras básicas para que se establezcan los inversionistas, de acuerdo con el cronograma previsto.
La Zona de Desarrollo de Mariel es la primera creada por el Gobierno de Cuba con los objetivos de convertirse en un motor de la economía nacional, generar exportaciones, atraer las inversiones extranjeras y generar empleo, bajo condiciones fiscales y laborales ventajosas para las empresas extranjeras.


Portale statunitense per affittare case a Cuba

Fonte: El Nuevo Herald

El portal de alquiler de viviendas Airbnb aterriza en Cuba

POR MICHAEL WEISSENSTEINASSOCIATED PRESS



Un turista sale de una vivienda particular con habitaciones para alquilar en La Habana, Cuba, el 1 de abril de 2015. El enormemente popular servicio en línea Airbnb para renta de viviendas permitirá a los viajeros estadounidenses reservar alojamiento en Cuba a partir del jueves, la más significativa expansión empresarial de Estados Unidos en la isla desde que a fines del año pasado se anunció que ambos países reanudarían sus relaciones. DESMOND BOYLAN FOTO AP



LA HABANA 

El enormemente popular servicio en línea Airbnb para renta de viviendas permitirá a los viajeros estadounidenses reservar alojamiento en Cuba a partir del jueves, la más significativa expansión empresarial de Estados Unidos en la isla desde que a fines del año pasado se anunció que ambos países reanudarían sus relaciones.
El cibersitio y la aplicación para dispositivos móviles le permiten a los usuarios reservar habitaciones en más de un millón de hogares privados en todo el mundo, los cuales van desde cuartos en apartamentos compartidos hasta casas de lujo completas.
Durante medio siglo, el embargo comercial ordenado por Washington ha impedido que ese tipo de negocios ingresen al mercado cubano. Sin embargo, en enero, el gobierno del presidente Barack Obama relajó una serie de restricciones sobre empresas estadounidenses con el fin de alentar el crecimiento del pequeño sector privado de la isla.
Las búsquedas que hagan los usuarios de Airbnb sobre Cuba ahora presentarán más de 1.000 propiedades en diversas partes de la isla, el 40% de ellas en La Habana y el resto en destinos turísticos tales como Cienfuegos, ubicada a unas horas de distancia en la costa sur. La compañía lleva tres meses enviando equipos de representantes a Cuba para que firmen contratos con propietarios de casas, y tiene planes para seguirse expandiendo en los próximos meses.
"Creemos que Cuba podría convertirse en uno de los mercados más grandes de Airbnb en Latinoamérica", dijo Kay Kuehne, director regional de la empresa. "De hecho, estamos enchufándonos a una cultura de microempresas que ya existe en Cuba. Los anfitriones en Cuba llevan décadas haciendo lo que acabamos de empezar a hacer hace siete años".
Uno de los elementos más desarrollados e importantes del sector empresarial de la isla es una red de miles de habitaciones y casas para turistas de propiedad privada. Luego de la crisis económica de la década de 1990 tras la desaparición de la Unión Soviética, dicha red comenzó como una alternativa hogareña a los hoteles operados por el Estado, que en general son lúgubres. Estas llamadas "casas particulares", al estilo de los hostales que incluyen desayuno, se han expandido hasta convertirse en un sector económico con opciones que van desde pequeños apartamentos en el centro de La Habana hasta casas de playa con múltiples habitaciones y elegante servicio de alimentos y recamareras.
El anuncio de Airbnb es el más reciente de una serie de iniciativas empresariales estadounidenses para ingresar a Cuba. En febrero, la IDT Corp., con sede en Nueva Jersey, y la firma estatal de telecomunicaciones cubana ETECSA acordaron conectar las llamadas telefónicas de Estados Unidos directamente al país caribeño. Anteriormente eran trianguladas a través de otros países como Italia y España.
Netflix y MasterCard también han desbloqueado sus servicios en Cuba, pero sólo un puñado de isleños tienen conexiones lo suficientemente rápidas como para bajar el contenido de Netflix, y la mayoría de las empresas de tarjetas de crédito aún prohíben las transacciones desde Cuba, lo que hace que la medida de MasterCard sea en esencia simbólica.
Las acciones emprendidas por Airbnb podrían ser el desarrollo más significativo en términos de hacer que el dinero llegue a los bolsillos de los empresarios en la isla e impulsarlos dentro de una economía estancada manejada por el Estado, una de las metas más importantes detrás la decisión de Obama de mejorar las relaciones con Cuba.
"Pensamos que eso va a facilitar que el negocio prospere, en definitiva mejore. No sólo nuestro negocio de cuentapropista, sino todo", dijo Israel Rivero, que es dueño de un apartamento renovado en forma inmaculada en el centro de La Habana. Cobra 25 dólares la noche por habitación, pero el precio subirá a 30 en Airbnb para cubrir las cuotas y los costos por canje de divisas.
Kuehne dijo que las autoridades cubanas y estadounidenses recibieron con beneplácito los planes de Airbnb. Desde que se anunció el restablecimiento de relaciones, Cuba ha pasado apuros para dar alojamiento a los viajeros, cuyo número ha aumentado. Las visitas a la isla se han incrementado casi 20% en los últimos meses, la mayoría de turistas no estadounidenses, y muchos hoteles están totalmente reservados, en especial los pocos que tienen la capacidad de ofrecer un servicio cercano a los estándares internacionales.
Por el momento, los viajeros no estadounidenses no podrían usar Airbnb para hacer reservaciones en Cuba.
Debido a que persisten las restricciones impuestas por el embargo de Washington, la lista de las viviendas disponibles en la isla sólo estará al alcance de turistas estadounidenses que visiten bajo una de las 12 categorías aprobadas por el gobierno de Estados Unidos para efectuar viajes legales, las cuales van desde investigaciones profesionales hasta actividades religiosas.
Aunque prácticamente todos los viajes desde Estados Unidos a Cuba requerían anteriormente permisos individuales emitidos por el Departamento del Tesoro federal, los cambios ordenados en enero lo transforman en un sistema en el que el gobierno confía en la buena fe del público, ya que los turistas sólo llenan una forma en la que afirman que su viaje a la isla es por uno de los propósitos que sí están autorizados.
Un gran inconveniente del negocio privado cubano de alojamiento ha sido la dificultad de rentar desde el extranjero en una isla con una de las tasas más bajas de penetración de internet en el mundo y un sistema telefónico con fallas constantes. Aunque decenas de cibersitios tales como TripAdvisor tienen listas de lugares para hospedarse, la mayoría sólo proporcionan números telefónicos o direcciones de correo electrónico de los propietarios, en lugar de las ágiles contrataciones en línea y reservaciones garantizadas que Airbnb ofrecerá, como ya lo hace en más de 190 países.
"Nuestro plan es hacerlo sustancialmente más fácil", dijo Kuehne.
Aunque eso puede aplicarse a los viajeros, los propietarios aún tienen que hacer frente a la falta de acceso a internet en toda la isla. La mayoría tendrán que recurrir a centros de cómputo operados por el Estado, los cuales son caros, o a vestíbulos de hoteles con el fin de verificar reservaciones.
Y como gran parte del sistema bancario internacional está fuera del alcance de los cubanos debido a las sanciones de Estados Unidos, los propietarios dependerán de amigos o de socios para recibir pagos de Airbnb en cuentas bancarias no estadounidenses.
Collin Laverty, propietario de Cuba Educational Travel, una de las firmas más grandes que organizan excursiones turísticas a Cuba, dijo que los dueños de viviendas ya han estado invirtiendo en comodidades tales como aire acondicionado central y mayor presión del agua con el fin de poder cobrar bastante más que 25 dólares la noche por los servicios básicos.
"Uno está empezando a ver sitios que pueden competir con hoteles de tres y cuatro estrellas", señaló.


