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lunedì 8 ottobre 2007

40 anni dalla cattura e uccisione del mitico guerrigliero


Scolari cubani durante la commemorazione del "Che"
Oggi e domani ricorrono rispettivamente i 40 anni dalla cattura e dall'uccisione di Ernesto Guevara de la Serna soprannominato "Che" dai compagni cubani per quel suo continuo intercalare della parolina "che" tipica degli argentini.
Il "guerrigliero eroico" è diventato un mito adorato dalle sinistre di tutto il mondo, ma anche occhieggiato da certe destre. Intransigente ed estremista prima con se stesso e poi con gli altri al limite (o oltre) della paranoia.
La sua immagine è stata fortemente rilanciata a Cuba almeno dopo il trentennale della scomparsa e il ritrovamento delle sue spoglie. Quello che non gli sarebbe certamente piaciuto è la mercificazione della medesima, al di la della famosa foto di Alberto Diaz "Korda" che ha rivestito un profondo significato idologico, ma che oggi ha veramente assunto dimensioni da "marketing" di puro stampo capitalista. Ricordo una conversazione con l'ormai defunto ed allora anziano padre: Ernesto Guevara Lynch che in tempi non sospetti si addolorava della speculazione sull'immagine del figlio, apposta su qualunque cosa, che allora avveniva soltanto fuori da Cuba.
Altra stortura e incongruenza con la sua figura sono le bandiere con la sua effige sventolate dai cosiddetti "pacifisti". Il "Che" avrebbe potuto essere tutto, fuori che pacifista altrimenti che "Guerrillero Heroico" sarebbe?

Censiti circa 2500 centenari

Un recente studio demografico ha portato alla scoperta di circa 2500 cubani che hanno compiuto o superato il secolo di vita. Il 55% di loro e' figlio di genitori longevi, mentre nella maggior parte dei casi si sono accertati alcuni "modelli di vita" comuni, come ad esempio: fattori genetici, sessuali, emozionali, facilita' di adattamento e "sane" abitudini; cosi' come l'abitudine al lavoro da precoce ad eta' avanzata, la mobilita', la scarsa assunzione di farmaci e gli stretti vincoli familiari.
Il fatto che la maggior parte degli ultracentenari sia composto da donne potrebbe essere dovuta alla presenza di estrogeni nel sangue e alla diminuzione del ferro dovuta ai precedenti periodi mestruali.

domenica 7 ottobre 2007

28 morti per scontro treno/bus

Nei pressi del paese di Veguita, provincia di Bayamo a circa 800 km ad est dell'Avana, si è verificato un gravissimo incidente stradale tra un treno e un autobus che stava attraversando la linea all'altezza del passaggio a livello "la Mambisa".
Il saldo provvisorio è di 28 morti e 73 feriti di cui 15 in gravi condizioni. Non si conosce se vi fossero stranieri a bordo di uno o entrambi i veicoli.

sabato 6 ottobre 2007

Niente inviti per i dissidenti all'Ambasciata spagnola

In occasione della Festa Nazionale spagnola del 12 Ottobre, l'Ambasciata iberica all'Avana non inviterà i leaders della dissidenza per non pregiudicare i recenti accordi di collaborazione stabiliti col Governo cubano. La disposizione è stata dara dal ministro degli Esteri: Miguél Angel Moratinos secondo il quale si stanno ottenendo progressi nel dialogo riguardante i prigionieri di coscienza e i diritti umani.

Il Cardinale Bertone visiterà Cuba

Fonti vaticane hanno confermato una prossima visita del Segretario di Stato della Santa Sede a Cuba. Questo sarà il secondo viaggio, in ordine di importanza, dopo quello compiuto dal Papa Giovanni Paolo II nel Gennaio del 1998.
Per il momento non sono stati resi noti dettagli sulle modalità e finalità della visita.

Nuovo dirigente della CIA per Cuba e Venezuela

Il 48enne Timothy Langford con una lunga esperienza nell'agenzia e un Diploma di Studi Latinoamericani è stato designato quale caposervizio nel settore che segue Cuba e Venezuela. Langford subentra a Norman Bailey, ex funzionario di Reagan e nominato da John Negroponte, ma rimosso lo scorso Febbraio dal nuovo Direttore Mike McConnell lasciandoscoperto l'incarico fino ad oggi con grande preoccupazione dei Deputati e Senatori di origine cubana o venezuelana che temavano si fosse ridotto l'interesse del Governo americano per i due Paesi proprio nella fase che ha visto i seri problemi di salute di Fidel Castro.

Minacce ai venditori di reliquie del "Che"

La società Heritage Auction Galleries con sede ad Austin, Texas, per mezzo del suo dirigente Tom Slater ha fatto sapere di aver ricevuto ingiurie e minacce per aver organizzato la vendita all'asta di oggetti e di un ciuffo di capelli appartenuti a Ernesto "Che" Guevara che erano conservati dall'ex agente della CIA Gustavo Villoldo che partecipò alla cattura, uccisione e sepoltura del guerrigliero.
L'asta si terrà comunque il prossimo 25 Ottobre a Dallas.
Slater ha dichiarato che si aspettavano una grande risposta internazionale per questa asta, ma che non avrebbe immaginato di ricevere minacce e insulti da parte di chi ritiene un "oltraggio alla memoria del "Che" la vendita di tali oggetti e specialmente la ciocca di capelli.

giovedì 4 ottobre 2007

Pensiero di una cubana di Miami - (no comment)

CUBA, EL EXILIO Y YO

Hay tantos y tantos cubanos que nacieron después de 1959, que no tienen ni idea de como era la Cuba de ayer, aquella, la que no puedo ni quiero olvidar, aquella Cuba, alegre, hermosa, moderna, y antigua, nueva y vieja, con sus playas, sus ríos, valles y montañas, esas cosas ni Fidel ni el mismo diablo que vinieran, se las puede quitar. Esa Cuba, la que quedó en mi memoria, de la que podíamos salir cuando quisiéramos y siempre regresar llenos de amor a nuestra patria, a la que perdimos un día, por desidia, por cobardía o por caprichos del destino, pero que por desgracia, nunca volveré a ver.

