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mercoledì 19 novembre 2025

Il danno e le beffe

 E’ ormai risaputo della insufficiente capacita’ di generazione elettrica a cuba per l’obsolescenza del sistema e la scarsita’ di carburante per il funzionamento delle centrali termiche. Si stanno installando parchi di pannelli fotovoltaici che sono ancora insufficienti e hanno dato solo piccoli miglioramenti, ignorando completamente l’eolico in un Isola spazzata dai venti.

Nel maggior centro abitato economico e produttivo, leggi L’Avana, e’ stato istituito un programma settimanale a scacchiera per cui le varie zone sono soggette a sospensione in base al giorno e le ore. Il nostro gruppo, lunedi’ scorso, doveva avere due interruzioni di 4 ore ciascuna: dalle 10 alle 14 che e’ stato mantenuto minuti piu’, minuto meno e il secondo dalle 18 alle 22 che e’ diventato dalle 17 alle 23. Ieri doveva essere ancora dalle18 alle 22 ed e’ diventato dalle 14 alle 20.30 circa seguito da un previsto dalle 3 di notte alle 5 di mattina ed e’ diventato dalla 1 a oltre le 7.

Oggi ci toccherebbe dalle 14 alle 18…vedremo.

Risultato: disconnessione alle 14.40 riconnessione 22.35 per un raddoppio delle ore previste dal programma. La seconda del giono doveva essere dalle 22 alla 1 invece e' stata dalle 2 alle 7...

La domanda e’: a cosa serve fare una programmazione con la quale ci si organizza, se poi non viene rispettata?

Cuba, que linda es Cuba.

Ma all'INPS lo sanno o non lo sanno? E se lo sanno cosa fanno?

 Mi e’ giunta voce che all’INPS sono al corrente che a Cuba, gli Istituti bancari che li ricevono, usano gli Euro inviati ai pensionati residenti qua li deviano e trasformano in una moneta virtuale che e’ sempre piu’ inutilizzabile e anche in procinto di sparire. Ovviamente su direttive del Governo. Se questo e’ vero, cosa fanno l’Istituto e le nostre Autorita’ politiche e diplomatiche?

Una soluzione potrebbe essere una deroga alle disposizioni poste dall’AIRE (Ente che regola diritti e doveri degli italiani residenti all’estero) che prevedono l’impossibilta’ di aprire un Conto Corrente se non si risiede in Italia. La deroga, applicabile eventualmente ai soli pensionati residenti a Cuba, consentirebbe di ricevere le pensioni in Italia e poterne usufruire a Cuba con Carte di Credito riconosciute.

Ho scritto alla recentemente nominata Ambasciatrice sottoponendole il problema del quale, probabilmente non era ancora al corrente, ma fin’ora non ho avuto riscontro.

Dicono che la speranza e’ l’ultima a morire, ma i pensionati sono vicini alla morte reale e non vorrebbero anticiparla.

lunedì 17 novembre 2025

Come andremo a finire?

 Come ho gia’ avuto modo di accennare, la vita quotidiana per i residenti stranieri a Cuba diventa sempre piu’ difficile. I piu’ anziani non solo di eta’, ma anche di “status”, ricorderanno che fino agli anni a cavallo tra i due secoli, per i privati cittadini, non era possibile avere un conto in valuta nelle banche e questo aveva una sua logica dal momento che circolava solo la moneta nazionale anche nei pochi supermercati esistenti allora, gran parte dei beni di consumo era razionata e non esisteva il piccolo commercio privato.

Con le prime, timide, aperture e l’introduzione di alcuni supermercati in valuta, si conio’ il CUC (Peso Cubano Convertibile) moneta cartacea equivalente al dollaro USA e che poteva essere detenuta solo dagli stranieri, residenti o turisti, per gli acquisti in detti esercizi.

Con l’introduzione della riunificazione monetaria e il riordinamento (sic!) finanziario, inventato dall’allora Ministro delle Finanze Alejandro Gil, adesso in prigione e sotto processo a porte chiuse per un sacco di infamie, compreso lo spionaggio, inizio’ il disastro e l’inflazione galoppante.

