Nella metà degli anni ’90, in pieno Periodo Especial de Guerra en tiempo de Paz, a qualcuno venne in mente di creare una nuova moneta per agilizzare le esauste finanze cubane stremate dal blocco finanziario e commerciale degli Stati Uniti che fra le altre manovre, non consente una transazione in dollari con Paesi terzi. Nacque così il CUC (Peso Cubano Convertibile) con valore legale solo nel territorio nazionalee al tasso fisso di cambio di 24 o 25 secondo se acquisto o vendita. Il suo valore nominale era parificato, per comodità,al Dollaro nordamericano e la sua entrata in vigore vietava tassativamente la circolazione di altre valute che dovevano essere convertite nelle apposite “Casas de cambio” popolarmente conosciute come “cadeca”. Questa misura frenò drasticamente il mercato nero che vedeva il Dollaro Usa cambiato clandestinamente ad una quotazione che era arrivata quasi a 200 a 1, mentre il cambio legale effettuato allora nelle banche o nelle casse degli alberghi era di 0.85 a favore del Peso Cubano.
Evidentemente
questa quotazione favoriva enormemente i cambi clandestini e in molti casi la
valuta finiva in mani non desiderate.
Con
l’avvento del CUC, automaticamente questa pratica è quasi definitivamente
scomparsa con grande respiro delle casse statali e l’inflazione era
inesistente.
Con
gli anni, sono però sono sorti dubbi specialmente da parte di investitori e
operatori economici stranieri che non capivano l’utilità di questa doppia
moneta e accampavano scuse su come operare nelle transazioni, trascurando il
fatto che potevano benissimo essere effettuate in Euro o in Sterline visto che
Cuba trasformava i dollari di cui veniva in possesso, nella moneta del Regno
Unito con notevole perdita nella conversione.
Alla
fine dello scorso anno, l’Assemblea Nazionale del Poder Popular approvò una
Legge Quadro dove fra le altre misure di riordinamento economico annunciava la
soppressione del corso legale del CUC a partire dal 1°gennaio di quest’anno,
con l’uso in contanti del solo Peso Cubano (CUP).
Nemmeno
a dirlo l’effetto inflazionistico fu devastante fin dall’inizio con punte fino
al 500% e si è riaperto il mercato nero della valuta, non solo col Dollaro, ma
anche con l’Euro i cui valori sfiorano già il 100 a 1, con tendenza
all’aumento.
Si è
rotto così un equilibrio di mercato interno raggiunto anche con il libero
possesso di valuta da parte di cittadini cubani e stranieri residenti e con
l’apertura di conti correnti in dollari USA, il cui unico modo di adoperarli è
attraverso l’uso di una specie di carta di credito fornita dalle banche con
assoluto divieto di contanti.
Sarà
stata una buona idea, l’abolizione del CUC in un Paese bloccato
finanziariamente?
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