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lunedì 21 ottobre 2024

Che tristezza

 Nell'intervallo tra uno scroscio e l'altro sono uscito per vedere cosa potessero offrire quelli che definire negozi sarebbe un eufemismo.

Praticamente poco o niente, nemmeno pane o gallette di cui si ignora l'arrivo he certamente non è oggi.

Dopo tre giorni e tre notti senza corrente, la città si è svegliata e non è in ginocchio: è rimasta proprio sdraiata. Desolazione è la parola per definire quello che si vede e percepisce.


 

Post postumo (con relazione alla crisi energetica)

Sono passati solo due giorni da quando il Presidente Diaz Canel, parlando all’Assemblea dell’ONU aveva assicurato al Mondo che il sistema produttivo e quello energetico di Cuba erano in perfetto stato quando, il Primo Ministro Marrero Cruz, è apparso in uno speciale televisivo annunciando che il sistema energetico nazionale era al collasso. Il motivo ufficiale sarebbe un guasto alla principale centrale, ma quello vero è che non c’è carburante perché mancano i soldi per comprarlo seppure a Paesi amici come Messico e specialmente Venezuela. Manco a dirlo, il giorno seguente, oggi 18 Ottobre, Cuba si è spenta completamente e posso redigere queste righe solo grazie alla batteria del pc che non so per quanto potrà ancora, così come quella del cellulare.
Nel suo discorso, il Premier ha “suggerito ai cubani di comprare pannelli fotovoltaici. Dove e con che soldi non si sa. A questo proposito devo dire che io ho installato un paio d’anni
fa i pannelli che mi sono stati molto utili anche come risparmio sulla bolletta, ma da diversi mesi sono fuori uso per il guasto di un chip introvabile sia qua che a Cancun, in Messico, dove mi ero recato. La fortuna vuole che un amico si è preso la briga di cercarlo e trovarlo in Italia e me lo ha spedito, però…è ancora in viaggio e bisognerà trovare chi lo installa.
Sento anzi il dovere di ringraziarlo pubblicamente, sperando non si offenda per essere stato citato, ma spero di no: grazie, dottor Luca Lombroso, eccellente meteorologo e amico.
Non so se Diaz Canel abbia dichiarato al Mondo Intero quello che volevano far credere a lui, ma ritengo difficile che non conoscesse la realtà dei fatti... intanto siamo senza corrente (in tutto il Paese) da stamattina. Noi dalle 10.15 il resto dalle 11.00 e nessuno saquando torneremo ad avere il flusso vitale.
Il gas GPL per le cucine è fortemente razionato e ristretto, noi abbiamo il numero 4.064 nella coda per averlo ed oggi è stato assegnato il 400 e qualcosa…Se manca anche lacorrente non so come si potrà cucinare. Con le piogge di questi giorni nemmeno a legna,
visto che la vegetazione è fradicia. Nel frattempo gli alimenti più “preziosi”, conservaticome oro nei frigoriferi e congelatori, rischiano di marcire anche per i continui scongelamenti dovuti ai frequenti cambi di temperatura seppure con tempi non prolungati e indefiniti come l’attuale.
Le comunicazioni? Se fossi credente mussulmano…inch’Allah. Anche le linee telefoniche fisse sono interrotte, miracolosamente oggi è ripresa la rete wi-fi, non so come e mi
rallegra, sempre…batterie permettendo senza possibilità di ricarica.
Non si possono attivare i motori per portare l’acqua ai piani superiori o ai tetti dove sonoinstallate le cisterne, dal momento che la pressione della rete è a malapena sufficiente per il piano terra.
Tutte le attività produttive, commerciali e di servizi sono paralizzate, le pompe di benzina non possono erogare la poca che hanno alle interminabili code di auto perché non hanno corrente. La gente non può comprare nemmeno il panino quotidiano (da 60 grammi) perché le panetterie non possono funzionare.
Il presente post non so quando potrà essere pubblicato per impossibilità di trasferirlo col cellulare, date le condizioni energetiche e l’impossibilità di usare il modem perché senza corrente e senza linea telefonica.
Aggiornato alle 10.30 del 19 Ottobre, dopo oltre 24 ore senza corrente.

