Come avrebbe detto Renato Pozzetto: una bella giornata. Sveglia alle 4.30 per essere all'ambasciata americana, a Roma, alle 10.30. La nostra amata capitale è sempre un casino, specialmente con la pioggia come oggi. Arrivati per tempo ci hanno fatto mettere in coda con una 30ina di persone davanti, poi, verso le 11 hanno chiamato chi aveva appuntamento alle 10.30 e bontà loro, ci hanno fatto passare. Di tutta la documentazione richiesta non serviva praticamente niente. Una volta chiamati, assieme, a uno degli sportelli consolari ci è toccato quello di una gentile signora con modi da vipera cortese. Dopo le domande di routine ci ha detto che per poter approvare i visti doveva chiedere "informazioni" ulteriori dal momento che siamo residenti a Cuba, cosa che avrebbe richiesto almeno 180 giorni!!!!! Pensano che dopo 15/20 viaggi negli USA a 79 anni possa andarci per fare atti terroristici o propaganda comunista... Abbiamo buttato un sacco di soldi e sprecato un bel po' di tempo per niente. Grazie Donald Strunz, lo dobbiamo alle tue brillanti trovate.
PS: Arrivato a casa ho ricevuto una mail dall'Ambasciata che mi chiedeva di compilare un modulo (allegato) in perfetto inglese dal quale ho capito, fra le altre cose che mi chiedevano in che Paesi sono stato negli ultimi anni e i dati dei iei datori di lavoro negli ultimi 5 anni, quando ho detto all'intervistartrice che sono pensionato dal 2009...comunque ci vogliono 6 mesi per avere queste informazioni che avrebbero avuto direttamente nell'intervista?