Il corrispondente del Manifesto dall'Avana ha pubblicato:
Sei mesi per vaccinare gli 11 milioni di cubani con il Soberana nazionale
Pubblico e gratuito. Potranno vaccinasi tutti
i cittadini, gratuitamente su base volontaria. E sono interessati all’acquisto
di Soberana02 anche altri paesi come Venezuela, Vietnam e Iran.
Edizione
del 27.01.2021
Pubblicato 26.1.2021,
23:59
Produrremo
entro l’anno 100 milioni di vaccini Soberana02 contro il Covid-19, per
immunizzare la popolazione cubana, e l’estero». È l’obiettivo di Vicente Vérez
Bencomo, direttore dell’Istituto Finlay. Cioè l’Istituto che ha sviluppato il
vaccino, progettato e prodotto con tecnologia cubana e finanziato al 100% dallo
Stato cubano. Cuba diventerà così l’unico paese al mondo autosufficiente
nell’immunizzare la propria popolazione (poco più di 11 milioni). Entro sei
mesi, secondo Vérez, potranno venir vaccinati tutti i cittadini, gratuitamente
e su base volontaria. E si sono dimostrati interessati all’acquisto di
Soberana02 Venezuela, Vietnam e Iran. E’ stato raggiunto un accordo in base al
quale la terza fase della sperimentazione del vaccino – nelle prossime
settimane- sarà attuata anche in Iran su circa 150.000 volontari. Un’ampia
collaborazione in questo settore viene sviluppata anche con il Pakistan e
l’India.
Vérez non ha specificato
il prezzo di Soberana02, mentre si stanno sviluppando nell’isola altri tre
vaccini: Soberana01 (nell’Istituto Finlay), Abadala e Mambisa prodotti nel
Centro di ingegneria genetica e biotecnologica (BioCubaFarma). Tutti finanziati
dal Fondo cubano per la scienza e innovazione e dal Ministero della scienza, tecnologia
e ambiente. Mambisa, ancora nella fase 1 della sperimentazione, ha la
particolarità che si somministra per via intranasale e non con un’iniezione.
In un articolo
per la piattaforma Cubadebate l’immunologo
italiano Fabrizio Chiodo (professore di Chinica nell’Università dell’Avana) che
ha partecipato al “disegno” di Soberana01 e 02 spiega che entrambi i vaccini
“si basano in subunità”. Della proteina S – parte del virus SARS-Cov2 che
induce la risposta immunologica più forte negli esseri umani- i “candidati”
cubani utilizzano la parte che è involucrata nel contatto con il ricettore
della cellula, il RBD (receptor-binding
domain o regione di unione col ricettore, l’estremo delle
“spine” che possiede il virus, ndr)
che è anche il punto dove il sistema immunitario umano scatena la sua risposta.
“Nel caso di
Soberana02 –scrive Chiodo- si unisce il RBD con il toxoide tetanico, base del
vaccino contro il tetano e utilizzato anche come base per altri vaccini cubani
come quello sviluppato contro H.Influenza tipo B, QuimiHib (il primo vaccino
sintetico della storia come ebbe a pubblicare la rivista specializzata Science
nel 2004). Si tratta di “piattaforme valide, utilizzate già in bambini, stabili
a temperatura ambiente e che si possono conservare in un comune frigo”. Dunque
con maggiore flessibilità e minor costo di utilizzo. Secondo l’immunologo
italiano, Soberana02 ha dimostrato una risposta immunitaria entro i primi 14
giorni. Il che ha permesso di passare più rapidamente alle fasi successive. “La
fase 3, che misura l’efficacia del vaccino dopo averne comprovato la sicurezza
e la capacità immunologica nelle precedenti fasi, si prevede sarà conclusa in
marzo o aprile”.
“In molti hanno
pensato che eravamo matti a puntare su un vaccino di nostra produzione di fronte
a giganti mondiali del settore”, dice Eduardo Martinez, presidente di
BioCubaFarma. Altri hanno più o meno velatamente parlato di propaganda
politica. “Si sbagliano, sostiene Martinez. Cuba ha una lunga esperienza nel
settore: 8 degli 11 vaccini che impiega il programma nazionale di
immunizzazzione contro 13 malattie sono di produzione nazionale. Inoltre tutti
i dati, sui prodotti e sulla loro sperimentazione, sono resi pubblici in
internet”.
Una delle
ragioni che hanno permesso di portare avanti un programma nazionale
di immunizzazione con tempi più lunghi rispetto a vaccini già sperimentati
all’estero è stata la relativa bassa incidenza del Covid-19 nell’isola. Grazie
ad un efficiente sistema di salute pubblica, fino alla fine dell’anno scorso
venivano registrati un totale di circa 150 decessi per coronavirus e in varie
provincie dell’isola il contagio era stato praticamente azzerato.
La
situazione è pericolosamente cambiata nelle ultime settimane con
l’apertura al turismo, specie dei cubanoamericani, molti dei quali giunti
nell’isola non hanno rispettato le regole di sicurezza nei confronti dei
familiari. Così nell’ultima settimana i contagi sono cresciuti in modo
preoccupante, superando 500 casi al giorno e rendendo più difficile il
controllo dei focolai. Anche le morti sono in crescita con un bilancio che si
avvicina a un totale complessivo di 200 vittime. All’Avana, come in altre
provincie sono riprese misure di contenimento, restrizione del traffico e dei
movimenti dei cittadini, chiusure delle scuole. Per questa ragione le autorità
sanitarie hanno deciso di usare un altro prodotto innovativo cubano, il
Nasalferón, una versione nasale del Interferón alfa 2-b che ha dimostrato
“un’alta efficacia preventiva nella lotta contro il Covid-19”. Ai turisti e ai
familiari o conviventi verranno applicate queste gocce nasali.