2da parte:
Improvvisamente dopo 35 ore e mezza, si sono accese le luci in casa. Miracolo! Ma dopo, una decina di minuti puff! Tutto spento un’altra volta. Dopo il danno, la beffa che in parolemolto povere vuol dire “ci hanno preso per il culo”. Questa seconda puntata è durata fino alle 07.00 di oggi lunedì 21. In pratica 68 ore e mezza su 72.
Non è ammissibile che in un mondo sviluppato e civile succedano queste cose.
Il Governo dà la colpa al maltempo e al “bloqueo”, ma in genere quando ci sono dei confronti la responsabilità è di entrambe le parti, se vogliono o meno trovare una soluzione.
Nel frattempo si sono sviluppate una tempesta tropicale e un uragano nei Caraibi. Proprio quelloche ci mancava.

domenica 13 ottobre 2024

E i fake continuano...

 Un’altro “fake” sta viaggiando in rete, fabbricata da “Directorio Cubano” che nonostante il titolo è di Miami. Si tratta del video di una giovane che si sarebbe bagnata nelle acque di Varadero dove nuotava un “tiburón” (squalo), si dice, scambiato per un delfino con l’evidente motivo, magari sterile, di scoraggiare le visite al balneario cubano dal momento che chi lo vede non analizza o non conosce i dettagli:

1) Il mare e la costa non sono di Varadero

2) il “tiburón” visto da lontano non è chiaramente identificabile e in nessun momento si vede la pinna dorsale di uno squalo in perlustrazione

3) in nessun momento si vedono contemporaneamente, seppure a distanza, la ragazza e il pesce

4) gli squali non si avvicinano a litorali come quello di Varadero dove le acque sono poco profonde e il fondo è di sabbia bianca, colore a loro sgradito

5) per opinione personale e quindi opinabile, l’interno dove è girata l’intervista sembra troppo “ricco” e accurato per essere cubano. 

martedì 8 ottobre 2024

Donald e l'immigrazione cubana

 Voci peraltro non confermate, ma credibili, dicono che fra i primi, ulteriori, provvedimenti nei confronti di Cuba, nel caso di vittoria di Donald Trump, ci sarebbe la chiusura dell’Ambasciata degli Stati Uniti all’Avana che peraltro svolge prettamente lavori consolari più che diplomatici e la soppressione dei voli diretti tra Miami e le altre città cubane oggi servite, ad eccezione dell’Avana.

Già nel suo precedente incarico, Trump, aveva inasprito alcuni effetti collaterali dell’embargo che però non toccavano in modo diretto i cubani, almeno non nella vita di tutti i giorni. Il provvedimento più evidente è stato quello di mettere Cuba nella lista dei presunti Paesi patrocinatori del terrorismo con effetti e risvolti politici poco simpatici, particolarmente riguardo agli europei, che quello di non possono utilizzare l’ESTA per l’ingresso negli Stati Uniti per turismo tutti coloro che abbiano o abbiano avuto rapporti con Cuba anche solo per viaggio turistico, costringendo alla trafila per l’eventuale ottenimento del visto.

Ora però se mettesse tra le promesse elettorali anche le minacce di cui sopra, probabilmente non avrebbe tutti i cubani residenti negli Stati Uniti e in grado di votare, dalla sua parte. Certo sono minoranze, gli abilitati al voto, ma nell’opinione pubblica cubano/americana la cosa non sarebbe certo accolta bene. Nonostante il distanziamento o addirittura l’odio di gran parte o della quasi totalità degli immigrati verso il Governo e il sistema cubano, i legami famigliari sono comunque molto forti e se sono d’accordo in molte misure politiche e/o economiche per danneggiare il Governo cubano, credo che molti non apprenderanno volentieri la notizia di ulteriori difficoltà di riunione, più o meno a breve o lungo termine con i parenti rimasti sull’Isola. Magari potrebbe essere la manciata di voti che lo vedrebbe, ancora, gridare al broglio elettorale.