I salari di allora che si aggiravano piu’ o meno attorno ai 300 Pesos mensili erano considerati astronomici, la media era tra i 200 e i 250. Io, quando sono entrato a Publicitur per contratto, prendevo 260 Pesos e una volta passato in pianta stabile mi sono stati ribassati a 211. Il tutto legalmente, secondo le norme vigenti. Ma allora si viveva senza traumi, adesso un’uscita per acquisti non costa meno di 5.000 pesos che possono arrivare a superare i 10.000 per garantirsi una certa riserva e le piccole spese giornaliere si aggirano sui 2 o 3 mila per un pacchettino di cafe’ e qualche bibita.

Fu abolito il CUC, sostituito con l’attuale moneta virtuale MLC (Moneta Liberamente (altro sic!) convertibile). Questa manovra in teoria doveva rendere circolante solo la Moneta Nazionale ovvero il Peso Cubano, ma guarda caso si sono andati sviluppando sempre piu’ i supermercati in valuta dove gli stranieri potevano acquistare in MLC.

Attualmente, in questi supermercati si paga solo con dollari contanti o con carte di credito che non siano emesse da banche nordamericane che non potrebbero essere riscosse, oppure con una carta di credito nazionale: la Classica che viene rilasciata solo da una banca (Banco Financiero Internacional) e solo ad operatori economici, ma non a privati cittadini.

Pertanto la situazione economica per i pochi o tanti stranieri residenti, molti pensionati come il sottoscritto, diventa sempre piu’ critica vista anche la graduale sparizione di esercizi dove si paga in MLC che fra l’altro ha tutti i sintomi di scomparire con la fine dell’anno. Uno di questi sintomi e’ l’impossibilita’ di comprare biglietti aerei presso le compagnie straniere che fino a poco tempo fa la accettavano. Come faremo a viaggiare, al di la’ degli acquisti, dal momento che le banche nelle quali si sono aperti c/c in valuta che continua ad affluire, non la danno ai clienti con la risposta “non abbiamo disponibilita’”. Ma come? Se questi soldi arrivano, seppure con i naturali ritardi tra il virtuale e il reale, dove vanno a finire? Evidentemente vengono deviati, senza autorizzazione, per altri scopi da uno Stato in coma profondo.

Altra stranezza e’ come mai con le tesserine in MLC non si possa comprare nei centri in valuta dove invece vengono accettate le carte di credito estere. La risposta e’ che gli MLC del c/c sono moneta virtuale che ritarda ad essere riscossa, nonostante siano stati accreditati diversi mesi fa, ma le carte di credito estere, non sono altrettanto virtuali? Certo, ma virtuali a cui si attinge da “fuori” non da “dentro”.

Riassumendo: come vivremo? E che fine faranno i nostri soldi accreditati nelle loro banche? Il Corpo Diplomatico accreditato potra’ e vorra’ intervenire in qualche modo?

venerdì 14 novembre 2025

Festival del Nuovo Cine Latinoamericano

 Il Comitato organizzatore ha annunciato che il 46mo Festival del Nuovo Cine Latinoamericano si svolgera' dal 4 al 14 dicembre prossimi.

Una manifestazione di grande risonanza internazionale alla quale partecipano le seguenti sezioni: film di fiction suddivisi in lungo e cortometraggi, documentari, film di animazione e cartellonistica oltre a premi collaterali per attori e cineasti.