Mucha gente cree que cuando muera Fidel, los cubanos vamos a ir en bandadas a Cuba... y no es así, vamos a celebrar la muerte del asesino que nos separó, que destruyó todo lo que era sagrado para el pueblo cubano, pero no vamos a regresar, por lo menos, los que salimos antes de los años 90's, serán muy pocos los que regresen. Sí, quizás a ver a familiares que dejaron, aquellos que nunca pudieron ir a una playa que fue designada solo para turistas, gracias a la maldita revolución, y que antes eran para TODOS LOS CUBANOS. Sí, alguno que otro regresará, pero la alegría por la muerte de Fidel, no es porque pensemos en regresar a lo que perdimos hace tantos años, la alegría, lo que vamos a celebrar el día que por fin se muera el mas odiado de los seres humanos, es el saber que él tampoco va a regresar, que el exilio de Fidel sí será permanente y que por los siglos de los siglos pague en el infierno por todo el daño que hizo, por todas las lágrimas que derramaron tantos y tantos cubanos.

Mi madre, como tantas madres cubanas, que murieron en el exilio, separadas de sus hijos, mi padre, que con 91 años todavía llora al ver la bandera cubana, que vio sus sueños truncados en plena juventud, mi hermano que murió en el exilio como tantos otros cubanos que han muerto bajo el cielo de un país que no fue el que les dio la luz primera.

Vamos a celebrar, sí, pero no como piensan muchos que celebramos la libertad de Cuba, con la muerte de Fidel, no, esa libertad no viene con la muerte del tirano, vamos a celebrar el final de una era, vamos a celebrar, pero Cuba seguirá en cadenas, por desgracia, aquí no es cierto Io que dice el refrán: "muerto el perro, se acabó la rabia". Hay muchos perros mas que seguirán haciendo daño y derramando rabia, sembrando odio a nuevas generaciones de cubanos. Muerto Fidel, no acabará el exilio, no acabarán los llantos, no acabará la tragedia del pueblo cubano dividido entre "los cubanos de allá" y "los cubanos de acá", los cubanos de Cuba y los cubanos del exilio... No, la muerte de Fidel, no traerá nada de eso, pero traerá una alegría interna a nuestras almas y desde el cielo, a todas las almas de los cubanos que murieron en el exilio. Si, vamos a celebrar, y Miami será el centro del regocijo, por ser donde está la concentración mas grande de cubanos. Pero el mundo entero será partícipe de nuestra alegría, ya que hay cubanos en todas partes del mundo y cada cubano lleva un pedacito de Cuba en su corazón

Sí, vamos a celebrar, aunque después nos quedemos con el alma deshecha, no por la muerte del monstruo que nos quitó la libertad, vamos a quedar con el alma deshecha porque seguiremos en el exilio, lejos de nuestra querida y añorada tierra, nuestra Cuba querida que por tanto tiempo ha sufrido bajo el yugo del comunismo

Mi pesar mas grande es por los cubanos que nacieron después de 1959. Esos cubanos que nunca vieron la grandeza de la isla en todo su esplendor, esos cubanos que nunca vivieron en una Cuba libre y soberana como la soñó Martí, por la que pelearon y murieron tantos cubanos nobles, una Cuba que Fidel Castro no permitió que conocieran

Sí, vamos a celebrar la muerte de Fidel y aunque sea por unos momentos, el cubano en el exilio se va a sentir libre al fin.

¡Que Viva Cuba libre y soberana!

Raquel Cira.



Amigo no es aquel que regala rosas sino aquel que le quita las espinas.
A friend is not the one who gives roses but the one who takes the thorns out

Analizzato il DNA dei resti del "Che"

In un articolo apparso su "Juventud Rebelde" si afferma di aver eliminato qualsiasi dubbio sulla identità dei resti trovati a Vallegrande, in Bolivia, nel 1967 in quanto sono stati effettuati accertamenti sul DNA delle ossa attribuite alla figura del "Che" ed i riscontri non lasciano dubbi sulla identità.
I ricercatori cubani nel 1997, 30° anniversario della morte, sulla base delle informazioni di cui erano in possesso, erano certi che le spoglie ritrovate fossero proprio quelle di Ernesto Guevara e dei suoi compagni dell'ultima ora. Anche le mutilazioni riscontrate nelle ossa, in particolare la mancanza delle mani, rafforzavano questa certezza.
Negli ultimi tempi un cubano ex agente della CIA che aveva collaborato con l'esercito boliviano alla cattura ed alla esecuzione dei guerriglieri superstiti, aveva dichiarato di essere certo che i resti umani ritrovati non potevano appartenere al "Che" in quanto egli stesso avrebbe partecipato alla sepoltura che sarebbe, secondo lui, avvenuta in altro luogo.
Per rispondere in maniera definitiva e senza ombra di dubbio a queste dichiarazioni si è proceduto all'identificazione scientifica dei resti e il responso è positivo: le ossa appartengono al "Che" Guevara.

mercoledì 3 ottobre 2007

Concerto in memoria del "Che"

Il popolarisimo cantautore cubano Silvio Rodriguez ha annunciato un grande concerto, a cui prenderanno parte diversi cantanti latinoamericani, che si terrà a Santa Clara il 9 Ottobre in occasione del 40mo anniversario della morte di Ernesto Guevara de la Serna.