Si
è di recente chiuso il convegno italo - cubano sulla chirurgia oncologica non
invasiva, nel quale eminenti chirurghi italiani hanno presentato le ultime
tecniche di intervento non invasivo, specialmente nei tumori della laringe o
del cavo orale, con interventi pratici su infermi cubani e con la massima
soddisfazione da parte dei medici assistenti all’evento, per non dire della
felicità dei pazienti operati con questa tecnica innovativa.
Passando
ad altro tema, dal 6 all’11 di questo mese si terrà la Fiera Internazionale del
Turismo 2019 nel pittoresco, ma infelice per questo tipo di manifestazioni,
Parco Morro – Cabaña. Il momento è particolarmente delicato e importante per
l’economia cubana ormai basata principalmente in questa fonte di entrata. Nel primo
quadrimestre dell’anno si sono avute 2 milioni di presenze che teoricamente, se
si mantenesse il trend attuale farebbe superare ampiamente i 5 milioni annuali
previsti. Il mercato principale è sempre fornito dal Canada e il secondo udite,
udite, è rappresentato dai turisti statunitensi che attualmente lo possono fare
praticamente solo con le crociere. Questa fonte è in serio pericolo dopo
l’approvazione di rendere operativo il Titolo III° della Legge Helms – Burton
che permette di ricorrere ai tribunali federali statunitensi a coloro, o loro
eredi, che sono stati oggetto di espropriazione di beni da parte del Governo
rivoluzionario dal 1959 in poi. Le prime domande di indennizzo sono state
presentate nei confronti del colosso della navigazione ricreativa: la Carnival
Cruises, da parte di un inglese di origine cubana la cui famiglia era
proprietaria (sic!!!!!) del porto di Santiago de Cuba e da un cittadino
statunitense, non di origine cubana, la cui famiglia era invece proprietaria
dei moli e relativi magazzini del porto dell’Avana (gulp!!!).
Gli
operatori, partners stranieri di alberghi e centri turistici, principalmente
spagnoli e canadesi, si sono dichiarati contrari a detta legge, a carattere
extraterritoriale che sanziona chi collabora e con imprese cubane che
gestiscono anche strutture nazionalizzate, hanno espresso contestualmente la loro volontà di
continuare a collaborare con Cuba.
Nel
frattempo, Strump, evidentemente anche plagiato e mal consigliato dai suoi
leccapiedi ha minacciato, giusto per favorire il popolo e proteggere i più
deboli, di inasprire ulteriormente l’embargo verso il Paese caraibico. Cosa ci
aspetterà?
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