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giovedì 18 settembre 2025

Benzina, oh cara!

 Il carburante, per autotrasporto, e’ rigidamente razionato e si acquista liberamente solo nei distributori abilitati al pagamento in dollari. Per il consumo “normale”, invece, bisogna iscriversi a un sito apposito che si chiama “ticket” dove si devono inserire tutti i dati relativi al veicolo posseduto e quelli personali. Questo sito, a cui bisogna accedere ogni tre mesi pagando 50 pesos, memorizza le richieste, le ordina in maniera decrescente e secondo la disponibilita’ (normalmente attorno ai 20 giorni) manda una e-mail indicando la data in cui recarsi a fare il rifornimento presso il distributore che si era scelto in precedenza. Il bello (sic!) e’ che l’acquisto si deve effettuare dalle ore 0 alle 24 del giorno indicato, pena la perdita al diritto di acquisto. Altra bella notizia e’ che il plafond a cui si ha diritto e’ di 40 litri e non si possono portare invasi per un eventuale eccedente, cosi’ che chi ha auto di piccole dimensioni come nel mio caso, una Polsky Fiat 126 con capacita’ nel serbatoio di 20 litri, non puo’ godere del diritto ai 40 previsti come massimo e deve recarsi al distributore calcolando l’ultima goccia per non restare in panne.

Facile calcolare il caos nel settore dei trasporti con i tassisti privati che devono fare i salti mortali per cercare carburante nel mercato nero o comprarlo in dollari con evidente rincaro delle tariffe.

Altra perla e’che che il pagamento del carburante razionato non puo’ essere effettuato in contanti, ma deve essere fatto con apposita scheda magnetica che spesso non funziona per lungo tempo, vista la pessima connessione dei “pos”, formando lunghissime code di veicoli in attesa per cui chi va nelle ore serali corre mil rischio di non farcela per le 24, perdendo cosi’ il turno ricevuto.

sabato 13 settembre 2025

Fidel Castro, Pablo Escobar e Gianni Mina'



 Sulle reti sociali e' apparsa una foto che purtroppo non  posso riprodurre qua, ma e' sul mio sito FB, dove si vede Fidel Castro conversare amichevolmente, presuntamente, con Pablo Escobar. Ora, credo che una persona intelligente come Fidel non avrebbe posato amabilmente con un pericolo pubblico internazionale facendosi fotografare per fornire una prova dell'incontro, cosa che poteva anche essere oggetto di ricatto.
Quello che e' impressionante invece e' la somiglianza, in quegli anni, di Escobar con il nostro defunto giornalista Gianni Mina' che nelle sue visite a Cuba era diventato mio amico e pote' avvicinare Fidel grazie all'intervento della mia compagna di allora, purtroppo anche lei scomparsa, che era la ex moglie di un ministro di primissimo piano, anche lui deceduto.
Mina' che era un eccellente professionista, mise a frutto le sue, a quell'epoca, venute a Cuba per consolidare la relazione con Fidel che gli dette l'opportunita' di una lunga intervista/colloquio, andata in onda sulla RAI, che non era molto uso a concedere.

giovedì 11 settembre 2025

Ancora una volta un "apagon" generale

 

Dalle 9.14 del 10 settembre alle 6.47 dell’11 e’ saltato il sistema elettrico nazionale per l’avaria ad una delle principali centrali di fornitura energetica, come era gia’ successo in ottobre e novembre del 2024, con una sospensione generale del servizio in tutto il Paese rispettivamente per 4 e 3 giorni, con gravi conseguenze per la vita “spicciola” per non parlare di quella importante. Tonnellate di cibi buttati, mancanza di comunicazioni se non per Internet attraverso i cellulari per chi poteva ricaricarli tramite fonti alternative come pannelli solari o generatori. E questo per la vita quotidiana, ma come si puo’ pretendere che un Paese sopravviva in queste condizioni non potendo avere un seppur minimo livello di produttivita’? Fabbriche e centri di produzione fermi, personale a casa nell’inedia e come conseguenza crollo di tutti i tipi di attivita’ compresa quella vitale del turismo, distributori di benzina, razionata, fermi. Il Paese ha solo debiti, molti non pagati o impagabili e le banche non hanno valuta. Chi la va a depositare?