Come sempre ci sranno invitati di prestigio, non solo latinoamericani, come ai tempi in cui vi prendevo parte in qualita' di fotoreporter e compagno di una cineasta e attrice. Ricordo fra i tanti, ma fra coloro che mi hanno piu' colpito: Gregory Peck, Robert Deniro col quale venivo scambiato per una vaga somiglianza e perche' all'epoca portavamo entrambi il codino e l'argentino di origine italiana Alberto Da Rin che e' stato anche ospite a casa nostra. Indimenticabili poi le presenze di Vittorio Gassman e famiglia con cui sono stato a cena nella residenza dell'allora ambasciatore Carlo Civiletti e l'esplosivo Dario Fo con Franca Rame che era lo stesso nella vita che sulle scene. L'elenco sarebbe lungo, ma mi fermo qua con esempi abbastanza significativi.

giovedì 13 novembre 2025

Melissa a parte, la situazione e' sempre peggiore


La situazione a Cuba e’ sempre piu’ difficile, oltre al recente passaggio dell’uragano Melissa che ha devastato gran parte della zona orientale del Paese, rimangono i mali cronici ed endemici sia nel campo della salute o in quello economico e produttivo, nonche’ nella vita quotidiana.

Gia’ da qualche tempo sta dilagando un’epidemia di tre malattie trasmesse dalle zanzare di cui la piu’ grave che arriva anche ad essere mortale e’ il dengue. A questa si aggiungono anche la chicunguya e la zyka che seppur con minor possibilita’ letale costringono a subire febbre e forti dolori ossei e articolari.

La forte crisi economica e l’incremento delle misure riguardanti l’embargo statunitense rendono impossibile o quasi la ricerca di trovare farmaci adeguati.

Rimane tunnel oscuro del quale non si vede la luce al termine, valga l’accostamento, della cronica insufficienza dell’energia elettrica per deficit di produzione o per guasti improvvisi a impianti o linee di trasmissione. In merito a queste ultime, gia’ anni fa mi ero espresso in questo blog criticando il fatto che non si sia proceduto a sotterrare i cavi, dove possibile, lasciando le linee stesse in balìa degli agenti atmosferici che causano spesso la caduta di rami o alberi, di cui la citta’ dell’Avana e’ ben fornita.

Nella capitale e’ in vigore un piano che vede interruzioni programmate a scacchiera nei vari settori della citta, suddivisi in blocchi che variano dalle 2 (nelle ore notturne) alle 8 ore secondo il giorno della settimana e la fascia oraria. Questi piani, purtroppo, vengono raramente rispettati alla lettera con sospensioni del servizio che a volte sono fino ad un’ora prima del previsto e a mezz’ora dopo del ripristino, oltre a quanto detto sopra, il rischio di eventuali interruzioni al di fuori del piano previsto, per fattori esterni.

A questo si aggiunge l’ulteriore notizia, triste per noi residenti stranieri, che dice dell’avvenuta impossibilita’ di comprare biglietti aerei con la moneta virtuale MLC con cui le banche sostituiscono la nostra valuta. Come potremo viaggiare?

Questo sembrerebbe il preludio all’abolizione totale, presumibilmente a fine anno, di detta moneta lasciando aperto il quesito: cosa ne sara’ dei nostri soldi veri? Come potremo effettuare acquisti, gia’ oggi molto limitati di merci e generi alimentari oggi disponibili quasi esclusivamente in dollari?

martedì 4 novembre 2025

Le prodezze di un autocandidato al Nobel per la Pace

L’autocandidato al Premio Nobel per la Pace, uno dei peggiori se non il peggior Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, con buona pace dell’elettorato nordamericano, sta facendo di tutto per guadagnarsi l’ambito Premio.

Dopo essere stato l’eccellenza grigia dei conflitti che dice di voler far terminare, Ucraina e Gaza, adesso sta assassinando persone senza prove ne’ certezze, bombardando imbarcazioni nel Pacifico e nell’Atlantico “supponendo” che trasportino droga con destinazione finale negli USA. Al di la’ che l’uso delle armi deve essere autorizzato dal congresso, cosa che non e’ stata chiesta ne’ concessa, non sarebbe piu’ logico e umano abbordare questi natanti verificando ed eventualmente arrestando gli interessati?

Molto probabilmente alcune di queste imbarcazioni sono convolte nel traffico di droga, ma proprio tutte? Se anche una sola di queste barche non lo fosse stata non sarebbe assassinio senza movente?

