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sabato 5 novembre 2011

Fatta la legge...facile trovare l'inganno

Una legge tanto attesa ha deluso le aspettative e se ha sanato situazioni illegali, ma diffuse, non ha certo fornito la possibilità di eliminare i “negocios”. Vediamo il perché:
“prima” della legge, i veicoli immatricolati dopo il 1960 e assegnati dallo stato per “meriti” o per introiti legali di moneta convertibile non potevano essere trapassati, salvo alcuni casi di eredità. Si era creato così un “mercato” clandestino di vendite senza documenti, ma basate sul passaggio di mano di chiavi e denaro. Un'auto “Lada” costava dai 2.000 ai 6.000 cuc (prima del cuc, dollari) secondo l'età, lo stato di conservazione e manutenzione. Il rischio era che se veniva a mancare il proprietario legale non si potevano più passare le revisioni e i periodici cambi di immatricolazione o ci si poteva trovare davanti a potenziali eredi che reclamassero la proprietà. Nel caso peggiore poteva essere la morte, in quello migliore l'uscita dal Paese in qualunque maniera, legale o illegale. Chi aveva comprato si trovava, prima o poi, con un bell'oggetto inutile o poteva solo smantellarlo e rivenderlo come pezzi di ricambio (sempre sul mercato clandestino).
Adesso la nuova legge ha “sanato” queste situazioni e reso possibile il trapasso, questo però ha portato come logica a una lievitazione dei prezzi che adesso vanno per un Lada da 8 a 13.000 cuc secondo lo stato del veicolo. Si dirà: si, però è tutto legale. Vero, però al di la che per le “categorie” autorizzate lo stesso veicolo, nuovo, costa 8.000 cuc nelle agenzie autorizzate, vi è la possibilità, molto concreta di frode alle imposte. La legge prevede una tabella di “prezzi minimi ai fini fiscali” a seconda delle categorie di veicoli e di età dei medesimi. Per non farla lunga prendiamo quelli più commerciali, ovvero le auto.
Secondo questa tabella i valori sono: per un'auto fino 15 anni di vita o più, 10.200 pesos cubani (408 cuc), fino a 10, 20.400 ((816 cuc), fino a 5, 40.800 (1632 cuc) e su questi valori minimi si paga l'imposta del 4% se non si denuncia un prezzo superiore. Le transazioni davanti al notaio DEVONO essere effettuate in pesos cubani pertanto chi ha da vendere un Lada con meno di 5 anni dichiarerà “”onestamente”” (per esempio) di venderlo a 50.000 pesos (stiamo larghi) ovvero 2.000 cuc, in realtà ne incasserà 13.000.
Fatta la legge. Trovato l'inganno (facilmente).

2 commenti:

  1. Personalmente non credo che l'aumento dei prezzi sia imputabile alla "liberalizzazione" delle compravendite. E' semplicemente dovuta alla scarsità di mezzi esistenti sull'isola e lla crescente possibilità di acquisto da parte di una tuttavia ancora ristretta elite di "benestanti".

    In effetti i prezzi da 8.000 a 13.000 per un lada erano più o meno in vigora già da prima del provvedimento. Io solevo affittare un lada in stato non buono per lunghi periodi (foto su fb) e la proprietaria parlando del più e del meno mi aveva detto che più volte le avevano offerto 7500 cuc per il medesimo.

    Anche gli almendrones in buono stato erano tutti sopra i 15.000.

    Io penso che invece questa parziale liberalizzazione porterà giocoforza ad una riduzione dei prezzi ed ad un avvicinamento ai prezzi praticati dai concessionari di stato per il mededsimo usato. Una differenza in più dovrà rimanere, altimenti il "privilegio" di poter comperare dal concessionario ufficiale non avrebbe senso. Va tuttavia anche detto che le cosiddette "lettere" che danno diritto alla acquisizione di un'auto dal concessionario, nuova od usata che sia, hanno anche loro un prezzo e qualche volta vengono cedute, ossia l'intestatario ritira l'auto, ma con i danari del acquirente che paga sia l'auto medesima, sia il privilegio di poterla avere.

    Con la "liberalizzazione" l'offerta aumenta e quindi i prezzi scendono.

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  2. In effetti può succedere quello che dici, chi ha "diritto" all'acquisto dell'auto la compra e la rivende subito dopo, quindi l'auto, non la "lettera"...ma non lo fa certo gratis. In quanto ai 7500 cuc che hanno offerto alla proprietaria, prima della legge,..."lei dice", magari era qualcosa meno...o magari no. Una cosa era rischiare 3/5000 cuc (che non sono pochi" un'altra era rischiarne il doppio...o giù di li.
    Io pensavo che gli "almendrones" scendessero di prezzo, invece...E' vero che i prezzi sono retti da "domanda" e "offerta", ma fin che lo Stato non "offre" la possibilità a CHIUNQUE di comprare a prezzi "controllati" non credo ci sia una tendenza a scendere. E comunque la frode sulle imposte è abbastanza facile...o no?

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