La struttura energetica e’ ormai obsoleta e fatiscente, di origine nordamericana e raffazzonata nel tempo con componenti sovietici e/o “inventati” non e’ comunque in grado di garantire flusso elettrico continuo e costante al di la’ della poca disponibilita’ di combustibile per le vetuste centrali.

Soltanto recentemente si e’ “scoperta” l’utilita’ dei pannelli solari e se ne stando installando molti, ma se sono connessi al “sistema” a cosa servono? Apportano, si, un rinforzo energetico al sistema funzionante, ma non ne generano di autonomo in casi di emergenza come questo. Poi in un’Isola, qual’e’ Cuba, ci sono altre forme come quella eolica e quella prodotta dal movimento delle maree, ma chi ne parla?

Per le fonti ufficiali, ma non solo, la colpa e’ del “bloqueo” nordamericano che limita o impedisce le operazioni economiche e finanziarie, ma di concessioni per far togliere o almeno alleggerire questo embargo, certo con Trump e’ anche piu’ difficile, non se ne parla. Ma prima di lui ne sono passati di Presidenti, compreso Obama che e’ anche venuto a Cuba.

Ma chi comanda qua pensa davvero al benessere del Pueblo o sa solo chiamare “al sacrificio” che non e’ di una settimana, un mese o un anno, ne sono passati 64 da quando e’ stato imposto l’embargo che periodicamente si va inasprendo. Non si vive di un, per noi, tristemente famoso “credere, obbedire, combattere!”

O dobbiamo consolarci perche’ una cosa simile, anche se di minor durata, e’ successa anche alla tecnologicamente sviluppata Spagna? Il mal comune non e’ nemmeno mezzo gaudio in certi casi.

 

sabato 6 settembre 2025

4 articoli presi da "Directorio Cubano"

 Cuba recurre al turismo turco para «salvar» la próxima temporada alta

04/09/2025 - 11:10 am por Julio García

 No es un secreto que el turismo en Cuba no ha vivido un 2025 satisfactorio, si nos referimos al arribo de visitantes a la Isla. Pero, ¿qué hacer para elevar los índices durante la próxima temporada alta?

Hoteles desocupados, trabajadores reubicados, situaciones logísticas graves, entre otros elementos, son síntomas inequívocos de la realidad del turismo en Cuba.

A propósito, y para intentar revertir lo acontecido el presente año, el Ministerio de Turismo (MINTUR) en la Isla lanza una iniciativa a la desesperada. Por estos días promocionan lo que llaman experiencias únicas en varios mercados alternativos. ¿El objetivo? Atraer más clientes cuanto antes a la industria turística cubana.

Resulta que varias cadenas y turoperadores realizan una gira por algunas ciudades del mundo para fomentar las visitas a la Isla.

En el recorrido se lanzaron nuevos paquetes turísticos, así como opciones de alojamiento para visitantes.

Cuba Única en Turquía

Justo hasta el 5 de septiembre, una delegación del MINTUR recorre cinco ciudades de Turquía para atraer nuevos visitantes. Se trata de una gira promocional bajo el nombre de Cuba Única. El Roadshow recorre las urbes de Adana, Ankara, Antalya, Izmir y Estambul.

Una publicación del MINTUR da más pistas de lo que realizan allá en Turquía. «Desde sus paradisíacas playas y ciudades coloniales hasta su vibrante música, arte y gastronomía, Cuba se presenta como un destino diverso y cautivador para el mercado turco».

La delegación cubana está integrada por Gaviota y representantes de las empresas estatales Gran Caribe, Cubanacán, Islazul. Igualmente, existe una representación extranjera a cargo de Muthu, Iberostar, Blue Diamond Resorts, Meliá Hotels International y Roc Hoteles.

