Inutile ricordare che
I legami strorici tra Italia e Cuba sono cominciati nel 1492, ma ci sono stati
eventi successive, meno conosciuti che hanno rafforzato questi legami
specialmente nel campo culturale: dale fortezze antonelliane, costruite da generazioni
di appartenenti a questa famiglia, ai monumenti principali della capitale
cubana e non solo, alle masicce importazioni di marmi di Carrara per detti
monumenti e altri eretti da architetti cubani o di altri Paesi.
All’Avana c’è un
luogo in particolare che ricorda una tappa importante di questi legami storico
culturali: Il Gran Teatro Alicia Alonso, già Gran Teatro Nacional che è sorto
sull’area dell’antico teatro Tacón che è stato letteralmente inghiottito
dall’attuale costruzione, costruita mantenendo al suo interno la sala
principale del vecchio teatro ampliandone la superficie totale e rendendolo
architettonicamente maestoso.
In questo teatro,
dall’ultimo terzo del XIX° secolo, sono sfilati numerosissimi artisti italiani,
molti poco conosciuti e alcuni di gran nome comenTitta Ruffo, Eleonora Duse,
Enrico Caruso o Beniamino Gigli, fra gli altri. In particolare si è distinta la
soprano Marietta Gazzaniga che ha spopolato con la sua interpretazione di
Violetta, nella Traviata,per la quale le era stata fabbricato un calice d’oro
da utilizzare nel brindisi. A lei si deve “l’importazione” di un dolce
caratteristico che ha assunto il suo nome debitamente cubanizzato: la
“Gazeñiga”. Una specie di pan dolce adatto per la colazione del mattino.
In questo Teatro sono
state presentate, in prima assoluta nelle Americhe, 5 delle opere di Giuseppe
Verdi: I Lombardi alla Prima Crociata, l’Ernani, La Traviata, il Nabucco e
l’Aida. Proprio in virtù di quest’ultima opera, l’emigrante fiorentino Antonio
Meucci, attrezzista capo del Teatro, fece gli esperimenti che lo condussero
all’invenzione del telefono, cercando il modo di poter comunicare a distanza
coi suoi collaboratori sullo scenario di un’opera tanto complessa.
Su queste ed altre
presenze italiane a Cuba, si sono scritti libri e girati documentari, ma nel
mio piccolo, mi è sembrato doveroso ricordarle.