Arrivano
i primi segnali, magari non primissimi, di avviso di una più o meno imminente
unificazione della moneta a Cuba. I bar e ristoranti statali hanno già ricevuto
la disposizione di non accettare i CUC (Pesos convertibili) come pagamento.
Quello che fa paura a chi riceve rimesse dall’estero è quale sarà la nuova
tassa di cambio delle varie divise, se fosse di 11 a 1 per il dollaro e giù di
lì per l’euro sarebbe una perdita di oltre il 50% del potere di acquisto. Noi
ne sappiamo qualcosa con il passaggio all’euro in cui “l’unità” monetaria
calcolata sulle mille lire si è dimezzata di colpo.
L’avvento
del CUC è avvenuto nel pieno del “Periodo especial de guerra en tiempo de paz”
degli anni ’90 e allora è stata una mossa vincente per le casse dello Stato con
mira all’incamerare valuta estera, dando un colpo alla circolazione
semiclandestina del dollaro che ha seguito l’epoca in cui era vietato e tutti
gli acquisti si pagavano in Pesos cubani, con grandi o piccoli raggiri e truffe
ai danni dei turisti e dello Stato.
Indubbiamente
oggi è un problema superato e da risolvere per fare ordine e chiarezza nella
circolazione delle monete o delle transazioni, ma rimane ancora la grande
incognita della possibile svalutazione, oltre al fatto di dover circolare con
una carriola per effettuare acquisti in contanti…
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