La situazione è tornata tranquilla, ma non si sa quanto fuoco cova sotto la cenere. Personalmente credo che i Governi, Centrale, Provinciale e Municipale dovrebbero accelerare la lotta agli acaparramenti sia per i prodotti in moneta nazionale che per quelli in moneta convertibile, sarebbe un buon passo per la distribuzione equa.
Allo stato attuale invece si
verificano resse inenarrabili presso i
centri di vendita con persone che pernottano in luogo per poter comprare quello
che c’è e spesso, o quasi sempre, senza sapere cosa troveranno.
Ormai si è radicato il mestiere di
“colero” che va poi dal piccolo smercio al mercato nero alla “grande
distribuzione” da parte di persone che evidentemente pagano i coleros o peggio
ancora il personale dei centri di distribuzione ed hanno in loro potere una
quantità di merci da vero e proprio supermercato.
Penso sia difficile mantenere calma
la gente che soffre penuria o deve pagare i prodotti anche fino al triplo del
loro valore e fino ad oggi non si è fatto niente. Credo che una delle principali fonti di ribellione
sia questa che racchiude come slogan ”libertà” da parte di gente che non sa
nemmeno a quale “libertà” andrebbe incontro sotto la sfera degli Stati Uniti a
cui aspirano. Spesso i loro parenti che venivano (ante pandemia e sopratutto
ante Strunz) arrivano facendosi passare per ricchi o quantomeno benestanti
avendo lasciato debiti o oggetti in pegno. Non dicono che molti di loro sono
costretti a trovare due o anche tre lavori nelle 24 ore per poter vivere, specialmente
se hanno bisogno di cure mediche o medicine.
Questo è un Paese popolato da gente
meravgliosa che se non fosse avvelenata dalla propaganda, ma anche meglio
amministrata sarebbe davvero un piccolo paradiso senza tanti sogni di “libertà”
(uragani a parte).
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