Negli
anni ‘60/70 del secolo scorso, il compianto Enzo Iannacci dottore in medicina
di mestiere, cantautore e attore comico per hobby (ben retribuito), cantava:
“Messico e nuvole, la faccia triste dell’America che voglia di piangere ho....”
Direi che per estensione, la “faccia triste” anche se non lo sembra nel
carattere della gente, sia tutto il resto del Continente a sud del Rio Bravo. I
Caraibi e il Centro America flagellati, sempre più di frequente e con maggior
intensità, dagli uragani e alluvioni. Haiti, una volta di più, devastata da un potente
terremoto. Fenomeni naturali a parte, la maggioranza degli abitanti di questo
sub Continente che non si dimostrano tristi, pare siano anche contenti di
essere poveri nonostante le immense ricchezze naturali dei loro Paesi sfruttate
dalle multinazionali che nella migliore delle ipotesi lasciano le briciole e
nei peggiori non sono nemmeno obbligate a risarcire i danni ambientali causati
da ricerche ed estrazioni del petrolio (leggi Ecuador).
Ieri
si è votato nel gigante Brasile dove, i rappresentanti del Partito che ha dato
loro anni di buon Governo che ha tolto dalla miseria o dalla soglia della
povertà milioni di cittadini, hanno subito una batosta elettorale difficilmente
recuperabile nel secondo turno presidenziale e crollando nelle elezioni locali.
Pare
che l’esempio dei vicini di casa argentini non abbia insegnato niente a loro e
a quanto pare, nemmeno alla “maggioranza silenziosa” del Paese dei “Gauchos”,
dove il Governo di Macri ha distrutto l’economia dovendo ricorrere una volta di
più all’aiuto, non certo disinteressato, del FMI e facendo ricrescere al
galoppo l’inflazione, assieme agli abnormi aumenti tariffari dovuti anche alla
privatizzazione di settori strategici per l’equilibrio economico.
Se
questi Paesi (dovrebbero) piangere, anche diversi altri non hanno gran che da
ridere come ad esempio la Colombia dove l’ex Presidente Santos aveva dato una
speranza e guadagnato un Premio Nobel della Pace, firmando un accordo con la
FARC che da esercito combattente si è trasformato in movimento politico e
parlamentare, ma dove proseguono omicidi di dirigenti di opposizione e massacri
di contadini da parte delle forze paramilitari protette dal Governo.
Questi
sono gli esempi più eclatanti di masochismo politico e anche se a “loro” va
bene così...che voglia di piangere ho.
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