Attento Donald, potrebbe essere un autogoal.

sabato 28 settembre 2024

Raul Castro è vivo e vegeto

 Sempre in tema di fake-news circolanti sul web, nei giorni e settimane scorse circolava la notizia che Raul Castro (93 anni) fosse ricoverato in fin di vita o addirittura morto in uno degli ospedali più avanzati di Cuba. Ebbene, l’altro ieri lo abbiamo visto in perfetta forma mentre riceveva il Presidente del Vietnam in visita ufficiale a Cuba.

Questo, una volta di più dimostra quanto, alcune frange, dell’opposizione cubana residente a Miami sia poco o niente credibile e fantasiosa.

venerdì 27 settembre 2024

Quando i "fake" sono inutili e dannosi

 Sul web sta circolando una fotografia (di cui allego il link) con una didascalia che dice più o meno così: “Cuba un Paese assediato da 66 anni di embargo nutre cosi ì suoi bambini nelle scuole” e mostra una lunghissima tavolata di bambini con uniformi scolastiche che non sono certamente quelle di Cuba, con vassoi da self-service ricolmi di ogni ben di Dio. Al di là che l’embargo è del 1961, quindi gli anni sono 63, chi ha pubblicato questa foto, se lo ha fatto in “buona fede”, ovvero solidarizzando con Cuba, ha fatto un terribile autogol dal momento che farebbe venire meno la necessità di solidarizzare materialmente con Cuba. Se invece lo ha fatto per una sottile ironia non è che abbia raggiunto il suo scopo, aumentando la confusione. Purtroppo la realtà è ben diversa e ai bambini, con tutte le attenzioni che meritano e che ricevono, non si riesce a dare una dieta nutrizionale soddisfacente. Così che in un modo o nell’altro, si vergogni chi ha pubblicato quel falso grossolano.


Cuba. Geografia del desiderio.

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La mensa scolastica che Cuba, sotto embargo da 66 anni, regala tutti i giorni ai propri bambini.


 


martedì 24 settembre 2024

Chi ha (mal) tempo, non aspetti (mal) tempo

 Ogni settimana esce un prospetto che indica gli orari di sospensione dell’energia elettrica all’Avana, suddiviso per gruppi di utenze e le varie fasi della sospensione. Noi facciamo parte del gruppo “1 B” e questa settimana ci toccava oggi, martedì, dalle 10 alle 14 e il prossimo sabato con lo stesso orario. Con stupore abbiamo notato che poco prima delle 9.30 il servizio era già stato sospeso ed è stato ripristinato solo alle 15.45 circa.

Il motivo non era quello della sospensione programmata, ma dato che c’è nelle vicinanze dell’Isola un uragano che seppure non dovrebbe investire l’Avana, passerebbe relativamente vicino con frange di maltempo notevoli. Di qua la necessità di correre a potare la maggior parte di alberi possibile per evitare danni alle cose e persone. Quello che viene spontaneo pensare, però, è che in una stagione ciclonica del tropico, si debba aspettare il momento dell’urgenza per correre ai ripari, invece che provvedere a una graduale manutenzione della rigogliosa vegetazione presente nelle strade e nei parchi

martedì 17 settembre 2024

Natale? È un'opinione

 In Venezuela quest'anno si festeggerà il Natale...il 1° Ottobre. Il Presidente Maduro lo ha dichiarato ufficialmente. Dopo aver "vinto" le elezioni adesso si sostituisce anche al Papa o...a chi gli sta sopra. Può stabilire lui la data di nascita di Gesù Cristo. Siamo in attesa di vedere quando cadrà la Pasqua. 




sabato 7 settembre 2024

Turismo e crisi

 Una delle risorse, diventata importante, di Cuba è scesa a picco. Si tratta del turismo per il quale ho lavorato molti anni descrivendone anche la rinascita in tempi di Rivoluzione, seppure ormai pacifica. Il primo, duro, colpo è stato dato dalla Pandemia di Covid che ha fatto crollare il turismo in tutto il mondo, ma Cuba non è stata capace o non ha potuto risollevarsi. Gli standard ricettivi, i servizi collaterali e le offerte alternative sono insufficienti, se non sono peggiorati. È anche vero che il turismo, in generale, è soggetto a tanti fattori tra cui la moda oltre alle offerte più o meno allettanti degli operatori turistici.

