Dopo
una lunga malattia, combattuta fino all’ultimo, Eusebio Leal Spengler ci ha
lasciato. Una mente eccellente, persona attiva che ha intessuto rapporti con il
resto del mondo come e meglio di un diplomatico di carriera. Ha ottenuto per il
suo Paese risultati che altrimenti sarebbero stati impossibili. Interlocutore
privilegiato con la Santa Sede e con gli Stati Uniti, primo e allora unico,
cattolico iscritto al Partito Comunista di Cuba, per molti anni e fino alla sua
scomparsa Historiador de La Habana, ma con grande conoscenza della Storia di
tutta Cuba. Autodidatta e diventato Dottore solo dopo l’avvento della Rivoluzione.
Da bambino, essendo di famiglia umile, aveva frequentato la scuola solo fino
alla quarta elementare, si era gettato corpo e anima per sviluppare,
soprattutto, la sua Habana. Spesso ospite in Italia aveva uno stretto legame di
amicizia con l’Associazione di Amicizia Italia-Cuba e in particolare con la
sezione lombarda a cui lo legava una stretta amicizia con uno dei suoi
fondatori: Arnaldo Cambiaghi dal quale aveva attinto consigli e suggerimenti,
oltre che il perfezionamento dei contatti con tanti enti e persone che hanno contribuito alle
migliorie del centro storico della capitale cubana.
Conversatore
brillante e inesauribile, affascinava l’uditorio con le sue dissertazioni
ricche di Storia e di Cultura. Innumerevoli le opere materiali portate a
termine e il rimpianto di non aver potuto terminare la restaurazione completa
della sua città, peraltro opera titanica.
Non
posso dire di essere nella sua cerchia di amicizie, ma ci siamo incontrati più
volte con scambi di idee e di progetti fra le quali una possibile mostra
fotografica di mie immagini, mai portata a compimento anche per mia negligenza,
oltre che alle difficoltà di reperire il materiale per la stampa e il montaggio
delle fotografie nonostante una sua lettera indirizzata all’allora Ambasciatore
italiano all’Avana, di cui conservo copia, ma che non ha avuto gli aiuti
necessari. In tempi recenti sarebbe stata meno difficile, ma le vicissitudini
quotidiane hanno sempre interferito sul lavoro di raccolta e preparazione del
materiale. Nonostante il passare degli anni, tempo fa ne avevamo riparlato e la
colpa è solo mia se non l’abbiamo realizzata.
Nessun commento:
Posta un commento