Algunas agencias turísticas también están presentes en la gira. En ese caso encontramos a Viajes Cubanacán, Ecotur y ATG Hoteles Selectum.

«Los ejecutivos presentan una variada oferta de productos y servicios que incluyen opciones de alojamiento, paquetes turísticos y experiencias únicas diseñadas para el viajero turco», reveló otra publicación del MINTUR.

Hasta el momento ya se han realizado presentaciones en Adana y Ankara, mientras que hoy y mañana visitarán Antalya, Izmir y Estambul.


Iberostar y Meliá insisten en Cuba pese al desastre turístico

05/09/2025 - 8:12 am por Rosalía Quintana

 Las cadenas hoteleras españolas como Meliá e Iberostar insisten en invertir en Cuba a pesar del desastre turístico del último lustro en la isla. La prensa española les critica. El turismo en Cuba atraviesa una de sus peores crisis en décadas, según un reciente artículo del diario económico español Cinco Días, que describe la situación como una “tormenta perfecta” para cadenas hoteleras como Meliá e Iberostar.

A pesar del desplome de la ocupación hotelera y de los ingresos, ambas compañías continúan invirtiendo y expandiendo su presencia en la Isla, donde gestionan 33 y 20 hoteles, respectivamente.

Los resultados financieros de Meliá en 2024 reflejan claramente el problema: pérdidas antes de impuestos por cuatro millones de euros en Cuba, su segundo peor desempeño internacional después del Reino Unido.

Los indicadores muestran un panorama desalentador: una tasa de ocupación del 39,4% frente al promedio global de 60%, tarifas de apenas 80,4 euros frente a los 139,7 de media y unos ingresos por habitación disponible de 31,7 euros, frente a los 83,8 globales. Mientras tanto, en España, la misma empresa registró beneficios de 185,3 millones de euros.

Iberostar, por su parte, inauguró recientemente el hotel Selection La Habana en la polémica Torre K, con una inversión de 200 millones de euros financiados por el Gobierno cubano.

Sin embargo, la apertura no ha tenido el impacto esperado. Empresarios españoles radicados en la Isla reconocen que “no hay turistas en Cuba y menos para pagar los precios de ese hotel”.

Cuba pierde más de la mitad de Cuba pierde más de la mitad de sus turistas respecto a 2019

31/08/2025 - 3:29 pm por Alice Giardin

El turismo en Cuba continúa sin alcanzar los niveles prepandeos oficiales del primer semestre de 2025 muestran una fuerte caída frente a los años de mayor auge.

Visitantes internacionales con baja ocupación hotelera

De enero a junio de 2025 llegaron a la isla 981 856 visitantes internacionales, que generaron 5,7 millones de pernoctaciones. La tasa de ocupación hotelera apenas llegó al 21,5 %, lo que evidencia la limitada recuperación del sector.

 

En comparación, en el primer semestre de 2019, Cuba superaba los 2,5 millones de turistas internacionales, con una ocupación cercana al 50 %. El retroceso deja a la isla con menos de la mitad de los viajeros que recibía antes de la pandemia.

Los principales emisores en 2025 fueron Canadá, Rusia, Estados Unidos y países europeos como España, Alemania y Francia. Sin embargo, ninguno logra aún aportar cifras similares a las de hace seis años. del Tesoro informa

El turismo nacional tampoco despega

Los turistas cubanos sumaron 797 440 entre enero y junio, con 2,48 millones de pernoctaciones y una ocupación de apenas 7,1 %. Aunque representan un complemento importante para los hoteles, la cifra también se sitúa por debajo de la registrada en 2019, cuando más de un millón de nacionales viajaron en el primer semestre.

 

El bajo poder adquisitivo y los altos precios en instalaciones turísticas explican en gran medida esta caída.

Ingresos muy por debajo del potencial

De acuerdo con el informe trimestral de la Oficina Nacional de Estadística e Información, los ingresos de las entidades turísticas siguen mostrando descensos. Las entradas en divisas están lejos de cubrir las necesidades de inversión y mantenimiento de la planta hotelera, a pesar del crecimiento de la oferta.

