Da qualche giorno circola su diversi organi d’informazione internazionali, anche italiani, la voce che Cuba metterà a disposizione gratuita anche dei turisti, il vaccino Soberana 02 che dovrebbe terminare la terza fase di sperimentazione il prossimo mese di marzo. Attualmente le cose non sono esattamente così: risulta che si metteranno in vendita “pacchetti” turistici che comprendono la possibilità facoltativa di ottenere il vaccino e questo potrebbe essere se non completamente gratuito, almeno a costo vantaggioso anche per incentivare il turismo internazionale di fatto scomparso. Diverso sarebbe per chi prendesse un aereo, senza servizi prenotati e sbarcasse come “turista fai da te”. Immagino che anche in questo caso si troverà una soluzione economica, ma è ancora tutto da vedere. Intanto si procede anche nello sviluppo di altri tre vaccini cubani: Soberana 01, Abdala e Mambisa che sono ancora nella seconda fase di sperimentazione. L’ultimo ha la particolarità di essere somministrato per via nasale e tutti, secondo gli addetti ai laboratori di sviluppo, hanno un basso costo di produzione, facilità di conservazione, lunga e forte efficacia.
Buone le prospettive
di esportazione con diversi Paesi già interessati all’acquisto di un buon
numero di dosi.
Nel campo dei lavori indipendenti, si sta preparando una vera
Revolución portando la possibilità di svolgerli dalle attuali 127 voci a circa
1200, escludendone 124, capovolgendo la situazione. Le attività escluse sono
quelle strategiche e quelle considerate di competenza dello Stato come la
salute e l’istruzione di base. Nelle misure in corso di attivazione si prevede
uno snellimento burocratico adottando uno sportello unico per le pratiche
relative al rilascio delle licenze, un riordinamento fiscale, la possibilità di
ottenere più licenze in particolare a servizi o lavori affini, per fare un
esempio un esercizio di parrucchiere potrebbe trasformarsi in vero e proprio salone
di bellezza con tutto quanto richiesto per la cura della persona ed avere la
possibilità di poter servire generi di conforto come caffé, bibite o altro ai
clienti in attesa o con interventi particolarmente lunghi. Altro aspetto è
quello di una maggior flessibilità adottata dalla Dogana per merci importate se
inerenti all’attività svolta e la possibilità di esportazione anche per privati,
seppure sembra che questa modalità sia già in atto.
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