In un articolo apparso su "Juventud Rebelde" si afferma di aver eliminato qualsiasi dubbio sulla identità dei resti trovati a Vallegrande, in Bolivia, nel 1967 in quanto sono stati effettuati accertamenti sul DNA delle ossa attribuite alla figura del "Che" ed i riscontri non lasciano dubbi sulla identità.
I ricercatori cubani nel 1997, 30° anniversario della morte, sulla base delle informazioni di cui erano in possesso, erano certi che le spoglie ritrovate fossero proprio quelle di Ernesto Guevara e dei suoi compagni dell'ultima ora. Anche le mutilazioni riscontrate nelle ossa, in particolare la mancanza delle mani, rafforzavano questa certezza.
Negli ultimi tempi un cubano ex agente della CIA che aveva collaborato con l'esercito boliviano alla cattura ed alla esecuzione dei guerriglieri superstiti, aveva dichiarato di essere certo che i resti umani ritrovati non potevano appartenere al "Che" in quanto egli stesso avrebbe partecipato alla sepoltura che sarebbe, secondo lui, avvenuta in altro luogo.
Per rispondere in maniera definitiva e senza ombra di dubbio a queste dichiarazioni si è proceduto all'identificazione scientifica dei resti e il responso è positivo: le ossa appartengono al "Che" Guevara.
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giovedì 4 ottobre 2007
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