Sicuramente, facendo ricerche, si
scoprirebbe qual è il mestiere o professione più pericoloso del mondo:
minatore, costruttore edile, pilota, acrobata o altro? Non ho fatto questa
ricerca, ma sicuramente quello del giornalista è nei primi posti della statistica.
Basta sapere che negli ultimi dieci anni ne sono stati assassinati più di 800,
senza contare i sequestri con rilascio più o meno portato a termine dalle forze
dell’ordine. Non esiste poi un riscontro di minacce, intimidazioni o
foraggiamenti per far si che il professionista abbandonasse o modificasse la
sua linea di opinione o investigazione.
Spesso questi atti di violenza sono
stati eseguiti, magari, da analfabeti che non avevano la minima idea di cosa
avesse pubblicato o stesse investigando la loro vittima. Chi li ha mandati, però,
sapeva leggere e scrivere alla perfezione, oltre che saper far di conto in
maniera superlativa.
Oggi a Cuba si festeggia la Giornata
del Giornalista e dell’Informazione in omaggio alla fondazione, in questa data
in quel del 1892, del giornale Patria, fondato e diretto da José Martí di cui Premi Nazionali alla carriera, col suo nome, sono stati assegnati a diversi giornalisti cubani fra i quali Ciro Bianchi che oltre ai suoi libri e all'autorizzazione alla traduzione e pubblicazione di alcuni dei suoi innumerevoli lavori, mi onora con la sua amicizia.
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