Anche
quest’anno una schiacciante “vittoria di Pirro” di Cuba all’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite il cui parere non è vincolante, ma significativo, dove la
risoluzione presentata per l’eliminazione dell’embargo degli Stati Uniti è
stata votata con 187 voti a favore 3 contro, manco a dirlo USA, Israele e il
Brasile del leccapiedi Somaro Bolso, 2 astenuti: Colombia e Ucraina e 1 non
votante: Moldavia.
Come
si può vedere anche i Paesi più lontani ideologicamente e politicamente, nonostante le pressioni
ricevute dalla diplomazia nordamericana, in particolare in America Latina e
Caraibi, hanno votato contro questa misura assurda, inefficace e che penalizza
soprattutto la popolazione cubana come ha brillantemente, ancora una volta,
esposto il Ministro degli Esteri Bruno Rodriguez Parrilla citando nomi e fatti
che dovrebbero far vergognare chiunque pratichi e appoggi questo “castigo”
verso un Paese che vuole solamente aver il diritto di essere indipendente nelle
sue scelte e che nonostante i quasi 60 anni di strangolamento continua a
resistere.
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