Ho
visto, recentemente, una mini serie di documentari e commenti realizzata da
ricercatori, antropologi, storici e addetti ai lavori in generale. L’argomento
era la ricerca, a ritroso, del gene maschile “Y” fino alla notte dei tempi
umanoidi. Il risultato, sorprendente è che la ricerca, lunga e minuziosa,
conduce ad un unico capostipite che la Bibbia ha chiamato Adamo. Le
investigazioni hanno condotto in Africa Orientale e in modo più specifico
nell’attuale Etiopia. Questo territorio era già ben conosciuto dagli
antropologi che avevano pubblicato le loro ricerche, basate su resti fossili,
deducendo che da questa zona è cominciata la diaspora dell’Homo Erectus,
discendente dagli Ominidi e antecedente del “Sapiens”.
La
cosa che mi ha più sorpreso, nel seguire le migrazioni per i vari Continenti
nel corso di centinaia di migliaia di anni, è stata quella che attraverso gli
esami del DNA, possibili solo da un tempo relativamente breve, è emerso che
tutti noi abbiamo in comune il cromosoma “Y” che secondo gli esperti porterebbe
a un unico antenato comune a tutte le razze che si sono sparse in luoghi, tempi
e condizioni differenti, creando gruppi, sottogruppi e differenze somatiche, ma
mantenendo inalterato il genoma.
Quello,
da non credente che mi lascia il dubbio, è da dove discende il cromosoma
femminile...? Sarà una “deformazione” del maschile? Devo riconoscere che la
storia della costola non mi convince e poi la prima coppia non ha avuto solo
due figli maschi? Senza contare che secondo questa “teoria” i tempi evolutivi
sarebbero molto più rapidi e imprecisi. Poche migliaia di anni, rispetto alle
centinaia di migliaia o addirittura qualche milione secondo gli studi opinabili,
ma accompagnati da prove concrete e condivisi dalla totalità, o quasi, del
mondo scentifico, anche credente.
Dal
mio punto di vista do più credito alla scienza che prima o poi saprà dare, se
non lo ha già, una risposta a questo mio dubbio.
Un
altro dubbio che mi assale è: ma i sottogruppi di Giuda, attraverso le
migrazioni, sono arrivati anche in Sud America? Gli esempi sono infiniti, al
momento me ne sovviene solo qualcuno: Pinochet, Videla e molto più recentemente
Temer, Santos o Lenin Moreno che pur essendo Presidente non ha avuto nemmeno il
buon gusto di cambiarsi il nome di battesimo.