El documento refleja además que la construcción hotelera ha seguido en expansión, aumentando la capacidad instalada, pero sin que ello se traduzca en más ocupación.

Balance del semestre

En total, entre visitantes internacionales y nacionales, el país recibió 1,78 millones de turistas en el primer semestre de 2025, frente a los 3,5 millones de 2019 en igual período.

La brecha muestra la pérdida de atractivo de Cuba en el mercado turístico regional y la dificultad del sector para competir con otros destinos del Caribe que sí han recuperado sus cifras.

Cuba inicia septiembre con apagones de hasta 1730 MW y un SEN cada vez más limitado

 La Unión Eléctrica informó este 4 de septiembre que el sistema eléctrico nacional continuará en crisis, con cortes en todo el país durante las 24 horas.

El déficit previsto para la jornada vuelve a superar los 1600 MW en el horario pico, lo que equivale a dejar sin servicio eléctrico a casi la mitad de la demanda nacional.

Balance del 3 de septiembre

En la jornada de ayer, la máxima afectación alcanzó los 1714 MW a las 20:20 horas. Aunque la cifra se mantiene dentro del rango de los últimos días, refleja que la situación no muestra señales de recuperación.

Los 28 parques solares en operación aportaron 1812 MWh, con un pico de 350 MW al mediodía. Se trata de un rendimiento inferior al de jornadas pasadas, donde se había superado con holgura la marca de 500 MW.

Pronóstico para el 4 de septiembre

La disponibilidad en el horario pico se estima en 1890 MW frente a una demanda de 3550 MW. Esto representa un déficit de 1660 MW y una afectación calculada en 1730 MW.

Aunque la cifra es levemente menor que la del inicio de la semana, en la práctica significa que más del 45% de la demanda no podrá ser cubierta. La población continuará enfrentando apagones prolongados en la tarde y la noche.

Principales incidencias

El SEN se ve afectado por averías en la unidad 3 de la CTE Santa Cruz, las unidades 3 y 6 de Renté y la unidad 2 de Felton.
Se mantienen en mantenimiento la unidad 2 de Santa Cruz y la unidad 4 de Céspedes en Cienfuegos, además de la salida planificada por 36 horas de la unidad 3 de Cienfuegos.
A esto se suman 432 MW limitados por problemas térmicos.

 

Por falta de combustible, 43 centrales de generación distribuida permanecen fuera de servicio con 272 MW menos. También se reportan 418 MW indisponibles por escasez de lubricantes, para un total de 690 MW paralizados por estas causas.

Aunque se prevé la entrada de 100 MW de motores distribuidos y la reincorporación parcial de unidades en Santa Cruz y Renté, estas cifras no cambian sustancialmente el panorama.

Un inicio de mes sin cambios

Con este parte, Cuba inicia septiembre atrapada en el mismo ciclo de apagones que marcó todo agosto. El déficit en el horario pico se mantiene entre 1600 y 1900 MW, sin que las nuevas incorporaciones fotovoltaicas ni las maniobras de la UNE logren reducir la afectación real sobre la vida cotidiana de los cubanos.

 

 

 

 





lunedì 1 settembre 2025

Si salvi chi può, ma chi non può?

 La situazione economica per i residenti stranieri si fa sempre più complicata. Le banche non danno il corrispettivo in valuta delle rimesse che arrivano per il motivo che ne sono sprovviste e la moneta virtuale che era stata creata all’uopo e serviva ai turisti, uomini d’affari o residenti stranieri, la MLC (Moneda Libremente Convertible) che convertibile non è, va scomparendo assieme agli esercizi che la prendevano in pagamento con la apposita tesserina di credito. Da quando la crisi si è acuita, le banche che hanno aperto conti correnti in valuta (Dollari, Euro, Franchi, Sterline, eccetera) pur mantenendo teoricamente la denominazione, hanno trasformato la valuta effettiva in MLC che se fino a poco fa servivano decentemente, adesso sono praticamente moribondi come gli esercizi appositi.

