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mercoledì 7 novembre 2018

Italia-Cuba, oltre 5 secoli di relazioni

Inutile ricordare che I legami strorici tra Italia e Cuba sono cominciati nel 1492, ma ci sono stati eventi successive, meno conosciuti che hanno rafforzato questi legami specialmente nel campo culturale: dale fortezze antonelliane, costruite da generazioni di appartenenti a questa famiglia, ai monumenti principali della capitale cubana e non solo, alle masicce importazioni di marmi di Carrara per detti monumenti e altri eretti da architetti cubani o di altri Paesi.
All’Avana c’è un luogo in particolare che ricorda una tappa importante di questi legami storico culturali: Il Gran Teatro Alicia Alonso, già Gran Teatro Nacional che è sorto sull’area dell’antico teatro Tacón che è stato letteralmente inghiottito dall’attuale costruzione, costruita mantenendo al suo interno la sala principale del vecchio teatro ampliandone la superficie totale e rendendolo architettonicamente maestoso.
In questo teatro, dall’ultimo terzo del XIX° secolo, sono sfilati numerosissimi artisti italiani, molti poco conosciuti e alcuni di gran nome comenTitta Ruffo, Eleonora Duse, Enrico Caruso o Beniamino Gigli, fra gli altri. In particolare si è distinta la soprano Marietta Gazzaniga che ha spopolato con la sua interpretazione di Violetta, nella Traviata,per la quale le era stata fabbricato un calice d’oro da utilizzare nel brindisi. A lei si deve “l’importazione” di un dolce caratteristico che ha assunto il suo nome debitamente cubanizzato: la “Gazeñiga”. Una specie di pan dolce adatto per la colazione del mattino.
In questo Teatro sono state presentate, in prima assoluta nelle Americhe, 5 delle opere di Giuseppe Verdi: I Lombardi alla Prima Crociata, l’Ernani, La Traviata, il Nabucco e l’Aida. Proprio in virtù di quest’ultima opera, l’emigrante fiorentino Antonio Meucci, attrezzista capo del Teatro, fece gli esperimenti che lo condussero all’invenzione del telefono, cercando il modo di poter comunicare a distanza coi suoi collaboratori sullo scenario di un’opera tanto complessa.

Su queste ed altre presenze italiane a Cuba, si sono scritti libri e girati documentari, ma nel mio piccolo, mi è sembrato doveroso ricordarle.

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