In
occasione del 325° anniversario dalla fondazione della città di San Carlos y
San Severino de Matanzas, questa sera verrà celebrata una serata di gala nel
completamente restaurato teatro Sauto. Auguri alla città conosciuta come “la
Atena de Cuba” per la sua cultura.
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venerdì 12 ottobre 2018
lunedì 8 ottobre 2018
Masochismo Latinoamericano
Negli
anni ‘60/70 del secolo scorso, il compianto Enzo Iannacci dottore in medicina
di mestiere, cantautore e attore comico per hobby (ben retribuito), cantava:
“Messico e nuvole, la faccia triste dell’America che voglia di piangere ho....”
Direi che per estensione, la “faccia triste” anche se non lo sembra nel
carattere della gente, sia tutto il resto del Continente a sud del Rio Bravo. I
Caraibi e il Centro America flagellati, sempre più di frequente e con maggior
intensità, dagli uragani e alluvioni. Haiti, una volta di più, devastata da un potente
terremoto. Fenomeni naturali a parte, la maggioranza degli abitanti di questo
sub Continente che non si dimostrano tristi, pare siano anche contenti di
essere poveri nonostante le immense ricchezze naturali dei loro Paesi sfruttate
dalle multinazionali che nella migliore delle ipotesi lasciano le briciole e
nei peggiori non sono nemmeno obbligate a risarcire i danni ambientali causati
da ricerche ed estrazioni del petrolio (leggi Ecuador).
Ieri
si è votato nel gigante Brasile dove, i rappresentanti del Partito che ha dato
loro anni di buon Governo che ha tolto dalla miseria o dalla soglia della
povertà milioni di cittadini, hanno subito una batosta elettorale difficilmente
recuperabile nel secondo turno presidenziale e crollando nelle elezioni locali.
Pare
che l’esempio dei vicini di casa argentini non abbia insegnato niente a loro e
a quanto pare, nemmeno alla “maggioranza silenziosa” del Paese dei “Gauchos”,
dove il Governo di Macri ha distrutto l’economia dovendo ricorrere una volta di
più all’aiuto, non certo disinteressato, del FMI e facendo ricrescere al
galoppo l’inflazione, assieme agli abnormi aumenti tariffari dovuti anche alla
privatizzazione di settori strategici per l’equilibrio economico.
Se
questi Paesi (dovrebbero) piangere, anche diversi altri non hanno gran che da
ridere come ad esempio la Colombia dove l’ex Presidente Santos aveva dato una
speranza e guadagnato un Premio Nobel della Pace, firmando un accordo con la
FARC che da esercito combattente si è trasformato in movimento politico e
parlamentare, ma dove proseguono omicidi di dirigenti di opposizione e massacri
di contadini da parte delle forze paramilitari protette dal Governo.
Questi
sono gli esempi più eclatanti di masochismo politico e anche se a “loro” va
bene così...che voglia di piangere ho.
sabato 6 ottobre 2018
Quando le colpe dei padri ricadono sui figli...
Lo
scorso 1° ottobre La Suprema Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, ha
rifiutato la domanda di “negoziare il legittimo diritto di uscita al mare”
dello Stato Plurinazionale della Bolivia con il Cile. La sentenza, anticipata
da una lunga disquisizione del suo presidente, è stata bocciata per 12
voti contro 3 e la motivazione è data
dal fatto che la Bolivia non ha prodotto Trattati Ufficiali veri e propri, ma
solo accordi verbali o scritti di funzionari cileni, nell’arco degli anni che
non avevano la consistenza di un vero Trattato a negoziare con lo Stato
confinante a cui aveva strappato 1500 km. quadrati di territorio, di cui 400
lineari di costa sull’Oceano Pacifico durante la guerra, tra i due Stati, del
1879. Al di la della negativa a poter negoziare un eventuale accordo, i
boliviani non hanno nemmeno il diritto di richiedere la restituzione dei
territori occupati durante la citata guerra, perché era stata dichiarata
dall’allora Governo boliviano in carica. Pertanto non sono stati usurpati, ma
sconfitti in una guerra dichiarata da loro stessi.
Naturalmente
l’attuale Presidente, Evo Morales, non ne ha colpa così come il suo Governo e
men che meno il popolo andino.
Un
vero peccato perché con il Governo di Morales la Bolivia, diventata Stato
Plurinazionale, ha compiuto passi da gigante in ogni settore: dall’economia
alla dignità popolare specialmente per gli indigeni che proprio da Morales sono
stati elevati dal loro stato sub umano. La possibilità di uno sbocco sul
Pacifico avrebbe dato un’ulteriore spinta all’economia e benessere del Paese,
ma in questo caso...le colpe dei padri ricadono sui figli.
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