Leggo fra le notizie di agenzia che escono di "spalla" che un gruppo di "dissidenti" cubani residenti all'estero sta cercando di mobilitare il "pueblo" tramite Facebook. Al di la che l'accesso a Fb è una chimera per almeno il 90% dei residenti sull'isola, ma con che credibilità questi signori dell' "armatevi voi che noi siamo partiti" cercano solidarietà all'interno?
Perchè non sono rimasti qua loro a protestare, invece di cercare "l'america" all'estero dimenticandosi di tutto e di tutti? Adesso dall'alto del loro "benessere" vorrebbero che fossero "gli altri" a scendere in campo al posto loro. In questo modo è facile essere "dissidenti"
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giovedì 3 febbraio 2011
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Parole sante Aldo!!!!!!!!!
RispondiEliminaSai, Valeriano, giusto per puntualizzare il mio punto di vista: credo che TUTTI abbiamo il DIRITTO di dissentire, a Cuba come ovunque, ma quando si vuole passare dalle parole ai fatti bisogna avere della fortissime ragioni personali e/o ideologiche e, sopratutto, farlo in prima persona affrontandone le conseguenze positive o negative che siano. Quando si vogliono usare gli "altri" stando comodamente seduti con le chiappette al caldo o al fresco, mi sembra sia solo vigliaccheria e opportunismo.
RispondiEliminaCondivido appieno il tuo discorso!!!!!
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