"Ho bisogno un po' di cemento ma non si trova in nessun posto". "Prova su Revolico!"
Questo
è quanto succede quotidianamente. Revolico è una piattaforma Web dove si può
trovare praticamente di tutto. Gli annunci sono pubblicati da privati che hanno
importato oggetti da qualche viaggio all'estero o li hanno ricevuti da parenti
o amici a titolo personale senza fine di lucro e quindi in quantità limitata.
Si
dà il caso, però, che di questo mezzo si siano impadroniti accaparratori che
sono vere e proprie aziende e dove vadano a provvedersi di beni
"scomparsi" resta un mistero.
Ora
alla luce delle disposizioni vigenti questo commercio è illegale, a aiuta a
risolvere problemi. Quello che non si
capisce è perché dopo decenni di fallimento di un sistema utopistico, non si
formulino con coraggio iniziative "cinesi" o "vietnamite"
che potrebbero trovare uno spazio con
le importazioni comunque possibili al di là dell'embargo unilaterale seppure
con risvolti extraterritoriali a carattere economico e finanziario più che
commerciale.
E
qua esce il cane che si morde la coda. Il Paese non è in grado di importare
tutto quanto necessita, i privati potrebbero farlo seppure non in grande scala
almeno per il momento. La causa? L'economia che sarebbe un eufemismo chiamarla
asfittica. La produzione e produttività sono ridotte a zero o quasi? Lasciamola
sopravvivere e magari prosperare con il commercio trasformandolo da clandestino
in legale con imprese aventi una sede fisica con le conseguenti responsabilità
legali ed economiche a partire da un genere scomparso e considerato una
bestemmia: le imposte. Non sarà certo questa economia sommersa a risolvere i
problemi in tempi brevi, ma da qualche parte bisogna pur cominciare e non si
comincia di certo con l'immobilismo.
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