Cuba con delle bellezze naturali che non hanno niente di che invidiare agli altri Paesi dei Caraibi, America Centrale e Meridionale, Estremo Oriente o Atolli del Pacifico, ha avuto un piccolo seppur sostanziale decollo tra gli anni ’80 del secolo scorso e la prima decade di questo. Poi, come detto, la Pandemia che non ha permesso a un’economia fragile e ostacolata dalle dure sanzioni anche extraterritoriali previste dall’Embargo statunitense, tenta a decollare di nuovo.

A suo vantaggio ha anche una popolazione estremamente cordiale e disponibile con i visitatori, ma credo che una delle sue attrattive principali sia stata anche quella politica che oggi sembra interessare meno. Senza voler mescolare il vino all’Acqua Santa e con tutto il rispetto dovuto, la scomparsa di Fidel Castro che non era certo un’attrazione turistica e men che meno per sua volontà, dal momento che ha sempre considerato il turismo un male necessario, a mio modesto e forse erroneo parere, ha avuto una piccola parte di questa flessione, almeno per quello che riguarda l’Europa e l’Italia.

Certo, la parte del Leone l’ha sempre fatta il Canada con i suoi turisti balneari e stanziali, ma da solo non basta e anche da quelle latitudini le quote sono scese.

Un problema molto serio e di difficile soluzione perché per incentivare l’interesse dei visitatori bisogna migliorare strutture e infrastrutture, ma se gli ingressi in valuta non riescono a coprire i fabbisogni, come si fa?

Per contro però, continuano a sorgere come funghi degli alberghi di dimensioni che sembrano eccessive, anche esteticamente. Chi li occupa? 

martedì 3 settembre 2024

Oggi si compiono 35 anni

 Oggi ricorrono 35 anni dal terribile incidente del 1989 avvenuto sulla pista dell’aeroporto dell’Avana. Un sinistro provocato principalmente dalla presunzione ed errori di calcolo del pilota che ha comunque pagato anche lui con la vita le sue leggerezze assieme agli altri 111 occupanti del velivolo, tra equipaggio cubano e passeggeri italiani.

Presunzione per non aver ascoltato i suggerimenti della Torre di Controllo che gli suggerivano di ritardare il decollo per il maltempo, particolarmente violento in questo periodo dell’anno e gli errori di calcolo per non aver tenuto in conto la, relativa, limitata potenza dei motori dell’IL62 di cui era al comando che rendevano problematica l’uscita da una turbolenza a bassa quota. A questo si è aggiunta anche la fatalità che proprio al termine della pista mentre si trovavano a 60 metri da terra si è formata una raffica di vento discendente, conosciuta come windshire, incubo dei piloti, che ha schiacciato il velivolo verso il basso facendolo schiantare tra la fine della pista e il centro abitato di Luzgardita, costituito prima dell’aeroporto e comunque in tempi meno pericolosi, ma che il buon senso avrebbe dovuto far sgomberare quando il traffico si stava incrementando e la potenza degli aerei pure.

Difficile o quasi impossibile per qualunque pilota anche con apparecchi dotati di motori più potenti poter “bucare” la tormenta a quella quota.

L’abbrivio dovuto alla velocità ha trascinato l’aereo per varie centinaia di etri mentre, essendo zeppo di carburante, per l’urto e l’attrito prendeva fuoco lasciando senza campo gli occupanti e radendo al suolo buona parte di Luzgardita di cui non si era reso noto il numero di vittime, se lo si è fatto successivamente non ne sono informato.

Un dettaglio che mi sembra ancora oggi incredibile è che mia figlia che era venuta a trovarmi, era prenotata su quel volo, ma ha voluto anticipare il rientro di una settimana. Proprio vero che quando non ti tocca…