Questi negozi e supermercati si stanno convertendo, a passi da gigante, per ricevere solo dollari USA in contanti, mentre se le voci ufficiali lo smentiscono, la MLC va scomparendo e la moneta nazionale non serve assolutamente per acquistare nei negozi dello Stato destinati, appunto, alla valuta. Voci ufficiali dicono che per la fine dell’anno ci sarà un’altra manovra tipo la famigerata “riunificazione monetaria” che non ha riunificato niente e ha creato un’inflazione spaventosa. Adesso ci sono attività private, prima inesistenti, per l’acquisto di prodotti d’importazione tipo apparati elettrici o elettronici per esempio, ma anche altri generi che possono operare a scelta anche con i tre tipi di valuta in vigore, ma il pagamento con la moneta nazionale è un vero suicidio.

Faccio un esempio illustrando la situazione valutaria:

 

Cambio di valuta LEGALE, presso le Banche, Casas de Cambio o casse degli alberghi:

 

1 Dollaro USA vale 24 Pesos

1 Euro ne vale 28

La MLC è parificata al Dollaro USA, ma non si opera in questi posti.

Cambio illegale, ormai dilagante:

1 Dollaro equivale a 405 Pesos

1Euro equivale a 451 Pesos

1MLC equivale a 195 Pesos

 

Da notare che il balzo in avanti è stato notevole negli ultimi tempi, infatti prima le tre valute si aggiravano con poca differenza attorno ai 250 Pesos. Vertiginosa impennata di Dollaro e Euro e conseguente caduta in picchiata della MLC.

Ma al di là di questo se, come sembra, dall’anno prossimo non esisterà più la MLC, i nostri soldi veri come verranno accreditati e come ci saranno dati in banca?

Una situazione a dir poco preoccupante.


P.S.: La spiegazione datami da una Direttrice di Banca è che la MLC è una moneta virtuale e i negozi in valuta hanno bisogno di incassare contante. Ma chi paga con Carta di Credito su Banca straniera non usa una moneta virtuale? 

 

giovedì 28 agosto 2025

Russia/URSS, se non è zuppa è pan bagnato

 Almeno per quello che riguarda la politica estera, non c’è molta differenza tra la defunta URSS e la Russia del reduce Putin. 

Pur avendo cambiato il sistema politico ed economico interno, magari conservando personaggi di spicco nel vecchio regime, nel guardare all'esterno non ci sono stati cambi sostanziali. Guardando l’edizione in spagnolo di Russia Today mi rendo conto delle bugie e omissioni mandate, o no, in onda dall’emittente.

Un alto funzionario del Governo ha dichiarato che la Russia non ha bisogno di territori dato che è il Paese più grande del Mondo giustificando, senza citarla apertamente, l’invasione dell’Ucraina per la difesa delle popolazioni che abitano nelle zone di frontiera. In ogni caso la Russia è sempre vittima dell’occidente e in particolare della NATO seppure quest’organismo non sia mai intervenuto né pensi di farlo.

Sempre l’alto esponente governativo ha accusato gli ucraini di colpire obbiettivi civili, ma guarda caso proprio oggi e non certo da Russia Today si è appreso del feroce attacco russo, con missili e droni, sulla capitale Kiev con la distruzione di decine e decine di case di civili con un numero ancora imprecisato di vittime. Il centro di Kiev è forse un arsenale rifornito dalla NATO? E’ una base militare strategica? No, è i centro di una città con abitanti che sono solo vittime della guerra e guarda caso non si trova in zona frontaliera, ma molto lontano da essa.