Oltre a queste prodezze il Nostro sta trasportando una foltta ingente nella zona dei Caraibi/Atlantico per minacciare Colombia e soprattutto Venezuela dove pare abbia anche una intenzione di intervenire direttamente. Personalmente non sono un ammiratore di Maduro che sono convinto abbia derubato i rivali di una vittoria elettorale con largo margine, ma penso che i problemi interni li debba risolvere il Paese interessato anche se a costo di tempi e sforzi indicibili.

Ma non e’ finita ha programmato un’incursione in territorio messicano, sempre per combattere i cartelli della droga. Inaudito. Ma perche’ non comincia a fare piazza pulita all’interno del suo Paese? Forse perche’ non porta al Nobel. 

sabato 1 novembre 2025

Graditissimi visitatori da Paesi lontani

 Sto vedendo con piacere che ricevo, curiosamente, moltissime visite a questo blog da Singapore e Hong Kong. Sono indubbiamente lusingato anche perche’, sommate le visite, rappresentano la maggioranza tutti i giorni.

Quello che mi sembra strano e vorrei capire, se qualcuno me lo spiega, qual’e’ l’interesse di un blog prevalentemente occupato da vicende cubane da parte di lettori tanto lontani e di lingue assolutamente diverse parlate e scritte. Se qualcuno di questi lettori, mi volesse rilasciare un commento in merito gli sarei enormemente grato, giusto per capire.

Per il momento comunque va ugualmente la mia gratitudine per le visite quotidiane e spero che non vengano a mancare.

mercoledì 29 ottobre 2025

Uragano Melisa ed embargo USA, votazione

  L’uragano Melissa sta lasciando la zona orientale di Cuba diretto a nord-nord est lasciando, come previsto, una buona quantita’ di danni materiali e sembra, finora, nessun danno fisico dopo aver devastato la Giamaica dove invece pare abbia lasciato qualche decesso.

Melissa di categoria 5, come e’ stato ripetutamente riportato dai media di tutto il Mondo, e’ il terzo piu’ potente rilevato nell’Atlantico Nord da quando si hanno le notizie e il primo a colpire con la forza dei suoi venti di 295 kmh, con raffiche oltre i 300, la Giamaica.

Dopo aver toccato terra l’uragano ha perso un po’ di energia ed e’ arrivato sulla costa meridionale di Cuba come categoria 3, ma pur sempre con venti attorno ai 180 kmh.

Nel frattempo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sta discutendo per votare l’abolizione dell’embargo economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti verso Cuba. Una votazione che ogni anno e’ andata aumentando, da un stragrande maggioranza, alla quasi unanimita’ con i soli voti contrari di Stati Uniti e Israele. L le previsioni di quest’anno fanno pensare che l’Argentina di Milei, recente trionfatore nelle elezioni parlamentari, grazie a un sostanzioso foraggiamento degli USA, se non vota contro, almeno si asterra’. Comunque nonostante questa schiacciante maggioranza, l’Assemblea dell’ONU, non ha la facolta’ di rendere esecutivo quanto votato, pertanto la storia dei bastoni fra le ruote del Governo e di riflesso del popolo cubano continua, alla faccia della liberta’ e autodeterminazione che nel caso di Cuba non si ottengono con l’embargo che crea soltanto disagi e sofferenze.

Ma veniamo alla votazione numero 30 sull'embargo a Cuba. Anche in questa occasione una grande maggioranza a favore di togliere l'embargo, ma non schiacciante come ci eravamo abituati negli ultimi anni: 165 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti.

i voti contrari sono stati di: Argentina,  Israele, Macedonia del Nord, Paraguay, Stati Uniti, Ucraina e Ungheria.