Professo

PROFESSO: insegnante poco intelligente

mercoledì 1 aprile 2015

Brigata medica cubana combattente l'Ebola, proposta per il Nobel

Fonte: El Nuevo Herald/EFE
Brigada de médicos cubanos que combate ébola es propuesta al Nobel de la Paz
EFE
Cuba envió 256 médicos y especialistas de la salud a Sierra Leona, Liberia y Guinea Conakry para combatir el ébola. Archivo. LADYRENE PEREZ AP

LA HABANA 
El contingente de médicos para situaciones de desastre y epidemias “Henry Reeve”, creado en Cuba y al que pertenece la brigada de sanitarios cubanos que combate el ébola en África, fue propuesto en Noruega para el premio Nobel de la Paz 2015, informaron el miércoles medios oficiales de la isla.
La candidatura del “Henry Reeve” fue aprobada “por unanimidad” por la Conferencia Anual de Sindicalistas noruegos, en Trondheim, a la que asistió la embajadora de Cuba en el país nórdico, María Esther Fiffe, precisó el diario Juventud Rebelde.
En la reunión, Fiffe “destacó las proezas que de forma cotidiana realizan los miembros del contingente y cómo, con un trabajo abnegado, estos profesionales ganan el reconocimiento, el amor y el respeto de millones de seres humanos en el planeta”, indicó el periódico.
El contingente “Henry Reeve”, nombrado así en honor a un estadounidense que se unió a los cubanos en su primera guerra independentista en el siglo XIX, fue constituido en 2005 por el ex gobernante cubano Fidel Castro, con la misión de asistir a otras naciones en situaciones de desastre.
El primer ofrecimiento del contingente fue ayudar a Estados Unidos con las víctimas del huracán Katrina, una cooperación que finalmente no fue aceptada por las autoridades estadounidenses.
Posteriormente, y durante el mismo 2005, cumplió misiones en Guatemala, para asistir a afectados por la temporada de huracanes, y en Pakistán, donde atendió a víctimas del devastador terremoto que sufrió el país ese año.
La brigada de más de 250 médicos y enfermeros cubanos que desde octubre pasado combate el ébola en África Occidental, la zona más afectada por la epidemia, forma parte del contingente.
Con el apoyo de la Organización Mundial de la Salud (OMS), Cuba mantiene tres comitivas con sanitarios especializados para tratar el ébola en Sierra Leona, Liberia y Guinea, países más afectados por una epidemia que ha infectado a más de 22,.000 personas y matado a casi 9,000.