lunedì 25 agosto 2025

Assurdità su assurdità

Da un po' di tempo la benzina scarseggia, come tutto quanto a Cuba, la "especial" ovvero la super che ha un ottanaggio pari alla nostra normale, si trova solo in appositi distributori e si paga in dollari contanti, la "regular" equivalente alla nostra normale, ma con un buon numero di ottani in meno, viene distribuita dietro iscrizione al sito "ticket" che va rinnovata ogni mese o ogni tre mesi pagando rispettivamente 20 o 50 Pesos. Questa iscrizione da diritto a mettersi in coda per ricevere l'avviso di quando recarsi, al distributore prescelto, per ricevere 40 litri del carburante. L'acquisto deve essere effettuato obbligatoriamente entro le 24 ore del giorno indicato, pena la perdita del diritto. Quello che è simpatico è che chi ha una macchina piccola e qua ci sono ancora moltissime 126 Polsky Fiat, con la capacità di 20 litri nel serbatoio, non può portare recipienti per immagazzinare gli altri 20 di cui avrebbe diritto. Così che per ogni assegnazione ne può ricevere solo 20 al posto dei canonici 40.

E poi ci stupiamo che il Paese vada a rotoli?

giovedì 14 agosto 2025

Mercato nero, una realtà alternativa irrefrenabile

 Il mercato nero è ormai una realtà irrefrenabile a Cuba dove il dollaro vale circa 400 Pesos, mentre al cambio ufficiale è oggi di 0,42.

Questo porta, ad esempio, che una bombola di gas GPL ormai introvabile nelle sedi istituzionali si può comprare a 40.000 Pesos (sic!!!) equivalenti a 100 dollari, mentre se si ricorresse al cambio ufficiale sarebbero la sciocchezza di circa 1600.

E poi le banche si lamentano perché nessuno versa più il contante.

Possibile che nessun economista del Governo se ne accorga?

lunedì 11 agosto 2025

Sempre a roposito di valuta...

 Anche l’Ambasciata d’Italia a Cuba, normalmente efficiente e cordiale si sta mettendo al passo, anche se non credo dipenda da loro, ma dal Governo centrale.

Sta di fatto che per Legge, nei Paesi dove non esiste un Collegio Elettorale per svariati motivi, i cittadini italiani che vi risiedono, hanno diritto un rimborso del 75% sul prezzo del viaggio per recarsi in Italia in occasione delle Elezioni Politiche o dei Referendum Consultivi per poter esercitare il diritto/dovere del voto.

Non sono previsti, ovviamente, rimborsi per le Elezioni Amministrative in quanto essendo residenti all’estero non li riguarda.

Ebbene noi siamo stati in Italia per votare i Referendum dell’8 e 9 giugno, ma del rimborso non se ne parla in passato poteva trascorrere circa un mese, ma quest’anno non è così.

Che la Meloni sappia che i nostri voti non erano di suo gradimento?

Valuta, questa sconosciuta

 I cittadini stranieri residenti e successivamente anche i cubani “alimentati” dall’estero che hanno aperto un conto corrente in qualunque valuta convertibile, da qualche tempo si trovano in difficoltà, quasi impossibilità, di ottenerla dalle Banche dove viene abusivamente trasformata in MLC (Moneta Liberamente Convertibile) Sic!!! Che è puramente virtuale, perde ogni giorno il suo potere di acquisto e gli esercizi che la ricevono sono sempre meno e sempre meno assortiti.

Uno dei modi per ottenerla è di effettuare una prenotazione con congruo anticipo ed avere un giustificato motivo. Uno dei giustificati motivi è ad esempio un viaggio all’estero per il quale bisogna presentare, al momento della prenotazione, il biglietto aereo o il suo equivalente.

Questa indisponibilità di valuta è data dal fatto che chi è in possesso di essa preferisce convertirla al cambio nero, illegale, che offre più di tre volte quello che è il cambio ufficiale e non li versa in banca dove pure sarebbe convertita in MLC.

La domanda, senza risposta è: dove vanno a finire i soldi delle rimesse? Possibile che le banche non abbiano una disponibilità minima, almeno per le prenotazioni fatte in modo corretto? Questa disponibilità, poi, varia da agenzia ad agenzia.

Evidentemente, anche in questo delicato e vitale settore economico c’è qualcosa che non funziona.

Si stanno moltiplicando gli esercizi dove si paga in valuta e si formano lunghe code, il circolante che non si deposita in banca va a finire lì, ma gli incassi dove vanno a finire?