Le astensioni di: Albania, Bosnia Erzegovina, Costarica, Ecuador, Estonia, Lettonia, Lituania, Marocco, Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca e Romania

 

lunedì 27 ottobre 2025

Melissa sui Caraibi e verso Cuba

 Nelle Province orientali e centrali di Cuba, da Guantanamo a Camagüey si lavora alacremente, come sempre in questi casi, per essere preparati all'arrivo dell'uragano Melissa, della massima categoria: 5 che attualmente sta entrando sulla Giamaica e ha dei venti massimi attono ai 240 km/h con possibilita' di incremento. Il movimento di traslazione e' molto basso e questo comporta un peggioramento della situazione per la permanenza prolungata sulle zone colpite. Si prevede che l' "occhio" colpisca Cuba verso martedi'. Si sta provvedendo a proteggere nel miglior modo possibile i parchi di pannelli fotovoltaici installati e in via di installazione che hanno gia' dato un apprezzabile miglioramento della grave crisi energetica che comunue permane. Quello che non capisco e' perche' in un Paese sottoposto regolarmente a elementi climatici estremi ci si e' buttati esclusivamente su questo sistema pulito, ma anche di potenza relativamente contenuta, non tenendo minimamente conto, in un'Isola, dei sistemi eolici e idraulici con il movimento delle maree.

 

giovedì 23 ottobre 2025

La dollarizzazione deoll'economia cubana

 Per effetto dell’embargo statunitense a Cuba non arrivano dollari per via di transazioni bancarie che vengono effettuate con le altre valute convertibili e che vengono utilizzate nelle operazioni di import-export.

Come mai allora si sta dollarizzando il Paese dove c’e’ una marea di moneta verde circolante?

Ovviamente questi dollari in contanti vengono poi convertiti in altri Paesi con altre valute convertibili o, senti senti, vengono usati per acquisti in contanti negli Stati Uniti dove l’embargo ha lasciato una porta aperta a suo favore: Cuba puo’ comprare alimenti negli USA, ma pagando in contanti e di fatto questo sta succedendo.

Ma come arrivano i dollari a Cuba? Sempre meno con il turismo dato che la poca valuta introdotta e’ di altro tipo, ma con l’ingresso manuale, fatto per lo piu’ dai parenti, emigrati legalmente, che vengono a trovare le famiglie, dai cubani che vanno a loro volta negli USA dopo aver lottato aspramente per ottenere un visto in Ambasciate di Paesi terzi, dato che quella nordamericana ha chiuso l’ufficio visti.

Quello che e’ curioso e’ che gran parte o quasi la totalita’ dei cubani residenti nella Florida parlano peste e corna del comunismo e del regime cubano, molti lavorano per cercare di sovvertirlo, ma contribuiscono a tenerlo in piedi seppur barcollante.

Noi stessi, dopo il Trump 1 che ci ha annullato l’ESTA siamo dovuti ricorrere all’Ambasciata USA di Roma per avere un visto decennale. Un altro meccanismo e’ attraverso le “mulas”, principalmente donne, che si dedicano al trasferimento del contante in barba alle leggi nordamericane e spesso anche alle cubane che consentono l’ingresso di 5.000 dollari a persona esenti dalla dichiarazione doganale.

Questo e’ posibile perche’ nonostante tutto ci sono ancora voli tra Cuba e la Florida, seppure ridimensionati in quanto a destinazioni e frequenze giornaliere. Attualmente si vola solo su Miami e Fort Lauderdale con pochi voli giornalieri, dopo aver cancellato quelli diretti su Tampa e Orlando.

Nel frattempo questo stato di cose ha creato un’inflazione che, forse, e’ seconda all’Argentina dove e’ un cancro incurabile.

Di riflesso, dopo anni che sono state concesse licenze di commercio ai privati, c’e’ la proliferazione di piccoli commerci di articoli di importazione, principalmente di generi alimentari, aperti spesso nel portico o effettuati attraverso una finestra e una porta del piano terreno di casa.

Giusto per avere un’idea, alla fine degli anni ’80, prima del crollo dell’URSS, l’inflazione era 0, io lavoravo come fotografo nell’impresa di propaganda turistica Publicitur dove ricevevo uno stipendio di 260 pesos al mese quando ero sotto contratto come collaboratore esterno, disceso poi a 211 una volta entrato in organico. Ma con questo si viveva. Certo non c’era la paccottiglia che si trova oggi quando con uno stipendio di 5000 non si riesce a sbarcare il lunario.

Si stava meglio quando si stava peggio?